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domenica 10 giugno 2018

Se il #neoministroSalvini dal #Viminale, oscilla tra 'linea dura' contro i #Migranti e le #fakenews





L'arrivo del #neoministroSalvini in qualità di responsabile del #Viminale è diventata 'operativa' una settimana fa e già esiste tutta una sfilza di messaggi, proclami, slogan incendiari a senso unico, ossia, contro i #Migranti e gli sbarchi.
Il ministro sembra stia in perenne campagna elettorale e, per questa ragione si sente in dovere di mettere in campo una non meglio precisata "linea dura" sperando, in questo modo d'invertire la rotta, quella rotta, a suo dire che, mette, a dura prova l'Italia.

Nella narrazione del #neoministroSalvini ci sono solo parole sconnesse per imporre quella visione della vita (e della cosa pubblica) cara al suo partito, quel partito assolutamente #razzista e #xenofobo che risponde al nome di #Lega. Per Salvini l'Italia è "sotto attacco" è "invasa da una fiumana di migranti, clandestini, galeotti" che, con la loro presenza, mettono a soqquadro la vita degli italiani.

Siamo in pieno delirio reazionario (come accade nell'#AmeriKKKa di #TheDonald avvilita e umiliata dal #Trumpismo).

Capita poi che in questa prima settimana del suo regno sul #Viminale che nel profondo #SudItalia, un #sindacalista, un #attivista venga giustiziato con colpi di lupara alla #PianaGioiaTauro.

Era un #braccianteschiavo che arrivava dall'#Africa, dal #Mali e il suo nome era #SoumaylaSacko.





Il #neoministroSalvini non ha speso una parola per ricordare il #sindacalistaUsb ma, in compenso ha parlato di "pacchia finita per tutti i clandestini" gettando la maschera su quale sia il progetto del suo mandato: una spietata "guerra contro gli ultimi, i poveri" dimostrando che ad alimentare il suo agire politico è l'#odiorazziale come nel #Sudafrica del #RegimeApartheid nelle drammatiche giornate e notti di #Soweto1976.
Del resto l'assassinio del #sindacalistamaliano mette proprio sullo stesso piano #Soweto1976 e la #PianaGioiaTauro2018.

In oltre il #neoministro dell'#EsecutivoGialloVerde appena salito al potere in #Italia ha annunciato la proposta di "chiudere i porti italiani"...

(Bob Fabiani)


Ma cosa pensano all'estero di Salvini e del suo programma reazionario, xenofobo, razzista?
Scopriamolo prendendo spunto da un interessante articolo apparso sul @Gardian 







-La linea dura di Salvini contro gli sbarchi*


"Il miliardario e filantropo George Soros ha invitato l'Unione europea a risarcire l'Italia per l'arrivo di migranti sul suo territorio. Questo mentre il nuovo ministro dell'interno Matteo Salvini fautore della linea dura, sceglie provocatoriamente per il suo primo viaggio ufficiale Pozzallo, in Sicilia, uno dei principali punti di arrivo di migranti.
Il 2 giugno a Vicenza Salvini, leader della Lega, aveva detto che i migranti arrivati in Italia "devono prepararsi a fare le valigie". E il giorno dopo in Sicilia, a Catania, durante un comizio ha aggiunto: "La Sicilia non può più essere il campo profughi d'Italia. Non starò fermo con le mani in mano mentre continuano gli sbarchi. Abbiamo bisogno di centri d'espulsione".
Lo stesso giorno della visita in Sicilia almeno sessanta persone sono annegate al largo delle coste tunisine (in realtà saranno più di 100 i migranti naufragati e morti in mare n.d.r) , uno dei principali punti di partenza dei migranti che cercano di raggiungere l'Italia. Il ministro della difesa tunisino ha dichiarato che altre 67 persone erano state messe in salvo dalla guardia costiera e che le operazioni di recupero sarebbero proseguite. Si pensa che a bordo dell'imbarcazione ci fossero circa 180 persone.
Dopo il giuramento del nuovo governo populista, di cui fanno parte ministri della Lega e del Movimento 5 stelle, Salvini ha ribadito la sua intenzione di rimpatriare circa 500 mila migranti irregolari. I suoi progetti hanno suscitato preoccupazione tra chi si occupa di migrazioni tra le organizzazioni umanitarie, ma sono considerati irrealistici dal momento che l'Italia non ha le risorse  finanziarie per fare le espulsioni di massa.

"Sto andando in Sicilia dove è avvenuto l'ultimo sbarco", dichiarava Salvini ai giornalisti a Vicenza. "Per i migranti irregolari è finita la pacchia". 

Il ministro dell'interno ha inoltre accusato le imbarcazioni delle ong di fare gli interessi dei trafficanti, perché traggono in salvo i migranti.
Riccardo Gatti, capo missione della ong Proactiva open arms, ha detto che il suo lavoro diventerà più complicato. "Salvini non si limiterà a peggiorare il futuro delle persone che salvano vite umane in mare, ma peggiorerà anche le condizioni di vita dei migranti", ha dichiarato. "Da quando ho cominciato a lavorare in mare, occupandomi di operazioni di soccorso, il nostro lavoro sta diventando sempre più difficile. Quel che mi preoccupa non è solo Salvini. Non dimentichiamoci di Luigi Di Maio e dei cinquestelle, che hanno definito le ong "taxi del mare". Cercheranno di fermarci, sono sicuro".

