Un memorandum di cooperazione Cina-Africa (FOCAC) è stato firmato con le compagnie cinesi, al recente #ForumChinaAfrica2018, a #Pechino.
Gli accordi prevedono la costruzione di una linea ferroviaria tra la capitale del Madagascar, Antananarivo (Tana) e Fianarantsoa, la costruzione di un nuovo porto a Diego-Suarez, la costruzione di un 'Tramway' o di una metro di superficie ad Antananarivo e l'estensione dell'aeroporto di #Tamatave.
E' stato decisamente un grande successo per la "Grande Isola dalla Terra Rossa" la spedizione a Pechino per il 7° Summit Cina-Africa: indubbiamente, il Madagascar, ha un gran bisogno di queste infrastrutture e, il 'Dragone Cinese' anche in questa parte di Africa dimostra di voler perseguire lo sviluppo e la modernizzazione del Continente Nero per dare un contributo decisivo per il cambiamento richiesto a gran voce da tutti i popoli africani, compresi i malgasci.
-A 60 giorni dal primo turno delle Elezioni Presidenziali
La classe dirigente malgascia dunque si presenta al voto elettorale potendo rivendicare questo importante risultato sul fronte infrastrutturale, uno dei più carenti del Madagascar dopo i recenti e devastanti cicloni di inizio anno.
Ma i problemi restano, anche se si registra un sostanziale clima di calma, sul fronte sociale: le proteste e le manifestazioni dello scorso mese di aprile hanno lasciato il posto all'attesa, per vedere come si snoderà l'appuntamento elettorale.
A proposito di elezioni, sono attese per oggi, 8 settembre, le dimissioni del presidente della Repubblica malgascia, Hery Rajaonarimampianina, come richiesto dalla Costituzione, che prevede che il capo dello stato si dimetta 60 giorni prima del 1° turno elettorale, fissato per il #7Novembre prossimo.
-La rivolta degli esclusi
I 10 candidati eliminati dalla corsa (per il 1°turno n.d.t.) denunciano irregolarità nella decisione della Corte Costituzionale Alta (HCC) del 22 agosto scorso: non sono però i soli a lamentare quantomeno errori e poca attenzione alle date precedentemente annunciate. Si tratta delle polemiche legate alla diffusione della lista degli aventi diritto alla corsa presidenziale.
A dare man forte alle denunce degli esclusi ci sono anche alcuni membri della società civile 'Alliance Voahary Gasy' e 'Transparency International Initiative del Madagascar' che hanno chiesto l'estromissione di Andry Nirina Rajoelina, Marc Ravalomanana e Hery Rajaonarimampianina.
"Sapevamo che la diffusione e il lancio della lista dei candidati promossi alla corsa presidenziale sarebbe avvenuta il 26 agosto per cui, restiamo perplessi difronte al comportamento dell'HCC che l'ha diffusa prima di quella data", spiega Ndranto Razakamarina, presidente AVG.
-Conclusioni
Le parole del presidente AVG avvalorano tutte le perplessità intorno all'appuntamento elettorale: quando mancano due mesi al primo turno (#7N2018 n.d.t.), si assiste a manovre più o meno spericolate per non dare risposte concrete ai veri bisogni dei malgasci e alla richiesta di cambiamento invocato dal popolo malgascio. Sembra come se anche in Madagascar faccia più paura la legittima speranza di cambiamento della società civile e di quanti aspirano ad avere un futuro più dignitoso che dia la possibilità a molti malgasci di uscire dall'incubo della povertà.
(Fonte.:agenceecofin;lexpressmada;newsmada)
Bob Fabiani
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