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martedì 4 settembre 2018

#FOCAC2018, Pechino stanzia 60 miliardi di dollari per lo sviluppo dell'Africa





Il 3 e 4 Settembre si è svolto il 7° Forum China-Africa a Pechino : quello appena conclusasi è il summit dei record dato la massiccia presenza dei leader e capi di stato del Continente Nero, conosciuto con il nome di #Africa. In tutto erano 60 i leader che, insieme al leader cinese, Xi Jinping, si sono seduti attorno a un tavolo per parlare, discutere e trovare soluzioni su un tema delicato.
Quello della 'crisi del debito africano'.




La Cina da almeno 20 anni a questa parte ha capito la straordinaria possibilità che il Continente Nero può offrire a quanti sappiano valorizzarla: certo, anche dalle parti di Pechino guardano ai loro interessi ma, nel farlo, si può dire che il 'Dragone cinese' vuole passare alla storia come "Potenza di cooperazione" in un quadro di sostenibilità e di sviluppo dell'#Africa.




Potrebbe essere questa la sintesi di questa due giorni di lavori serrati quasi senza sosta e, che per l'#Africa segna un nuovo inizio della cooperazione della #ChinaAfrica.

Il #FOCAC2018 è andato in scena alla Sala del Popolo a Pechino dove Xi Jinping non ha perso l'occasione di mandare "messaggi cifrati" al resto del mondo fossilizzato nel vedere l'#Africa sempre e soltanto come un peso e non come una straordinaria opportunità.

I volti sorridenti dei leader africani erano un segnale inequivocabile: è la Cina la potenza che più crede nello sviluppo del Continente Nero, uno sviluppo da "60 miliardi di dollari in finanziamenti".



Mentre nel resto del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti che snobbano (in chiave decisamente razzista n.d.t.) l'#Africa dalle parti di Pechino è tutto un fervore, un progettare mega-progetti infrastrutturali che renderanno l'#Africa (a partire del 2019 n.d.t.) moderna e, al tempo stesso la mappa del Continente Nero si colora sempre più di bandierine rosse e, da sole, testimoniano la miopia dell'Unione europea ferma e insabbiata, sul solito "problema migranti" che, non gli permette di andare oltre stupidi "programmi reazionari" invece di perseguire obiettivi comuni che possano consentire alle giovani nazioni africane di vincere la scommessa del cambiamento e del progresso.

Una sconfitta bruciante. Umiliante che chiama in causa la miopia di un paese come l'Italia ripiegato su stesso e non più capace di valorizzare i suoi asset (penso per esempio al declino indecoroso di Alitalia che non ha mai guardato all'Africa e alla fine si è dissolta in sterili decisioni che saranno pagati a caro prezzo dai lavoratori) oppure quelle "opere infrastrutturali" che un tempo rappresentavano - anche in Africa - l'eccellenza italiana.




La Cina raddoppia e procede senza indugi verso l'espansione (a tratti irresistibile e impressionante) in Africa e lo farà con progetti che abbracceranno la costruzione di nuovi porti e ferrovie fondamentali per alimentare quella #ViaDellaSeta che sarà l'unica, autentica opera che garantirà, nei prossimi anni sviluppo e prosperità. E' ormai Pechino la città-guida, è la Cina la nuova super-potenza mondiale mettendo un punto fermo, definitivo, al declino dell'occidente troppo stupidamente legato al cinismo dei nuovi-vecchi leader che giocano (una partita folle e tragica...) a travestirsi da sovranisti in chiave reazionaria.

-La promessa di XiJinping

Al termine del Forum China-Africa 2018 si è appreso che il 'Dragone cinese' continuerà l'espansione in #Africa, stanziando 60 miliardi di nuovi finanziamenti, ha detto Xi Jinping, spiegando come nel pacchetto ci saranno "Presiti a tasso zero e il Fondo dello sviluppo" che sarà distribuito in questo modo:

-15 miliardi di aiuti (a prestito zero);
-20 miliardi in linee di credito;
-10 miliardi saranno destinati per un fondo per lo sviluppo;
-5 miliardi stanziati per il commercio;
-10 miliardi saranno a disposizione delle imprese private. 

(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com
  

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