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mercoledì 4 dicembre 2019

#Cop25,l'Africa e il Sud del mondo chiedono di essere ascoltati: "I cambiamenti climatici ci colpiscono più di qualsiasi altra parte del mondo"







Mentre la Conferenza ONU sul clima ha vissuto la terza giornata è possibile fare il punto sui disastri prodotti dai cambiamenti climatici, per esempio in alcune parti dell'Africa.
Il Kenya sta vivendo insolite piogge intense che hanno causato alluvioni e frane, conseguenza estrema di cambiamenti climatici sempre più cruenti : il fiume Malewa rischia di esondare e creare ulteriori catastrofi.
Il bilancio parla di 132 decessi e oltre 17mila sfollati.

Le inondazioni hanno colpito duramente in Uganda, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.

Da più parti si fanno appelli all'indirizzo dei grandi della terra affinché si interrompa questa , folle distruzione del pianeta.

Greta Thunberg "portavoce" del Sud del mondo

Appena ha toccato terra a Lisbona, capitale del Portogallo dopo la lunga traversata oceanica ha subito voluto mandare un messaggio preciso a tutti i leader che si trovano già a Madrid per la #Cop25 : "Porterò le voci delle prossime generazioni, in particolare quelle del sud del mondo perché siano ascoltate".

Con queste parole, Greta, ha annunciato la sua presenza a Madrid e alla manifestazione del 6 dicembre indetta dai movimenti che si terrà per le strade della capitale spagnola.

"I paesi devono mettersi dalla parte giusta della storia e dobbiamo tutti fare molto di più di quello che stiamo facendo oggi".

Ma tutto intorno è precario tra paesi che si sfilano dagli accordi di Parigi e questo summit, senz'altro cruciale per il futuro rischia un esito incerto.

Le rivendicazioni dei paesi africani

Sono 47 i Paesi meno avanzati (Ldc) che hanno avanzato rivendicazioni di fronte a un preoccupante caos al quale sono costretti dagli eventi sempre più devastanti dei cambiamenti climatici, mentre producono mediamente solo 0,314 tonnellate di gas serra pro capite all'anno (contro la media mondiale di 4,96 mentre i paesi più abbienti arrivano a superare le 20 tonnellate).

Questi paesi del Sud del mondo rivendicano di essere ascoltati anche perché queste calamità naturali favorite dall'uomo e dal mondo più svilppato rischia di travolgerli.

Conclusioni

Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti : il tempo è scaduto. La stabilità e la resilienza del nostro pianeta sono in pericolo.
(Fonte.:theguardian)
Bob Fabiani
Link
-www.theguardian.com/uk/cop25

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