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sabato 22 giugno 2019

Cronache dal massacro muto del Sudan





AfricaLand Storie e Culture africane pubblica una serie di focus sulla rivolta sudanese. In questo modo vogliamo offrire la solidarietà e la vicinanza alla lotta del popolo sudanese sempre più deeciso ad andare fino in fondo nel tentativo di veder realizzato il sogno : creare un "nuovo Sudan".

Ma chi ha paura della rivolta in corso a Khartoum?

"Le insostenibili scene di violenza a Khartoum che hanno fatto il giro dei social network di tutto il mondo arabo mettono in evidenza le differenze culturali tra i due gruppi che si scontrano da quando è caduto il regime del presidente Omar al Basshir : i civili e i militari", scrive il quotidiano Al Araby al Jadid.

"Uno dei video che circolavano di piùmostra un anziano vestito con una djellaha bianca. E' un'immagine di pace e serenità. Poi arrivano degli uomini in tenuta militare che lo prendono a botte e a calci su tutto il corpo. Lui cerca di difendersi".


Le testimonianze raccolte dal quotidiano Al Araby al Jadid, al pari di quelle dei report di Al Jazeera sono importanti per due ragioni : se non ci fossero stati queste testate giornalistiche, l'eco e le "Cronache dal massacro muto" del #Sudan satrbbero ancor di più relegate nel cosiddetto angolo delle "notizie irrilevanti".  Per l'occidente e, ancor di più l'Italia.

Quest' estrema violenza, sostiene il giornale, non è altro che il segno della grande paura che i militari hanno dei cittadini. L'opposizione, rappresentata dalle Forze della libertà e del cambiamento, si è detta pronta l'11 giugno a tornare al tavolo dei negoziati con le autorità di transizione per discutere della formazione di un "consiglio sovrano" che guidi il paese in vista di nuove elezioni..
(Fonte.:alaraby)
Bob Fabiani
Link
-https://alaraby.co.uk/english    

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