Ha aperto i battenti lo scorso 3 maggio la nuova, attesissima Biennale di Arte Contemporanea africana, in Senegal nella magnifica capitale, Dakar: l'appuntamento andrà avanti fino al 2 giugno.
Si tratta dell'appuntamento più importante del Continente Nero, arrivata alla 13/esima edizione conosciuta anche come: #DAKART.
Nella pulsante, stimolante capitale senegalese per rendere unica questa 13/esima edizione si sono dati appuntamento 75 artisti provenienti da 33 paesi di tutto il mondo.
"L'ora rossa" sarà il tema artistico dell'evento: in questo modo, l'edizione 2018 si svolgerà nello spirito, scultore, senegalese, Ousmane Sow scomparso dopo l'edizione 2017.
Il vento del cambiamento è sempre più visibile in tutta l'Africa seppure procede a passi lenti ma, costante (anche se nel cosiddetto "mondo civilizzato") seppure ignorato (per troppo tempo) in occidente.
Al di là di quanto non faccia 'notizia' l'Africa, in queste settimane a Dakar si respira una nuova consapevolezza tra tutti gli artisti africani che hanno portato le loro magnifiche performance di scultori, pittori, cantori della millenaria, antichissima cultura africana: i giovani artisti - e tra questi sopratutto le giovani artiste donne - sono sempre più convinti che le battaglie, le conquiste, i cambiamenti urgenti non possono essere raggiunti se, la 'migliore gioventù africana' continua a emigrare in Europa e in America.
Il potente messaggio che arriva dalla capitale senegalese si basa sulla spinta dell'arte e della cultura africana ed è strettamente legata a una 'nuova consapevolezza' , la stessa contenuta nel Panafricanismo.
(Fonte.:biennaledakar;jeuneafrique;afrique.lepoint)
Bob Fabiani
Link
-biennaledakar.org;
-www.jeuneafrique.com/dakart-2018;
-afrique.lepoint.fr
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