Le giovani nazioni africane che una dopo l'altra, a cavallo della decade degli anni '60 del Novecento, raggiunsero l'Indipendenza dalle dominazioni colonialiste europee, favorirono il fiorire di un nuovo fermento che, seppure, da una parte non mettesse del tutto da parte le "usanze orali antiche" con le quali, in Africa e, in tutto il Continente Nero si tramandavano le "gesta antiche degli avi" di generazione in generazione, di padre in figlio; aprì una nuova stagione.
Dall'usanza orale si passò alla parola scritta.
Da quel momento in Africa sono nati grandi scrittori anche se c'era stata l'eccellenza di Sol Plaatje (Sud Africa), il "primo romanziere africano" in lingua europea che nel 1930 scrisse il romanzo "Mhudi", servendosi dell'inglese.
Questa sezione del Blog presenterà di volt in volta le grandi eccellenze della letteratura africana con scrittori quasi sconosciuti al cosiddetto "primo mondo", quell'occidente che si crede "l'unico depositario della civiltà" ignorando, troppo spesso le grandi culture di un Continente immenso e infinito che spesso e volentieri "aveva una sua storia del tutto unica", molto prima che arrivassero i primi avventurieri bianchi su queste latitudini.
Bob Fabiani
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