In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, Soros ha scritto che l'affermazione della Lega, il principale partito di destra italiana, può essere parzialmente attribuito alle "politiche migratorie sbagliate dell'Unione europea, che hanno imposto all'Italia un onere ingiusto".


-Compensare l'Italia 


Soros ha scritto che l'Unione europea si deve sobbarcare questo onere se vuole "influenzare costruttivamente" le prossime elezioni italiane, che secondo lui si terranno piuttosto presto, data la "precaria" alleanza tra i due partiti al governo.

"Fino a qualche tempo fa la gran parte dei migranti si poteva spostare verso i paesi del nord, la loro vera meta", ha scritto. "Ma poi sia la Francia sia l'Austria hanno chiuso i confini e i migranti si sono trovati bloccati in Italia. Questa situazione era non solo ingiusta ma anche molto onerosa finanziariamente, in un momento in cui l'Italia economicamente restava indietro rispetto a gran parte dell'Europa. Questa è stata la ragione principale per cui la Lega, in particolare, è andata così bene alle ultime elezioni" (si riferisce a quelle del #4Marzo n.d.t). Per questo, continua Soros, il problema "non può essere affrontato con la ridistribuzione forzosa, ma solo con il fatto che l'Europa compensi l'Italia finanziariamente per i migranti che approdano" sulle sue coste.

Il regolamento di Dublino impone ai migranti di fare richiesta d'asilo nel primo paese dell'Unione europea in cui arrivano, e questo penalizza l'Italia, che dal 2013 ha accolto settecentomila migranti, la maggior parte provenienti dall'Africa.

L'introduzione di centri di smistamento, finanziati dall'Unione europea, per identificare i migranti appena entrano in Europa e l'inasprimento dei controlli alla frontiera da parte della Francia, Svizzera e Austria hanno aggravato il problema.
In Lussemburgo, il 5 giugno si è tenuto un incontro tra i ministri dell'interno dei paesi dell'Unione europea. All'ordine del giorno c'era la riforma del regolamento di Dublino, ma non è stato trovato un accordo. Secondo Soros in Europa c'è una tendenza a usare l'instabilità politica dell'Italia per impartirle una lezione. "Se l'Unione europea adotta questa linea si scava la fossa da sola provocando una reazione negativa da parte dell'elettorato italiano, il quale a quel punto rieleggerebbe la Lega e il Movimento 5 stelle con una maggioranza ancora più ampia". Il generoso sostegno del finanziere di origine ungherese sia alle ong che aiutano i migranti sia al piano di ricollocazione  dell'Unione europea durante la crisi dei migranti del 2015, lo hanno portato in conflitto diretto con i governi ultraconservatori e di destra.
In particolare, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha fondato la sua campagna elettorale di quest'anno sugli attacchi a un presunto "Piano Soros" per inondare l'Ungheria di immigrati musulmani. Nel suo articolo Soros afferma che "non è possibile né desiderabile ricollocare a forza i migranti in altri paesi. In particolare l'Ungheria e la Polonia resisterebbero strenuamente. Ho sempre sostenuta l'idea che la distribuzione di rifugiati in Europa deve avvenire del tutto volontario".
Mentre il 3 giugno centinaia di militanti di sinistra si riunivano in Sicilia per protestare contro il piano antimmigrazione di Salvini, un uomo uccideva un ventinovenne del Mali e feriva altri due immigrati a San Calogero, in provincia di Reggio Calabria. 
(Si tratta di Soumalya Sacko n.d.t).
La polizia ha dichiarato che i tre immigrati stavano rubando alcuni materiali da un sito industriale della zona. (In realtà i #Migranti e #Sacko stavano soltanto prendendo alcune lamiere da una fabbrica dismessa e, tuttavia Soumalya Sacko non era un ladro ma un attivista, un sindacalista che lottava contro i soprusi e la mancanza dei diritti umani per i diritti degli altri #Migranti africani, i nuovi schiavi).



     



-Conclusioni 

Al di là dell'articolo scritto da Soros di cui si parla nel pezzo apparso sulle colonne @Gardian appare chiaro che il #neoministroSalvini persegue una sua narrazione che non corrisponde del tutto alla realtà: in Italia non esiste nessuna invasione di #Migranti piuttosto esiste una drammatica completa disumanizzazione nell'accogliere questi #Migranti e lasciati in vere e proprie "galere" incostituzionali. Questa situazione è anche la diretta conseguenza del cosiddetto #CodiceMinniti l'ex ministro dell'Interno del PD che, in qualche modo a contribuito all'arrivo di Salvini.

(Fonte.:guardian;internazionale;ilmanifesto;lastampa;repubblica;ilfattoquotidiano;jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.theguardian.com/uk;
-www.internazionale.it;
-www.ilmanifesto.it;
-www.lastampa.it;
-www.larepubblica.it;
-www.ilfattoquotidiano.it;
-www.jeuneafrique.com/tunisie

        

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