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domenica 9 dicembre 2018

Quella furia brutale della polizia contro gli studenti di #MontesLaJolie: quali conseguenze?






La scioccante decisione della #Gendarmerie francese di umiliare gli studenti d'Oltre Alpe ha scosso le coscienze di molti: che cosa sta accadendo nel Vecchio Continente sempre più avvolto da una crisi di valori, da una crisi politica e sociale che sta travolgendo tutto e tutti?

Proviamo a fare il punto della situazione cercando di delineare quali conseguenze della drammatica decisione degli agenti di polizia che, se possibile, nella Francia di questo fine 2018 sta mettendo in chiaro che, la guida del presidente della Repubblica, Macron è quantomeno giunta al capolinea, agonizzante, tanto che, uno degli intellettuali francesi, Raphael Glucksmann - per altro figlio del noveau philisophe Andrè; giornalista e promotore del movimento Place Publique, voce tra le più ascoltate e nuove del panorama della sinistra francese - ammette che : "Il regime di cui Macron è presidente è ormai agonizzante" e aggiunge "Lo stesso Macron sarà l'ultimo presidente della Quinta Repubblica".

Tutto nasce da una crisi latente, strisciante giunta all'apice dopo anni e anni di declino politico e sociale che scuote la Francia da molti anni ma, la recente scelta del presidente Macron di imporre, d'imperio sia #tassecarovita sia #tassecarocarburanti ha dato origine a una rivolta messa in atto dai #GlietsJaunes.



-Repressione brutale e disumana della polizia francese contro gli studenti

La clamorosa svolta repressiva - indegna di un paese come la Francia - è stata decisa per umiliare gli studenti di liceo, mettendoli in ginocchio, faccia contro il muro e mani dietro la nuca, ha suscitato indignazione e proteste in tutta la Francia.
Accade dopo una giornata di manifestazioni nella #banlieue parigina di Mantes-la-Jolie. Gli agenti e i dirigenti delle forze dell'ordine si sono trincerati dietro la narrazione di parte, ossia, questo vergognoso operato (grazie a un video girato sui social sono stati però pesantemente criticati...), è stato deciso per stanare la violenza divampata ai licei Saint-Exupery e Jean Rostand.

L'inaccettabile umiliazione messa in atto contro gli studenti ha riguardato circa 153 persone, tutte messe in stato di fermo.

-Istanze e richieste degli studenti francesi

La mobilitazione degli studenti francesi è in atto da molti mesi e riguarda una netta presa di posizione contro le politiche di Macron sul diritto allo studio dei giovani francesi. Le proteste infatti, di questi mesi, hanno messo in agenda, da parte degli studenti richieste precise che, tuttavia, il presidente francese, non ha minimamente preso in considerazione.

Cosa chiedono gli studenti?


  • Riforma del Bac
  • Contestazione di ParcourSup, sistema di accesso all'università
  • Abolizione tasse universitarie per extracomunitari

-Abusi di potere, disprezzo della polizia e arroganza del governo




Venerdì #7D sono stati più di cento i licei in agitazione : a Parigi si sentiva netta e forte la richiesta di "Macron, dimissioni".
Tuttavia, dal governo, non sono riusciti ad andare oltre la solita stucchevole frase di circostante che, la brutalità repressiva degli agenti fosse "solo" una conseguenza delle "circostanze violente" durante la manifestazione.
Tutto qui.
Nonostante che il Ministro dell'Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer dopo aver visionato il vergognoso video, si è detto "choccato"  il governo invece preferisce drammatizzare l'operato dei #GiletJaunes.

"Il movimento dei gilet gialli è un mostro che è sfuggito ai suoi iniziatori" - afferma il Ministro degli Interni, Christophe Castaner continuando a puntare il dito su "lo sfruttamento del movimento da parte di estremisti che vogliono far vacillare la Repubblica".

E Macron?

Il presidente continua a seguire la sua linea di sostanziale silenzio, non solo sulla rivolta messa in atto dai #GiletsJaunes ma anche e sopratutto sul clamoroso e brutale comportamento degli agenti di Montes-la-Jolie.
Macron ripete il messaggio (attraverso il governo) improntato "alla calma" ma, sostanzialmente, non vuole trattare né con gli studenti né con i gilet gialli che, tra l'altro lo hanno messo sul banco degli imputati chiedendo, senza se e senza ma, la sua dimissioni.




  

-Quali conseguenze dopo il comportamento della polizia francese?

Che cosa accadrà da qui in avanti nella Francia scossa dalla rivolta collettiva dopo la repressione brutale degli agenti?
E' indubbio che il video che inchioda le forze dell'ordine sono un sentore dell'inasprimento del potere che, attraverso la repressione di stampo militare vuole mandare un messaggio preciso: il presidente Macron vuole stanare, spezzare la rivolta e per farlo, non disdegna di mettere in campo una svolta autoritaria per altro messa in chiaro dall'operato dagli agenti, guarda caso, nella #banlieue, ossia, in un quartiere popolare come se la Francia, in un colpo solo fosse tornata ai giorni drammatici dell'Algeria 1958 quando, per mantenere il cappio colonialista nel paese Nordafricano, la civilissima Francia non disdegnava l'umiliazione dei ribelli algerini in lotta per l'indipendenza.
E' un monito diretto a tutti gli europei : siamo al capolinea non solo di una visione della politica ma della gestione sociale : a dieci anni di quella drammatica implosione del "Capitalismo morente" chi detiene il potere cerca di arroccarsi, di trincerarsi, di asserragliarsi nei "Palazzi del Potere" pur di continuare a portare avanti interessi che sorridono solo e soltanto ai capitalisti di sempre, quelle élite che hanno dettato il bello e cattivo tempo qui, a Parigi come altrove.
Nei giorni antecedenti al quarto sabato di rivolta da parte dei #GiletsJaunes sono circolate voci inquietanti di una "certa voglia" da parte di Macron di mettere in campo una "soluzione cilena" alla crisi sociale divampata in tutta la Francia e, in base a queste insistenti voci, l'incredibile, indecoroso comportamento della polizia francese, costituisce un pericoloso precedente. Per la Francia in rivolta e per il resto dell'Europa: quel video in cui studenti adolescenti vengono umiliati e messi faccia al muro sono un messaggio preciso: nessuna mobilitazione e protesta contro le élite reazionarie del 'Capitalismo morente' saranno tollerate e permesse, non è un caso che, almeno da un decennio, nella civilissima, moderna Europa - quella stessa Europa che ogni giorno che passa non fa altro che consegnarsi a sovranisti e partiti di estrema destra - è allo studio il famoso "esercito di polizia unica dell'Unione" che avrà licenza di sparare, senza se e senza ma contro i manifestanti perché i nuovi-vecchi leader non accettano di essere messi in discussione, figurarsi se, come avviene in queste settimane, i cittadini francesi si permettono di chiederne le dimissioni.
(Fonte.:lemonde;nouvelobs;liberation;monde-diplomatique)
Bob Fabiani
Link
-www.lemonde.fr;
-www.nouvelobs.com;
-www.liberation.fr;
-www.monde-diplomatique.fr   
  

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