TAG - AfricaLand Storie e Culture africane

AFRICA - Anc - DIASPORA - Segregazione razziale - - DIRITTI UMANI - migrazioni - TORTURE - RAZZISMO - Lotte anti-Apartheid - AFRIKANER - Afroamerican - LIBIA - lager libici - Libertà - Rwanda - genocidio rwandese - Namibia - genocidio dimenticato - Donald Trump - trumpismo - NELSON MANDELA - APARTHEID - SUD AFRICA - THOMAS SANKARA - Burkina Faso - rivoluzione burkinabé - STEVE BIKO - MARTIN LUTHER KING - i have a dream - slavers 2017-2018 - schiavitù - SCRITTORI D'AFRICA - Negritudine - PANAFRICANISMO - AFROBEAT - FELA KUTI - NIGERIA - BLACK MUSIC - BLACK POWER - BLACK LIVES MATTER - SELMA - Burundi - referendum costituzionale - Pierre Nkurunziza - presidente onnipotente - Madagascar - Place du 13 Mai - Antananarivo - Madagascar crisis - Tana Riot -Free Wael Abbas - Egitto- Piazza Tahir- Rivoluzione2011- Al Sisi - Italia - Esecutivo Giallo-Verde - osservatorio-permanente - Storie-di-Senza-Diritti-Umani - Barack Obama - Obama Years- Dakar2021 - World Water Forum - ChinAfrica - Brics - ambiente - Climate Change - FOTO DEL GIORNO - REGGAE -#mdg2018 - #MadagascarDecide - 'AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO' - IL ROMANZO - #GiletsJaunes - Afroitalian - Walter Rodney - Brexit - Coronavirus - #LEDITORIALE - News For Africa - I Can't Breathe - #USA2020

domenica 2 dicembre 2018

Quelle vittime dimenticate della guerra in #SudSudan






Ci sono conflitti a cui nessuno presta la benché minima attenzione. I motivi possono essere i più disparati ma, principalmente, nel cosiddetto occidente civile e moderno si preferisce voltare la testa da un'altra parte dal momento che, questi cruenti conflitti - delle vere e proprie guerre civili - avvengono e si consumano lontani dai confini dei paesi più evoluti (sulla carta...).

E' il caso del #SudSudan.

Oggi AfricaLand Storie e Culture africane approfondisce la sorte delle vittime dimenticate della guerra in #SudSudan dopo che, le Nazioni Unite, hanno smesso di contare i morti del conflitto #sudsudanese risalente al 2016.
Un recente studio statistico calcola che siano 38mila, molti di più di quelli stimati dall'#ONU.
(Bob Fabiani)


-"Vittime dimenticate"*

"Quanti morti?". Quando i giornalisti si occupano di guerre, epidemie o disastri, spesso è questa la prima domanda che fanno. In un mondo in cui diverse crisi si contendono l'attenzione, il bilancio delle vittime è il modo più semplice per valutarne la gravità. Ai governi, invece serve il numero dei morti per prendere provvedimenti.
Le organizzazioni umanitarie li usano per programmare gli interventi e ottenere finanziamenti, i ricercatori universitari li usano per i loro studi, politici e attivisti per promuovere le loro proposte.

Quando una crisi dura da tempo e ha effetti molto ampi, è difficile contare in modo preciso le vittime. Questo vale in particolare nel caso del #SudSudan, dove la guerra civile infuria dal dicembre del 2013.

"E' difficile calcolare il costo umano di conflitti come quello sudsudanese", afferma Kimberly Curtis, giornalista del sito Un Dispatch. "Gran parte del paese è inaccessibile, riceviamo informazioni incoerenti e le parti in conflitto danno versioni dei fatti contrastanti. Le ultime stime delle Nazioni Unite risalgano al maggio 2016 e parlano di 50mila morti. Non sono più state aggiornate, anche se sappiamo che ci sono state operazioni di pulizia etnica, un'emergenza umanitaria così grave da compromettere la sicurezza alimentare e un enorme flusso di profughi".





