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lunedì 16 dicembre 2019

L'anno speciale del Ghana (#YearOfReturn,2019)






Il 2019 è stato un anno speciale per il Ghana, il paese dell'Africa Occidentale da dove, 400 anni fa, partirono le prime navi cariche di schiavi dirette verso l'America (il cosiddetto "Nuovo Mondo) : le autorità ghanesi, su suggerimento del presidente Akufo-Addo, hanno deciso di proclamarlo Anno del Ritorno.





Il governo di Accra ha avviato da tempo una politica di re-insediamento degli africani della diaspora. Questa presa di posizione del Ghana, ha un valore e un obiettivo preciso : tramandare la memoria della schiavitù.






Il presidente ghanese Nana Akufo-Addo ha conferito la cittadinanza a 126 afroamericani di origini ghanesi, tra i quali Rita Marley, vedova del leggendario Bob Marley, la stella giamaicana del reggae.

Cape Coast (Castle)

Destinata a convivere con i fantasmi del passato, Cape Coast è una delle località culturalmente più significative del continente africano.
Era l'ex capitale della colonia britannica, che i portoghesi avevano battezzato con il nome di Cabo Corso, è stata un tempo il più grande centro dell'Africa Occidentale per la tratta degli schiavi che nel periodo dei traffici più intensi, venivano convogliati fin qui da paesi distanti come la Nigeria e il Burkina Faso.

Una volta arrivati a Cape Coast, uomini e donne venivano segretati nelle viscere dell'imponente fortezza cittadina, per poi essere ammassati come bestie sulle navi in partenza dal porto verso un futuro che avrebbe irrimediabilmente modificato la vita delle generazioni a venire.

Sono passati 400 anni da quel 20 agosto 1619 quando tutto iniziò.


    


La "Porta del non ritorno" e i forti costieri del Ghana


La "Porta del non ritorno" nel Castello di Cape Coast era l'accesso a una fortezza utilizzata per confinare gli schiavi con la Gold Coast (le spiagge della "Costa Oro" n.d.t) prima che venissero deportati verso il "Nuovo Mondo".

Cape Coast è il più grande degli edifici (fortezze) che contiene l'eredità della tratta degli schiavi transatlantici.




Quanti sono le fortezze visitabili nel Ghana di oggi?

Attualmente nel paese dell'Africa Occidentale sono ancora visitabili 37 delle oltre 70 fortezze in cui gli schiavi venivano chiusi dietro la "porta del non ritorno".
Questi edifici (della vergogna) nel 1979 sono stati proclamati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

Brevi cenni storici

La catena di forti e castelli (i termini vengono in genere usati indifferentemente) che si snoda lungo la costa del Ghana costituisce uno straordinario monumento storico, unico in tutta l'Africa Occidentale.
La maggior parte di queste fortezze fu costruita nel corso del XVII secolo dalle principali potenze europee , tra cui Gran Bretagna, Danimarca, Olanda, Francia, Germania, Portogallo e Svezia, che si contendevano il controllo dei traffici commerciali della Costa d'Ora (come si chiamava allora, il Ghana; n.d.t) e del Golfo di Guinea. La concorrenza era spietata e i forti passavano di mano in mano con estrema rapidità; alla fine del XVIII secolo se ne contavano 37 lungo tutto il litorale.
I forti erano concentrati lungo questo tratto costiero relativamente breve (circa 500 km) perché l'accesso alle zone dell'interno era più facile rispetto alle coste paludose di altre regioni dell'Africa Occidentale e anche perché il litorale roccioso forniva i materiali per erigerli.





I sistemi difensivi di cui erano previsti non tanto per la popolazione locale, con la quale i forti commerciavano su basi paritarie, quanto contro gli attacchi di altre potenze (colonialiste) europee.

In origine creati come stazioni commerciali per il deposito delle merci acquistate sul territorio, come oro, avorio e spezie, in seguito, con l'affermarsi dello schiavismo, i forti furono trasformati in prigioni dove gli schiavi venivano segregati prima dell'embarco.
Venivano ammassati in buie celle sovraffollate in condizioni sanitarie disumane e vi rimanevano per intere settimane, se non addirittura per mesi (un pò come avviene oggi nei #lagerlibici dove sulla pelle dei migranti si è tornati a praticare la pratica dello schiavismo e, oggi come allora, in prima fila c'è la civilissima Europa; n.d.t).

Visitare Cap Coast e gli altri forti è una esperienza da provare perché, il senso di angoscia per la brutalità con cui erano stati trattati gli avi della diaspora afroamericana di origini ghanesi che, 400 anni dopo, hanno ottenuto la cittadinanza, per volere del presidente Akufo-Addo, nell'Anno del Ritorno, il 2019.

Arrivare davanti alla "Porta del non Ritorno" significa entrare in sintonia con l'anima e lo spirito di quanti, e furono milioni; subirono disumane torture : quando arrivava la "nave negriera", gli schiavi venivano incatenati e condotti fino alla imbercazioni passando da quella porta, la "Porta del Mon Ritorno".
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com

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