Anche quest'anno la kermess di Cannes ha aperto i battenti: siamo all'edizione 71 e, come spesso accade, la presenza del Cinema d'Africa è minoritaria.
Eppure si tratta di una presenza importante quella di cineasti / cineaste africani o "afrodiscendenti".
Scopriamole.
L'Africa è presente a #Cannes71 con una pattuglia di esordienti ma anche con presenze autorevoli, a cominciare dai classici restaurati per l'occasione.
-FILM CLASSICI DEL CINEMA D'AFRICA (RESTAURATI)
Sono in tutto tre e rappresentano la "punta di diamante" del cinema africano.
IL DESTINO di : Youssef Chahine (Egitto)
E' stato Palma d'oro (alla carriera) nel 1997 : la pellicola in questione ancora oggi risulta essere attuale. Il film parla delle avventure del pensiero da contrapporre al fondamentalismo di Averroè.
FAD'JAL (1979)
Film della pioniera Safi Faye (fu distribuito anche in Italia).
E' la prima regista africana a raggiungere la fama internazionale con questa pellicola in cui racconta, spaccati di vita vissuta degli abitanti del villaggio senegalese - Fad'Jal - da cui ha origine la sua famiglia. Il film sviluppa la storia di questo villaggio e le difficoltà dei lavori agricoli.
Safi Faye viene incoraggiata all'arte cinematografica da Jean Rouch.
Conclude questo trittico il 3 classico del senegalese Djibril Diop Mambety
LES HYE'NES (1992)
Il cineasta Mambety nato in Senegal è senz'altro il più sperimentale tra i registi subsahariani, purtroppo scomparso nel 1998 ha lasciato una eredità di immagini e idee cinematografiche che fanno ancora scuola.
Djibril Diop Mambety è stato anche attore del teatro nazionale.
A #Cannes vinse il premio speciale della critica con TOUKI BOUKI nel 1973.
-L'AFRICA A #CANNES71
Prima di allargare il nostro orizzonte visivo all'edizione in corso bisogna aggiungere che il Cinema africano ha partecipato raramente con pellicole in concorso al festival: un'eccezione è rappresentata da Abderramane Sissako.
La pellicola - di grande emozione - era TIMBUCTU nel 2014.
Nell'edizione 2018 l'Africa è presente in concorso con un film che arriva dall'Egitto (in coproduzione con l'Austria) : YOMMEDINE di Abu Bakr Shawky.
Si tratta di una storia di un uomo che lascia il lebbrosario dove era stato abbandonato da piccolo e si mette alla ricerca della sua famiglia.
Per trovare altri film africani si deve puntare il "Certain Regard". In questa sezione del festival troviamo un esordio dal Maghreb.
Si tratta della piccola intitolata SOFIA della cineasta marocchina Meryem Benm' Barek. Il film ha una produzione belga.
La storia racconta degli sforzi di una donna mentre cerca di rintracciare il padre di suo figlio nel tentativo di scongiurare il rischio di essere denunciata come ragazza madre.
A #Cannes71 è presente il Kenya.
Si tratta di un debutto: il grande paese africano è qui con un film dal titolo RAFIKI. La pellicola racconta di un amore tra due donne ostacolato da famiglie e società, secondo lungometraggio della cineasta Wanuri Kahiu.
Questo film è tratto dal romanzo della scrittrice congolese Monica Arac de Nyeko.
(Fonte.:ilmanifesto;cinemaafrica)
Bob Fabiani
Link
-www.ilmanifesto.it;
-www.cinemaafrica.org;
-www.centrostudidonati.org/cinemaafrica.html
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