Il centro di detenzione per migranti di #Tajoura, alla periferia est di #Tripoli, colpito da un raid aereo il 2 luglio 2019.
Almeno 60 persone sono morte e altre 130 sono rimaste ferite: questo è il bilancio, drammatico che arriva direttamente dall'inferno libico.
La cronaca dei fatti ... da una ordinaria giornata di guerra civile
L'aeronautica ha deliberatamente preso di mira il centro di detenzione di #Tajoura: in questo lager, tra i peggiori #lagerlibici spuntati come funghi nella #Libya martoriata dalle guerre per bande delle milizie libiche; vi erano i mogranti detenuti e provenienti dall'Africa occidentale.
A strage avvenuta, è andata in scena, il penoso balletto del rimpallo delle responsabilità:il governo di accordo nazionale di Al Serraj ha attribuito la responsabilità dell'attacco alle forze rivali guidate dal maresciallo Haftar, l'uomo forte di #Bengasi.
Torture, stupri, scabbia: le "storie tragiche"dei migranti dall'inferno di #Tajoura
Il 4 aprile scorso due migranti del centro di #Tajoura hanno raccontato a #HumanRightsWatch di essere stati costretti dai miliziani a riparare i loro veicoli militari e a pulire e caricare le mitragliatrici sotto la minaccia delle armi.
Il centro di detenzione per migranti di Tajoura gestito dalla milizia Daman è tristemente noto anche nei rapporti del Consiglio di sicurezza ONU come uno dei peggiori #lagerlibici.
Fondato da un "signore della guerra" di #Tripoli, Haytham al Tajouri. è stato ispezionato da varie organizzazioni umanitarie che hanno accertato come i locali affollati e senza ventilazione in estate e gelidi d'inverno i migranti siano costretti a vivere in condizione di degrado assoluto.
La responsabile di Msf Uk, Vickie Hawkins, in una serie di messaggi di Twitter, ha inoltrato la richiesta indirizzata al governo di Londra perché si ponga fine al sostegno alla Guardia costiera libica la stessa, detto per inciso, ancora oggi, ringraziata ed elogiata dal #MinistrodiPolizia italiano che, dalla poltrona del #Viminale esulta perché la stessa guardia (che a tutti gli effetti è controllata dalle milizie della capitale n.d.t), ha intercettato, sequestrato e costretto i migranti, alla deriva su un gommone, a tornare nell'inferno di centri come quello di #Tajoura.
La responsabile di Msf inoltre ha chiesto espressamente al suo governo di porre fine ai centri di dentenzione come appunto quello di #Tajoura per le "sconvolgenti violenze e condizioni di violazione dei diritti umani, incluso stupri, torture, malnutrizione, maltrattamenti".
Una denuncia già presentata nel settembre 2017, ai tempi della nave Acquarius.
Nei centri di detenzione libici vivono in condizioni intollerabili più di 5mila persone. La stragrande maggioranza di loro si trova nelle zone interessate dai combattimenti, che sono in corso dall'inizio di aprile e hanno causato la morte già di circa 10mila civili e milioni di sfollati nella capitale.
La strage di migranti, crimine di guerra
Secondo l'inviato ONU, Ghassan Salamé, l'attacco al centro di detenzione di #Tajoura è paragonabile a un crimine di guerra.
(Fonte.:libyaobserver)
Bob Fabiani
Link
-https://www.libyaobserver.ly
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