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sabato 9 gennaio 2021

News for Africa n°32 (il Continente informa)


 




Primo appuntamento per il 2021 con News for Africa : l'appuntamento settimanale di AfricaLand Storie e Culture africane che posiziona la lente d'ingrandimento con le notizie da tutto il Continente africano. In questo numero :

  • Coronavirus, la lunga attesa del vaccino in Sud Africa
  • Africa, commercio senza barriere
  • Niger, tre giorni di lutto
  • Diplomazia, riprendono i colloqui fra Etiopia, Sudan ed Egitto
  • Repubblica Centrafricana, i ribelli rilanciano l'offensiva
  • Uganda, Bobi Wine sfida Museveni alle presidenziali 2021
  • Camerun, kamikaze di Boko Haram fa strage di civili
  • Mali, bomba sulle nozze. Parigi nega coinvolgimento 



-Coronavirus, la lunga attesa del vaccino in Sudafrica




In Sudafrica la pandemia di Covid-19 torna a far paura dopo l'accelerazione dei contagi cominciata prima di natale e la scoperta di una variante locale, più infettiva, del sars-cov-2.
Il paese ha registrato più di 1,1 milioni di casi e 30 mila decessi. Anche nel vicino Zimbabwe, visto la situazione critica, è stato imposto un nuovo lockdown
Il governo sudafricano è sotto accusa per i vaccini, che non sono ancora arrivati nonostante nel paese siano stati condotti quattro test clinici, tra cui quelli della Pfizer e dell'AstraZeneca. I sindacati, i medici e l'opposizione rimproverano al presidente Cyril Ramaphosa di essersi mosso troppo tardi, spiega The Citizen. L'azienda statunitense Moderna non ha intenzione di distribuire il suo farmaco in Africa, mentre la Pfizer ha promesso le prime dosi (il cui prezzo è troppo alto per le autorità sudafricane) a marzo. 
I farmaci garantiti dall'iniziativa per un vaccino equo Covax copriranno solo il 10 per cento della popolazione e non arriveranno prima di mesi.
Finora sono state distribuite 15 milioni di dosi di vaccino in 35 paesi del mondo, ma nessuna in Africa.
(fonte.:citizen.co.za)


-Africa, Commercio senza barriere







Il 1 gennaio 2021 è entrata in vigore la zona di libero scambio continentale africana (Afcfta).
All'accordo sulla libera circolazione di merci e persone hanno aderito 54 paesi, 34 dei quali l'hanno già ratificato, scrive Africa News. L'obiettivo è stimolare il commercio (oggi pari al 16 per cento degli scambi complessivi) abolendo quasi totalmente i dazi doganali su prodotti e servizi entro quindici anni. Tuttavia, avverte il segretario generale dell'Afcfta, Wambele Mene, armonizzare le procedure e creare le infrastrutture necessarie richiederà molto tempo.
(fonte.:africanews)



-Niger, tre giorni di lutto







Il Niger ha osservato tre giorni di lutto per le cento vittime degli attacchi del 2 gennaio contro due villaggi del dipartimento di Ouallam, nella zona delle "tre frontiere" (Niger, Burkina Faso e Mali), riporta il sito Le Sahel.
Il massacro, uno dei più gravi contro i civili nella storia del paese, è stato attribuito ai jihadisti, ma non è stato rivendicato. Il Gruppo di sostegno all'islam e ai musulmani, alleanza jihadista affiliata ad Al Qaeda, si è assunto la responsabilità dell'uccisione di due soldati francesi in Mali il 2 gennaio, ma ha negato il suo coinvolgimento negli attacchi nigerini. La Francia, che ha già perso cinquanta soldati da quando è intervenuta militarmente nel vicino Mali nel 2013, ha annunciato un'imminente riduzione del contingente impegnato nel Sahel. Nel frattempo i nigerini si preparano al ballottaggio presidenziale del 20 febbraio. Al primo turno del 27 dicembre 2020, è arrivato in testa con il 39 per cento dei voti Mohamed Bazoum, candidato del partito al potere ed ex ministro dell'interno. Il suo avversario è l'ex capo di stato Mahamane Ousmane.
(fonte.:lesahel)


