Nella seconda parte che pubblichiamo oggi (dopo quello pubblicato il 10/11/17) dedicata al "Genocidio Namibia", un genocidio a lungo dimenticato, ci soffermeremo sulla brutalità messa in atto dalla Germania ai danni del popolo Herero e dei Nama. Per un lungo arco di tempo (qualcosa come 100 anni...), il mondo (intero) ha ignorato che le "Guerre herero" - come vennero ricordate le indicibili atrocità tedesche in questa parte di Africa dagli storici, principalmente occidentali - nella realtà si trattò di uno "sterminio scientificamente pianificato" da parte della "Germania imperiale" ai danni dei due popoli della Namibia.
Contesto storico
Gli Herero sono una tribù di allevatori di bestiame che abitano nel Damaraland - regione arida e montuosa della Namibia centro-settentrionale, deve il suo nome al popolo Damara, che, abita in questa regione. Il Damaraland è situato fra l'Ovamboland, il deserto del Namib, e il deserto del Kalahari nell'Est Namibia -, questo popolo fieramente africano che cercò disperatamente di resistere allo sterminio a opera dei tedeschi occupano il Nord della Namibia.
Nel 1884, all'epoca della "spartizione dell'Africa" fra le potenze coloniali europee, l'odierna Namibia fu dichiarata protettorato tedesco; all'epoca era l'unico territorio d'oltremare considerato adatto per lo stanziamento dei bianchi acquisito dalla Germania.
I tedeschi incontrarono la resistenza di diverse popolazioni locali alla loro occupazione, anche se nel 1894 venne siglato un accordo con i Khoikhoi (i Khoekhoen o khoikhoi, o semplicemente khoi, sono un gruppo etnico dell'Africa sudoccidentale).
In quello stesso anno, Theodor Leutwein divenne amministratore imperiale della colonia, che entrò in un periodo di rapido sviluppo, mentre la Germania inviava le truppe imperiali chiamate "Schueztruppe" per "pacificare" la regione.
La politica coloniale tedesca, per questo migliore di quella francese o belga, era apertamente non egualitaria: i coloni furono incoraggiati a sottrarre la terra alle popolazioni locali, i nativi (compresi gli Herero) vennero adoperati come schiavi, e le risorse di rilievo (in particolare le miniere di diamanti) venivano sfruttate dai tedeschi.
Gli Herero giudicarono la situazione intollerabile; Samuel Maharero ( in foto), il loro condottiero, guidò il suo popolo in una grande rivolta contro i tedeschi; il 12 gennaio 1904 vennero sferrati i primi attacchi. La maggior parte delle fattorie dei coloni venne distrutta, e almeno 123 tedeschi furono uccisi, fra loro anche 7 boeri - letteralmente "contadini", dall'olandese "boer", sono una popolazione sudafricana di origine olandese - e 3 donne.
Leutwein fu costretto a richiedere al governo di Berlino rinforzi e un ufficiale d'esperienza per risolvere la crisi.
Il 3 maggio, il tenente generale Lothar von Trotha venne nominato comandante supremo ("Oberbeffehshaber") dell'Africa del Sud-Ovest, e l'11 giugno arrivò con un contingente di 14.000 soldati.
Il genocidio (dimenticato)
L'11-12 agosto 1904 le truppe guidate da von Trotha sconfissero un esercito 3.000-5.000 Herero nella "battaglia di Waterberg", presso l'altopiano omonimo, ma non furono in grado di circondare ed eliminare i sopravvissuti in ritirata.
Le forze tedesche li inseguirono e tennero sotto pressione, evitando che gruppi di Herero si allontanassero dal contingente in fuga e sospingendoli verso il deserto di Omaheke. Meno di 1.000 profughi, alla guida di Maharero, riuscirono ad attraversare il Kahahani e raggiunsero il territorio britannico del Bechuanaland, dove ricevettero asilo politico.
Il 2 ottobre von Trotha mandò agli Herero questo avvertimento.
"Il popolo Herero deve lasciare il paese. Ogni Herero che sarà trovato all'interno dei confini tedeschi, con o senza un'arma, con o senza bestiame, verrà ucciso. Non accolgo più né donne né bambini: li ricaccerò alla loro gente o farò sparare loro addosso. Queste sono le mie parole per il popolo Herero".
Era ufficialmente iniziata "l'ora x" quella diede inizio al genocidio: la prova generale delle "pratiche naziste" tristemente note durante la seconda guerra mondiale.
Von Trotha, da quel momento mise in atto misure volte a sterminare per fame e per sete i nemici, facendo presidiare o avvelenare i loro pozzi (risorse preziose nel territorio arido della Namibia).
Le pattuglie tedesche trovarono in seguito scheletri intorno a buche profonde 13m, scavate nel tentativo di trovare acqua.
L'11 dicembre 1904 il Cancelliere del Reich, Bernhard von Bulow, ordinò a von Trotha di erigere dei Kenzentrationslager allo scopo di dare "sistemazione temporanee" a "ciò che rimaneva del popolo Herero".
Alcuni prigionieri furono impiegati come schiavi presso aziende pubbliche privati, altri usati come cavie umane in esperimenti medici.
-Fine Seconda Parte-
Bob Fabiani
Link
-www.bbc.com/news/august29,2001/a-bloody-history-namibia's-colonisation
-www.sciencespo.fr/mass-violencewar-massacre-resistance
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