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martedì 15 maggio 2018

SPIKE LEE VS TRUMP (No #AmeriKKKa great again)








Presentando in concorso qui a #Cannes71 'BkacKKKlansman' - "blaxploitation movie" -  ossia, la vera storia del detective afroamericano che si infiltrò nel Ku Klux Klan in realtà, Spike Lee, ha optato nel frame finale di denunciare, esplicitamente, l'orribile, irrespirabile aria che si respira in tutta l'#AmeriKKKa al tempo di #TheDonald.
Il film termina con le drammatiche immagini delle violenze di Charlottesville quando, un Suv, guidato da un suprematista bianco ha investito, travolto e ucciso una manifestante antirazzista.




L'atto d'accusa di Spike Lee è diretto e durissimo contro Trump.


-La conferenza stampa

A #Cannes71, arriva uno Spike Lee deciso, calmo (nell'intercedere della parlata quasi da dare l'impressione di essere distaccata ... ma poi così non sarà) ma, al tempo stesso arrabbiato, di una rabbia che in fondo è sempre la stessa per uno come lui che, prima di tutto è stato e, continua a essere un attivista per i diritti degli afroamericani.





-Spike Lee speech

"Non è vero che gli Stati Uniti sono un paese fondato sulla democrazia, sono un paese fondato sulla schiavitù e sul genocidio. Ma vi chiedo un favore: non guardate a questo film come una storia che riguarda solo l'America, è un problema globale che coinvolge tutti i paesi. Pensate a come vengono trattati i musulmani, i migranti.".


Sono passati 29 anni da 'Fà la cosa giusta' e, Spike Lee ha ricevuto la standing ovation alla proiezione ufficiale al Grand Theatre Lumière di 'BalcKKKlansman' ed è stato accolto calorosamente alla conferenza stampa del festival.










Le prime parole che il grande cineasta sono state per il finale del film, che mostra le immagini di #Charlottesville dell'estate scorsa, quando una giovane donna venne travolta e uccisa dall'auto di un suprematista bianco che aveva travolto la manifestazione antirazzista.


-Spike Lee speech/2

"Quella tragedia è avvenuta dopo che noi avevamo finito le riprese e appena ho visto cosa era successo ho capito che doveva essere il finale del nostro film - spiega Lee - solo dopo aver avuto l'autorizzazione della madre di Heather Heyer (la ragazza uccisa) mi sono detto affanculo a tutto, mostrerò sul grande schermo quello che è stato: un assassinio, una vergognosa per l'America intera.".

Il regista afroamericano mostra anche Trump mentre interviene senza condannare le azioni dei militanti neonazisti e l'inquietante discorso dell'ex 'Mago Imperiale' (come viene chiamato il leader dell'organizzazione) David Duke.





-Spike Lee Vs Trump
(Spike Lee speech/3)


Il grande regista-attivista parla in questo tono (senza mai citare #TheDonald) : "C'è un tipo alla Casa Bianca, non dirò il suo nome, che nel momento della tragedia non ha saputo dire una parola nella giusta direzione, non ha ricordato che l'amore può battere l'odio. Guardiamo ai nostri leader per avere una guida, per prendere decisioni morali e invece ecco cosa accade, ma non soltanto negli USA. Siamo circondati da raccontaballe e dobbiamo svegliarci. Non possiamo più stare zitti, non è una questione di bianchi e neri, è questione di dire Time's Up (il tempo è finito) per l'odio.".





-BlacKKKlansman (The movie)

Il nuovo film di Spike Lee sarà nelle sale italiane a ottobre e in quelle americane il 10 agosto, per l'anniversario della tragedia di #Charlottesville, racconta la storia vera del detective afroamericano sottocopertura Ron Stallworth (nella nuova pellicola è interpretato da John David Washington, figlio di Denzel), che nel 1979 riuscì, con l'aiuto del suo partner ebreo come controfigura Flip Zimmerman (Adam Driver), a infilarsi in una cellula del Ku Klux Klan e dall'interno stanarne i propositi violenti.




Seppure si tratta del cosiddetto 'film in costume', con la colonna sonora dell'epoca (con tanto di copertine dei dischi) e quindi con effetto vintage, nella realtà la pellicola non blocca questa storia nel passato, i razzisti parlano con gli orribili slogan di #TheDonald da "make the America great again" a "american first" e ci ricorda che "quello che succede ora ha radici in quell'epoca, quando il Ku Klux Klan trovò nuova forza per contrastare i movimenti dei diritti civili" - chiosa Spike Lee - e, in fondo, con queste poche parole riesce a descrivere come meglio non si potrebbe tutta la tragedia rappresentata dall'amministrazione Trump e dello stesso 'Trumpismo' : un inquietante mix di restaurazione, xenofobia, razzismo che potrebbe coinvolgere l'intero occidente.

(Fonte.:liberation;larepubblica)
Bob Fabiani
Link
-www.liberation.fr;
-www.repubblica.it   

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