All'indomani della scellerata guerra Nato in Libia (era il 2011; n.d.t) e dopo la decapitazione di Gheddafi, a Tripoli si scese in piazza per festeggiare la fine dell'éra del Rais. Durò poco. Ben presto si capì che, solo Gheddafi, era in grado di tenere insieme tutte le anime libiche.
Un attimo dopo la fine di quella guerra, nel paese Nordafricano iniziava un'altra stagione, quella delle Milizie libiche che volevano coprire e occupare lo spazio lasciato libero dopo l'uccisione di Gheddafi.
Otto anni dopo, la Libia è alle prese con una guerra civile cruenta e disumana : nessuno è al sicuro a Tripoli. Nel pieno delle operazioni belliche e dello scontro fratricida tra Al- Serraj e Haftar - l'uomo forte della Cirenaica, nonché numero due del regime di Gheddafi - sono presi di mira i civili e i migranti, tenuti come schiavi nei disumani lager libici (messi in piedi anche e sopratutto con il sostegno dell'Europa e dell'Italia in particolare).
Ma in questa ultima parte del 2019, mentre il generale Haftar è più che mai deciso a conquistare definitivamente Tripoli, si assiste all'imperversare della cosiddetta "guerra per procura" tra potenze, avide di accaparrarsi le materie prime libiche, prime fra tutti, il petrolio e il gasal mondo naturale.
Siamo al punto di non ritorno e con la presenza massiccia e minacciosa - nel Mediterraneo - della Russia (sempre più decisa a tornare prepotentemente alla ribalta in tutto il continente, da nord a sud; n.d.t) e sopratutto della Turchia.
Proprio l'offensiva di Erdogan potrebbe far precipitare la situazione in modo irreparabile, creando uno scenario "stile Siria".
Il presidente turco - come suo solito - è andato dritto alla meta : in cambio dello specchio di mare tra i più ricchi di gas naturale è pronto a fornire armi al governo di Tripoli guidato da Al - Serraj. Questa mossa ha subito scatenato l'ra dell'Egitto del dittatura Al-Sisi, sponsor di Haftar.
La situazione in Libia è sul punto di deflagare in modo irreparabile mentre il paese Nordafricano è ormai, definitivamente, uno Stato fallito : ma questo era già evidente dopo l'eliminazione di Gheddafi, nella guerra voluta dalla Nato e dalla Francia di Sarkozy allora presidente della Repubblica in Francia.
(Fonte.:mediapart)
Bob Fabiani
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-www.mediapart.fr
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