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lunedì 7 gennaio 2019

Importanza e attualità della produzione letteraria di #FrantzFanon








A partire dai primi anni del Duemila l'importantissima produzione letteraria di Frantz Fanon ha conosciuto una nuova, importante riscoperta sia in Europa, Italia compresa sia nel Continente Nero senza per altro tralasciare gli Stati Uniti d'America.

La riscoperta di Fanon come vedremo più avanti in questo primo post di AfricaLand Storie e Culture africane del nuovo anno, il 2019 (a proposito cogliamo l'occasione per augurare a tutti un #Buon2019 che, per quanto ci riguarda vedrà questo #Blog cambiare pelle profondamente pur mantenendo lo stesso impegno di sempre ... raccontare, scrivere, informare sull'Africa ma, puntando decisamente sulla #Cultura e su quella #BlackIdentity per contrastare la deriva razzista e l'apartheid che va imponendosi un po' ovunque nel cosiddetto 'Primo Mondo) la si deve inquadrare nel contesto e nel mutamento della qualità delle vite di tutti e tutte, a partire proprio dall'occidente, al tempo della "crisi di sistema", nel quadro del "Capitalismo morente" dopo lo "Scandalo dei Subprime".



-Le origini

Frantz Fanon (Fort-de-France, 20 luglio 1925 - Bethesda (USA), 6 dicembre 1961) : psichiatra, antropologo, filosofo, sociologo nacque da una famiglia discendente di schiavi africani, servi Tamil (gruppo etnico dravidico originario dello Stato Tamil NADU nel Sud-Est dell'India e del Nord-Est dello Sri Lanka n.d.t) e bianchi.

La famiglia Fanon apparteneva alla piccola borghesia, ciò permise a Frantz Fanon di frequentare il liceo Schoelcher, scuola per soli negri : del resto, Victor Schoelcher, era stato promotore del decreto di abolizione della schiavitù in tutte le colonie francesi, era il 27 aprile 1848 : Fanon ne parla nelle importanti pagine di "Peau noire, masques blancs", nel 1952.




- PELLE NERA, MASCHERE BIANCHE 

"A volte le persone credono in una convinzione di base molto forte e quando vengono presentate le prove non possono essere accettate: creerebbe una sensazione estremamente spiacevole, chiamata dissonanza cognitiva.
E poiché è così importante proteggere la credenza centrale, razionalizzeranno, ignoreranno e addirittura negheranno tutto ciò che non si adatta alla convinzione fondamentale".

(Frantz Fanon)






-Riscoperta e attualità di scrittore rivoluzionario


Fanon, nativo della Martinica, rappresentante del Movimento 'Terzomondista per la decolinizzazione' conosciuto anche come 'Panafricanismo'.

Il nuovo interesse sui lavori letterari di Fanon devono essere letti (e studiati) come vero e proprio "argine" contro il suprematismo bianco e la spinta sovranista che ha ormai preso piede un po' ovunque in quell'occidente non più capace di far ricorso agli anticorpi necessari per mettere un freno e isolare gli istinti peggiori, alla base del razzismo e dell'odio razziale. 

L'opera più conosciuta di Fanon è I dannati della terra : si tratta di un vero e proprio manifesto per la lotta anticoloniale e l'emancipazione del "Terzo Mondo".

   


    I dannati della terra fu pubblicata per la prima volta nel 1961 da François Maspero - uno scrittore, traduttore francese; nonché editore, libraio , direttore di periodici  - con la prefazione di Jean - Paul Sartre.
Nell'opera, Fanon analizza il ruolo della classe, razza e violenza nell'ambito delle lotte di liberazione nazionale, auspicando l'avvento di un nuovo modello mondiale, totalmente svincolato dai modelli politico-sociali precedenti, realizzabile tramite una rivoluzione globale, in modo da formare, prima di tutto una classe sociale svincolata dall'influenza e dai "benefici" degli imperialisti.