Un gruppo di esperti di statistica della London school og hygiene and tropica medicine ha provato a rimediare. L'équipe guidata da Francesco Checchi ha analizzato tutti i dati disponibili sul #SudSudan, applicando sofisticate tecniche statistiche per estrapolare, incrociare e fare stime. Alla fine è arrivata a un numero : 38mila morti, quasi otto volte la stima precedente.

"Le nostre scoperte fanno luce sul costo umano del lungo conflitto in Sud Sudan. Dovrebbero spingere le parti coinvolte e la comunità internazionale a cercare una soluzione duratura e, se questo non fosse possibile, a intraprendere un'azione militare nel rispetto del diritto internazionale", si legge a conclusione del rapporto.

In assenza di rilevazioni sul campo, i ricercatori hanno usato diversi indicatori per calcolare il tasso di mortalità: le piogge, il clima, la produzione alimentare, il prezzo di questi prodotti, la diffusione delle malattie. Usando  i dati relativi a questi indicatori hanno potuto fare ipotesi fondate sul numero di morti legate a ciascuno di essi.
Queste variabili sono state poi combinate con le poche rilevazioni a disposizione per ottenere un bilancio complessivo delle morti in #SudSudan nel periodo studiato. Il passato successivo è stato capire  quante erano una conseguenza diretta della guerra e quante invece fossero parte del corso normale della vita in #SudSudan. Per questo i ricercatori hanno costruito uno scenario "controfattuale", alternativo, teorizzando come sarebbe stato il paese senza guerra.


-Realtà alternativa

C'è la straziante descrizione di come sarebbero potute andare le cose se non ci fosse stato il colera, che si è diffuso per colpa del conflitto, se non ci fossero stati combattimenti, se le persone avessero potuto vaccinarsi contro il morbillo, se l'economia non fosse crollata.

"Dal dicembre del 2013 all'aprile del 2018 abbiamo stimato 1.177.600 morti tra i cittadini sudsudanesi, per cause di ogni tipo. Di queste decessi, 794.600 sarebbero avvenuti anche nello scenario controfattuale. I morti in eccesso sono quindi 38mila", si legge nel rapporto.

I ricercatori hanno scomposto ulteriormente il dato: la metà dei morti in eccesso è causato dalle violenze.

"Queste stime indicano un conflitto che per i civili è stato più cruento di quanto riportato dagli organi d'informazione e ha provocato enormi flussi di profughi".

Ecco perché le cifre sono importanti.

Ora sappiamo che la guerra in #SudSudan è ancora più violenta di quello che pensavamo. Fa più morti di quanto immaginava la peggiore delle ipotesi. Ora, si spera, cominceremo a fare qualcosa.




-Ultime Notizie

Le notizie che arrivano dal #SudSudan sembrerebbero avvalorare la tesi contenuta nel rapporto dei ricercatori che hanno ricostruito come, le morti dei sudsudanesi siano da ascrivere alle violenze diffuse.
Negli ultimi 10 giorni  sono state aggredite, picchiate e violentate 125 donne e bambine di meno di 10 anni.
L'allarme arriva da Medici senza forntiere (Msf) che fa sapere di aver dovuto fornire assistenza medica e psicologica alle vittime delle "brutali aggressioni", tra le quali ci sono anche donne incinte e altre di 65 anni.
*Simon Allison, Mail &Guardian, Sudafrica
**L'articolo che abbiamo riportato è stato pubblicato in Italia dalla rivista Internazionale del 23 novembre 2018
(Fonte.:mail&guardian; internazionale; ansa; nuovaresistenza; jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-https://mg.co.za;
-www.internazionale.it;
-www.ansa.it;
-https://www1.nuovaresistenza.org;
-www.jeuneafrique.com
   
    

    

Nessun commento:

Posta un commento