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lunedì 14 gennaio 2019

#LettreAuxFrançais (et #GiletesJaunes) firmata #Macron





Il presidente francese #Macron scrive ai francesi e motiva questa sua decisione con queste parole:

"Trasformiamo insieme la collera in soluzioni".


Per fare cosa?

L'inquilino dell'Eliseo intende lanciare e aprire un dibattito nazionale per costruire, attraverso le proposte di tutti:

"Un nuovo contratto per la nazione".

E' dunque questo l'intento di Macron per cercare di porre fine a settimane di proteste dei #GiletesJaunes.





Entriamo più nello specifico per scoprire cosa ha scritto il presidente della Repubblica Francese : vedremo se avrà voluto rispondere alle istanze che il Movimento dei #GiletesJaunes rivendica anche e sopratutto sul piano del diritto del dissenso e del conflitto di una lotta sociale come l'ha descritta, una delle portavoce dei gilet gialli (e che abbiamo pubblicato ieri, 13 gennaio n.d.t) in una drammatica testimonianza diretta che inchioda, le forze dell'ordine e lo stesso presidente, su un tema specifico: quello dell'abuso di potere messo in atto nella cruenta repressione poliziesca per ridurre al silenzio l'"insurrezione" popolare.



  • -Una lunga lettera



Lettera lunga in cui Macron cerca di nuovo di ricompattare il paese senza però fare un passo avanti : elenca storture, parla di democrazia e diritti, senza rendersi conto che il suo operato ha prodotto e accentuato disuguaglianze, soppressione della democrazia dopo le inaudite violenze da parte della polizia.

C'è un passaggio stucchevole in cui il presidente Macron dice:

"Oggi alcune persone sono insoddisfatte o arrabbiate: perché il nostro paese non offre  la stessa opportunità di avere successo. Tutti vorrebbero un paese più prospero e una società più giusta. Questa impazienza, la condivido. La società che vogliamo è una società è una società in cui avere successo non dovrebbe richiedere relazioni o fortuna, ma impegno e lavoro".

Questa la ragione per cui Macron propone di "costruire un nuovo contratto per la nazione"  in modo da poter "strutturare l'azione di governo e del parlamento, ma anche la posizione della Francia a livello europeo e internazionale".

Non si capisce come si svolgerà: Macron ha parlato di dibattiti sui territori e discussioni online (nella speranza di addolcire la collera dei #GiletesJaunes n.d.t), durerà due mesi durante le quali la cittadinanza è invitata a esprimere le loro posizioni su 4 temi generali:
  1. Tasse
  2. Organizzazione dello Stato e Amministrazione Pubblica
  3. Transizione Ecologica
  4. Cittadinanza e democrazia


Nella lettera il presidente pone circa 30 domande ai francesi: vediamo le più importanti:

  • Quali Tasse ridurre?
  • Quali tagli alla spesa pubblica?
  • Come rendere il sistema fiscale più equo ed efficiente?
  • Vanno rimossi alcuni servizi pubblici troppo vecchi e costosi?
  • Va rafforzato il decentramento?
  • In che modo finanziare la transazione ecologica? 
  • Va limitato il numero dei parlamentari e di altre categorie di eletti? In quali proporzioni?
  • Cosa proponi per migliorare l'integrazione?
  • Come rafforzare i principi di laicità francese?
  • Come garantire il rispetto da parte di tutti della comprensione reciproca e dei valori intangibili della Repubblica?


A questo punto della lunga lettera, la doccia gelata, servita in faccia ai #GiletsJaunes: Macron, perentoriamente fa sapere che non verrà attuato nessun calo della pressione fiscale se, non si procederà con i soliti, stucchevoli tagli alla spesa pubblica

Macron dunque rafforza i diktat neoliberisti, gli stessi principi e le stesse politiche (fallimentari) che hanno causato drammi, povertà diffuse e il ritorno dei nazionalismi

A cosa serve scrivere una lettera (per giunta lunga) se non si è disposti a scendere dal piedistallo dell'arroganza di potere, responsabile del ritorno di pericolose avventure autoritarie?
Come può Macron, insistere sul fatto che il governo non tornerà indietro sulle riforme già avviate e sulle misure (a favore delle solite élite che hanno sempre agito al fianco del Capitalismo rampante, quegli ambienti per altro conosciuti benissimo dall'attuale presidente ...) al centro della campagna elettorale 2017?
La chiama democrazia senza capire che il suo operato ha provveduto a sospenderla se, in modo irresponsabile, ha dato ordine alla polizia di stato di umiliare, colpire violentemente, reprimere tutti coloro che non la pensano come lui. 
Non basta scrivere una lettera aperta, fare finta di dare il là a una (finta) "fase costituente" e intanto apporre dei paletti pesanti per non intervenire dove serve e dove è giusto. Non può scrivere di non voler accettare "alcuna forma di violenza" quando quella violenza è stata prodotta dalle forze dell'ordine che hanno eseguito i suoi desiderata... Parla di violenze contro "rappresentanti eletti, giornalisti, istituzioni o funzionari pubblici" dimenticando i cittadini brutalizzati, i liceali umiliati e trattati come se fossero detenuti terroristi in un qualsiasi paese dittatoriale e non invece, la civilissima Francia dell'altrettanto civilissimo Vecchio Continente, gli anziani picchiati dai gendarmi... salvo poi concludere con una strana frase lanciata nello stagno:

"Se tutti sono aggressivi verso gli altri, la società crolla".
(Fonte.:ilpost)
Bob Fabiani
Link
-https://www.ilpost.it/lettera-di-macron-ai-francesi   
 

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