-Diplomazia, riprendono i colloqui fra Etiopia, Sudan ed Egitto

Il 3 gennaio Etiopia, Sudan ed Egitto hanno deciso di riprendere i colloqui, bloccati da novembre, sulla diga Grand ethiopian renaissance.
Khartoum e Addis Abeba hanno riaperto il dialogo anche sul territorio conteso di Al Fashaga, dove ci sono stati scontri tra i soldati dei due paesi.
(fonte.:jeuneafrique)


-Repubblica Centrafricana, i ribelli rilanciano offensivi

Faustin Archange Touadéra è stato rieletto presidente il 27 dicembre 2020 con il 54 per cento dei voti in un momento di forte instabilità. Il 19 dicembre una coalizione di milizie ribelli ha lanciato una nuova offensiva e il 3 gennaio ha attaccato la città di Bangassou, nel sudest.
Intanto, aerei da guerra francesi hanno sorvolato quest'oggi i cieli della Repubblica Centrafricana, per la prima volta dopo le elezioni presidenziali.
(fonte.:jeuneafrique;lemonde)


-Uganda, Bobi Wine sfida Museveni alle presidenziali


 




Giovedì 14 gennaio, alle elezioni presidenziali, il leader Yoweri Museveni, al potere dal 1986, tenterà di ottenere l'ennesimo mandato.
Il concorrente principale è un personaggio conosciuto in Uganda, in arte Bobi Wine, ex cantante - rapper, 38 anni. Dall'inizio della campagna ha denunciato continue violenze da parte delle forze di sicurezza. La campagna elettorale è stata segnata da scontri sanguinosi, con altri 50 morti, sono seguiti anche a uno dei suoi numerosi arresti. Il regime di Museveni ha cercato in tutti i modi di fermare Bobi Wine senza riuscirci : la voglia di cambiamento degli ugandesi insieme alla speranza di un'Uganda più moderna e solidale passa, attraverso la vittoria presidenziale dell'ex rapper.
(fonte.:bbcafrica)


-Camerun, kamikaze di Boko Haram fa strage di civili

Sono almeno 12 i civili (tra cui 8 bambini) uccisi ieri in un villaggio del nord del Camerun, Mozogo, in un attentato suicida. A farsi esplodere è stata una donna, primo sospettato il gruppo islamista Boko Haram.
Il capo villaggio, Mahamat Chetima Abba, all'Afp ha raccontato che gli assalitori sono arrivati di notte armati di machete. Durante la fuga degli abitanti, la kamikaze si è fatta saltare in aria. Da tempo il nord del Camerun subisce incursioni di Boko Haram dalla vicina Nigeria, dove è attivo dal 2009, con un bagaglio di oltre 36 mila morti e 3 milioni di sfollati.
(fonte.:afpafrica)


-Mali, bomba sulle nozze. Parigi nega coinvolgimento

L'attacco dal cielo che domenica scorsa ha ucciso 19 civili durante un matrimonio nel villaggio di Bounti, Mali centrale, sarebbe stato condotto dall'operazione a guida francese Barkhane. O meglio, Parigi ammette di aver bombardato l'area nella regione di Douentza, ma - aggiunge - le vittime non sarebbero civili ma membri della formazione qaedista Jnim : dopo le accuse dei residenti di Bounti, nella cosiddetta "zona delle tre frontiere" (Mali, Burkna Faso e Niger), Parigi ha affermato di aver colpito con tre bombe un gruppo di 40 uomini in un'area a un km di distanza dal villaggio.
(fonte.:jeuneafrique;liberation)

Bob Fabiani
Link
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/news-for-africa

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