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lunedì 1 febbraio 2021

Le conseguenze di 4 anni di conflitto per il "Camerun anglofono"


 



Mentre il resto del mondo è impegnato nella lotta contro la pandemia, in Africa e, precisamente in Camerun si consuma - da 4 anni - un conflitto dimenticato e cruento.
Il conflitto è "bloccato" e impantanato nelle regioni del Sud - Ovest e del Nord - Ovest dove, nonostante i tentativi di mediazione, il 2020 è stato segnato da un'ondata di violenze.

Arrivati a questo punto qual'è la situazione sul campo? Quali sono le conseguenze di questo conflitto? In questo post, AfricaLand Storie e Culture africane, è in grado di tracciare il punto della situazione a 4 anni dallo scoppio della crisi (2016) che ha dilaniato il "Camerun anglofono".





Attacchi con ordigni esplosivi improvvisati a margine del Campionato delle Nazioni Africane (CHAN) nel Sud - Ovest, sparatorie omicide al convoglio del prefetto di Momo nel Nord - Ovest, scolari brutalmente assassinati ... questi sono i fermimmagine di una crisi che appare senza sbocco e, che, nel 2016, era iniziata per rivendicare l'uso della lingua inglese invece di quella francese con il sogno della secessione.

Intanto, dal 28 gennaio e fino al 2 febbraio, la Santa Sede ha inviato qui, in Camerun, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nel tentativo di riavviare il dialogo tra le parti, anche perché, l'inizio di questo 2021, è stato segnato da un'ondata di violenze. 
Solo a gennaio, sul selciato del paese africano si registrano più di 30 morti nella regione. Sono i civili a pagare il prezzo più alto negli scontri tra le forze governative (che sono irremovibili sia sulla secessione sia sull'uso della lingua inglese) e i gruppi separatisti armati, fautori dell'indipendenza dell'Ambazonia.


 



-I numeri del conflitto dimenticato

  • Oltre 3.000 camerunensi uccisi (secondo le stime ICG)
  • 700 mila profughi e sfollati (secondo l'UNHCR)
  • 80% delle scuole chiuse nelle province anglofone (fonte Unicef)
  • 860 mila bambini impossibilitati a frequentare la scuola (fonte Unicef)
A questi drammatici numeri si devono aggiungere altri : non meno di 238 villaggi sono stati attaccati, e alcuni completamente rasi al suolo e bruciati, dal 2016. Questa situazione ha causato la fuga di decine di migliaia di persone che hanno trovato rifugio in Nigeria o in altre regioni del Camerun.
Nonostante questi drammatici numeri siamo davanti a un conflitto dimenticato e al disinteresse della comunità internazionale.
(Fonte:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com 

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