TAG - AfricaLand Storie e Culture africane

AFRICA - Anc - DIASPORA - Segregazione razziale - - DIRITTI UMANI - migrazioni - TORTURE - RAZZISMO - Lotte anti-Apartheid - AFRIKANER - Afroamerican - LIBIA - lager libici - Libertà - Rwanda - genocidio rwandese - Namibia - genocidio dimenticato - Donald Trump - trumpismo - NELSON MANDELA - APARTHEID - SUD AFRICA - THOMAS SANKARA - Burkina Faso - rivoluzione burkinabé - STEVE BIKO - MARTIN LUTHER KING - i have a dream - slavers 2017-2018 - schiavitù - SCRITTORI D'AFRICA - Negritudine - PANAFRICANISMO - AFROBEAT - FELA KUTI - NIGERIA - BLACK MUSIC - BLACK POWER - BLACK LIVES MATTER - SELMA - Burundi - referendum costituzionale - Pierre Nkurunziza - presidente onnipotente - Madagascar - Place du 13 Mai - Antananarivo - Madagascar crisis - Tana Riot -Free Wael Abbas - Egitto- Piazza Tahir- Rivoluzione2011- Al Sisi - Italia - Esecutivo Giallo-Verde - osservatorio-permanente - Storie-di-Senza-Diritti-Umani - Barack Obama - Obama Years- Dakar2021 - World Water Forum - ChinAfrica - Brics - ambiente - Climate Change - FOTO DEL GIORNO - REGGAE -#mdg2018 - #MadagascarDecide - 'AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO' - IL ROMANZO - #GiletsJaunes - Afroitalian - Walter Rodney - Brexit - Coronavirus - #LEDITORIALE - News For Africa - I Can't Breathe - #USA2020

lunedì 12 novembre 2018

Conferenza Internazionale Libia a Palermo: quale futuro per il Paese Nordafricano?






Si aprono i battenti della Conferenza Internazionale per la Libia, a Palermo : un appuntamento voluto a tutti i costi sia dal governo italiano sia dalla diplomazia italiana nel vano tentativo di riprendere quota dalle parte di Tripoli dopo che la stessa Italia ha visto perdere molte posizioni sulla sfera di gradimento delle tante anime libiche.

Ma le buone intenzioni di Roma sono destinate a restare carta straccia per una insieme di ragioni che sono presto dette: la comunità internazionale non ha nessuna voglia di impegnarsi per la Libia tanto più che per tutti, il problema principale è costituito dal dramma della "Questione dei Migranti". Il resto sono chiacchiere da bar.


-Flop italiano

Il declino di un Paese lo si nota su due fronti ben chiari: la capacità di aprire nuovi varchi e alleanze sul fronte internazionale e, in definitiva dalla capacità dei propri leader di essere credibili sullo sfondo della Geopolitica.
L'Italia, è risaputo, non ha mai brillato per una efficace "Politica estera" (al pari dell'Unione Europea che non è mai in grado di muoversi unitariamente e per tempo). Con queste premesse la conferenza che apre i battenti proprio mentre scriviamo, non poteva che essere destinata al fallimento.
L'appuntamento di questo #12N è del tutto inutile e rappresenta una occasione persa da #Roma: come è stato possibile non rendersi conto che nessuno aveva (ed ha) interesse a metterci la faccia in questo vertice snobbato in ordine sparso da tutti: a cominciare dalla Francia passando per la Germania  e finendo agli USA (che del resto della Libia non sanno cosa farsene e, al limite, sono interessati a mettere mano su qualche capo o capetto di una qualche importanza nel variegato mondo di #Daesh in chiave anti-Islam del resto tanto caro a Trump).

L'errore più grande dell'Italia è stato quello di non esser riusciti a mettere in piedi un "pre-vertice" tra #Roma e #Parigi in modo che si potesse chiarire quali erano (e sono) i compiti e gli obiettivi di #Roma e quali quelli di #Parigi.


-Quale futuro per la Libia?


La conferenza internazionale sul futuro della  Libia, piombata nel caos dopo la disastrosa 'guerra Nato 2011' , sponsorizzata e voluta a tutti i costi dalla Francia di Sarkozy, per togliere di mezzo, l'ingombrante figura del Rais Gheddafi; apre i battenti a #Palermo, ma senza la certezza di ottenere risultati concreti, se non quello del rinvio delle elezioni elettorali di dicembre (come voleva #Parigi e Macron n.d.t) a data da destinarsi e comunque a 2019 inoltrato (forse in Primavera come ammettono anche dalle Nazioni Unite n.d.t).

