Il voto elettorale di ieri in Regno Unito alla fine ha detto una cosa chiara : i britannici non gradiscono l'ingovernabilità e l'incognita di governi deboli.
Questo il primo dato che, unito all'alta affluenza popolare ai seggi fa tirare un sospiro di sollievo. Ma qui finiscono le buone notizie.
Vittoria Tory e pesante sconfitta del Labour
Prima gli exit poll e poi lo spoglio effettivo delle schede elettorali consegnano la vittoria ai Conservatori di Johnson con ben 362 seggi e, di conseguenza puniscono, in modo forse troppo netto i Progressisti che si fermano a 203 seggi : il peggior risultato del Labour dal 1935 a oggi.
Si tratta di una maggioranza assoluta per i Tories e quindi, questo voto rappresenta la conferma della Brexit.
Le trionfali dichiarazioni di Johnson
E' un leader raggiante quello che di prima mattina inizia a parlare e a rilasciare interviste e dichiarazioni. "Fermata la minaccia miserevole del secondo referendum" e aggiunge "Il voto sulla Brexit verrà espletato prima di Natale".
La moneta
La sterlina ha fatto registrare l'immediato rialzo sul dollaro e sull'euro non appena gli exit poll hanno certificato che la Brexit sarebbe uscita rafforzata dal risultato elettorale. Questo significa che la vittoria dei conservatori era quello che tutti si attendevano. E' anche una bocciatura sonora per il Labour a trazione "socialista" da sempre osteggiato se non odiato dai mercati. Questa lettura è anche un monito molto negativo in direzione delle prossime elezioni presidenziali USA e per i Democratici statunitensi.
La divisa britannica guadagna l'1,85% sul dollaro e l'1,09% sull'euro.
Che cosa accadrà ora dopo il voto del 12 dicembre?
Johnson - come per altro ha già annunciato questa mattina - può ora far passare la Brexit in Parlamento : il 31 gennaio 2020 il Regno Unito si prepara ad uscire dall'Europa, al netto dei negoziati per stabilire le regole dei rapporti futuri. Ci sarà una fase di transizione che terminerà il 31 dicembre 2020, data in cui le relazioni saranno definitivamente interrotte.
L'incognita della Scozia
Il 12 dicembre 2019 passerà alla storia come il primo giorno in cui i britannici hanno potuto sancire l'effettiva uscita dall'UE ma, seppure da Londra parlano di addio confermato per il 31 gennaio 2020, tutto questo non scongiura il fatto che, lo spauracchio dell'#HardBrexit possa verificarsi.
E proprio a conferma di ciò, mentre scriviamo, dalla Scozia, i leader fanno sapere che Johnsonn non ha alcun : "mandato per portare la Scozia fuori dall'Europa".
Sullo sfondo si materializza un nuovo referendum stavolta per l'indipendenza della Scozia da Londra.
(Fonte.:theguardian)
Bob Fabiani
Link
-https://www.theguardian.com/uk/brexit
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