La modernità e l'efficacia di questa opera (come del resto l'intera produzione di questo autore, indissolubilmente legato alla "Guerra d'Algeria" e alla stessa "Rivoluzione algerina" n.d.t) risiede nella stessa convinzione dell'autore, la stessa da mettere in campo in questo contesto storico dove, l'urgenza primaria deve essere quella di una azione collettiva contro il "razzismo di ritorno" che, giorno dopo giorno, prende le sembianze di un vero e proprio "Apartheid di Stato" messo in atto da governi sempre più vicini ai dettami delle dittature nazifasciste degli anni venti e trenta dello scorso secolo.
Rileggere le pagine di Fanon dunque acquisisce una precisa presa di posizione e, da questo punto di vista è da considerarsi come "azione politica" non solo per i neri delle varie diaspore africane ma, rappresenta una nuova presa di coscienza dei tempi che si vivono oggi, nel Vecchio Continente come negli Stati Uniti.

L'opera ebbe un impatto molto forte su rivoluzionari del calibro di Ali Shariati (Iran), Steve Biko (Sudafrica) e Ernesto Che Guevara (Cuba)
Tra questi leader, solo Guevara si interessò alle teorie di Fanon sulla violenza, Shariati e Biko si interessarono rispettivamente all'idea dell'"uomo nuovo" e della "coscienza nera".

L'influenza dell'opera di Fanon si estese ai Movimenti di Liberazione palestinese, ai Tamil, agli irlandesi, alle Pantere Nere (Black Panther Party, organizzazione rivoluzionaria afroamericana), ad altri movimenti in lotta per raggiungere l'autodertiminazione.

Nel suo primo soggiorno in Francia, Fanon scrisse il suo primo libro "Peau Noire, Masques Blancs - Pelle nera, maschere bianche" : un'analisi degli effetti della soggiogazione coloniale sulla psiche umana, in particolare descrive la sua personale esperienza di intellettuale di colore immerso in un contesto bianco, ed elabora, in questa opera che è a metà strada fra un saggio di analisi ed un manifesto, le modalità attraverso le quali le relazioni fra colonizzatore e colonizzato vengano, per così dire, normalizzate dalla psicologia e dalla cultura.
Fanon, che, per cultura e istruzione, si riteneva un francese a tutti gli effetti, evidenziò tutto il suo disorientamento causato dal razzismo francese provato sulla sua pelle. Secondo Fanon, il linguaggio assume un ruolo importante nella formazione di una coscienza e di una consapevolezza individuale, quindi esprimersi in lingua francese vuole significare l'accettazione del nero come simbolo del male.
Questi valori della cultura dominante, quando vengono assimilati e interiorizzati creando una netta frattura fra la conoscienza, la consapevolezza dell'uomo di colore e il suo corpo, che produce una alienazione.

Fanon, non si limitò solo alla teoria avendo un ruolo di primo piano nella lotta per la liberazione dell'Algeria, della quale divenne cittadino.



-La teoria

Fanon elaborò una teoria sulle rivoluzioni anticoloniali nei paesi del Terzo Mondo, rivalutando il ruolo della classe contadina rispetto alla corrotta borghesia nazionale e allo stesso proletariato.


-Bibliografia


  • Peau noire, masques blancs, 1952, tr. it. Pelle nera, maschere bianche, ETS 2015 (online)
  • Peau noire, masques blancs, 1952, tr. it. Pelle nera, maschere bianche, Marco Tropea Editore, 1996; Il Negro e l'altro, Il Saggiatore, Milano 1965
  • L'An V de la révolution algérienne, 1959, tr. it. - Scritti politici - volume II. L'Anno V della Rivoluzione Algerina, Roma, Derive Approdi, 2007
  • Les Dannés de la terre, 1961, tr. it. I dannati della terra, Einaudi, 2006
  • Pour la révolution africaine (Prefazione di Miguel Mellino; Postfazione di Paul Gilory), Roma, Derive Approdi, 2006
(Fonte.:monde-diplomatique)
Bob Fabiani
Link
-www.monde-diplomatique.fr       

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