Nulla cambia dunque e come potrebbe se, le varie diplomazie, fanno a gara, per dimostrare di essere più bravi dei nemici di sempre?
E intanto le tragedie si susseguono di giorno in giorno e di mese in mese e di guerra civile in guerra civile, senza soluzione di sorta.

Si continua nell'errore di sempre: il primo mondo, con la sua arroganza e supponenza di avere la bacchetta magica e, per "grazia ricevuta", in un colpo solo si auto-assolve e si auto-elegge a "salvatore della patria" - in questo caso della Libia - senza però ponendosi per un attimo nella vera realtà complessa di questo Paese come del resto di tutto il Continente Nero.

L'appuntamento siciliano dunque serve (o sarebbe servito nelle intenzioni del governo italiano n.d.t) a 'mantenere le posizioni' senza nemmeno provare a risolvere concretamente i problemi che, detto per inciso, non si risolvono né con la diplomazia né con le imposizioni occidentali che tendono a imporre solo "governi fantocci" che non fanno altro che rianimare i soliti, stucchevoli "interessi colonialisti" per continuare nello scippo delle varie materi prime africane che, da queste parti, significa: l'oro nero, ossia, il petrolio che fa gola a tutti. Italia, Francia, Egitto, Russia e via di questo passo.

Un capitolo a parte merita il generale Haftar.

Ci sarà a Palermo oppure no? E se alla fine poserà i suoi piedi sul suolo siciliano finirà per seguire (alla lettera ...) le imbeccate dal dittatore del Cairo, l'egiziano Al Sisi (per altro ben supportato da Macron in chiave anti-italiana)?

I reporter di AFP, hanno riportato la notizia (non troppo sponsorizzata dalla stampa nostrana), secondo cui, il premier Conte, l'11 novembre, si è spostato a Benghazi, nella Libia orientale, per incontrare proprio Haftar, la notizia viene confermata anche da fonti dell'Esercito Nazionale Libico (ANL): che cosa si saranno detti? Conte avrà insistito affinché Haftar metta da parte la sua naturale antipatia per #Roma e per il razzista #Ministrodellapaura?

Mistero.

Tanto più che a vertice iniziato non è dato sapere se il generale ci sarà oppure preferirà non partecipare ai lavori per poi incontrasi in separata sede in vertici unilaterali con Al Sisi (Egitto ... ricordiamo sempre che lo sponsor primario del "Signore della Cirenaica" oltre a #Parigi e proprio l'"Egitto dei militari" che sognano di mettere finalmente le mani su quella parte di Libia confinante con il Cairo per dare finalmente seguito al sogno di sempre, ossia quello del "Grande Egitto n.d.t) e Mevdev (Russia) che presenzia al posto dello "Zar Putin" o il potente Ministro degli Esteri, Lavrov del resto sono questi i "veri incontri" che possono cambiare le carte in tavola e, come si può notare l'Italia è fuori dai giochi che contano.

Insomma, al tirar delle somme, l'Italia sbaglierebbe doppiamente se pensasse di impostare il discorso sull'annosa "Questione Migranti" in genere, queste conferenze vengono organizzate per imporre politiche e alleanze future: ma l'Italia quale politica ha per la Libia e per l'Africa in generale?

Mistero.


A #Roma non conviene fare la guerra a #Parigi, la perderebbe in partenza, piuttosto al governo prima capiscono che la Libia e l'Africa sono risorse (e così facendo per esempio, Alitalia non avrebbe fatto la fine ingloriosa che abbiamo davanti agli occhi ... invece di scimmiottare improbabili joint venture improbabili bastava puntare lo sguardo a Sud e davanti a quel Sud si sarebbe aperto l'orizzonte visivo del Continente Nero quello che par altro stanno facendo con grande risultati in Etiopia con la compagnia di bandiera; che poi Alitalia un tempo in Africa era ben presente ... paradossi di un declino senza precedenti e che oramai, relegano, in posizioni subalterno questo triste Paese chiamato Italia capace solo di deliri razzisti e sovranisti mentre gli altri si dividono risorse e rotte ... restando solo al discorso della compagnia di bandiera); risorse imprescindibili e irrinunciabili e prima, #Roma riconquisterà importanza e considerazione a #Tripoli e non solo.

-Conclusioni

Vedremo se #Roma ha capito che la Libia e l'Africa sono delle risorse (non solo economiche) da valorizzare se non si vuole far tracimare il caos oltre ogni degenza.
(Fonte.:afp;jeuneafrique;liberation)
Bob Fabiani
Link
-www.afp.com.fr;
-www.jeuneafrique.com;
-www.liberation.fr

     

Nessun commento:

Posta un commento