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lunedì 30 luglio 2018

#ZimDecides2018





I zimbabwani si apprestano a vivere una giornata storica, a lungo attesa: quella di potersi recare alle urne per esprimere il proprio voto per le elezioni senza avere davanti l'ingombrante figura di Robert Mugabe. E' questo il primo aspetto storico di questo #30luglio2018, un lunedì unico che segna il definitivo inizio di una nuova pagina per lo #Zimbabwe.




I seggi sono stati aperti regolarmente alle 8 ora locale e così, hanno preso il via ufficialmente le operazioni di voto per 5,6 milioni di zimbabwani per quelle che sono le prime elezioni - 8 mesi dopo - la caduta di Robert Mugabe.
Oggi infatti i cittadini dello #Zimbabwe sono chiamati alle urne per eleggere il loro presidente, deputati e consiglieri comunali.




Per la prima volta dunque i 5,6 milioni di cittadini dello #Zimbabwe andranno a porre il proprio voto dopo la cacciata di Robert Mugabe, al potere da quasi 40 anni conducendo il paese in una grave crisi economica.
Un lunedì storico perché queste sono le prime elezioni dall'indipendenza dal regime dell'apartheid rhodesiano - a quell'epoca l'attuale #Zimbabwe si chiamava ancora con il nome imposto dai colonizzatori britannici, Rhodesia - senza la cappa pesante costituita dall'ombra del "Compagno Bob". Euforia e speranze vanno a braccetto in questa giornata elettorale: i cittadini zimbabwani sperano di scrollarsi di dosso la spirale della povertà (il 72% infatti si trova a vivere sotto questa soglia) e, sperano anche i giovani che la dilagante disoccupazione inizi a rallentare.
I candidati devono superare il 50% dei voti per essere eletti altrimenti si andrà all'eventuale ballottaggio (per il turno): favorito - almeno stando ai sondaggi degli ultimi giorni prima del lunedì di voto - sarebbe l'attuale presidente Emmerson Mnangagwa, 75 anni soprannominato "il coccodrillo" per l'astuzia politica e sostenuto dal partito che detiene il potere, praticamente da sempre, lo Zanu-PF. 
Nell'immediata vigilia elettorale, l'ex capo di Stato, il "Compagno Bob", ha fatto recapitare il "suo personale augurio": "Auguro la sconfitta al mio ex partito. Non posso votare per lo Zanu-PF".



In queste ultime settimane "Mnangagwa, il coccodrillo" ha cercato di legittimare e migliorare la sua immagine, cercando di presentarsi come "l'unico in grado di portare il cambiamento" nello #Zimbabwe.
Il principale sfidante è il giovane 40enne Nelson Chamisa, candidato del Movement for Democratic Change (Mdc), un ruolo che ha ereditato dopo la morte dello storico oppositore Morgan Tsvangirai. A parte qualche caduta di stile e gaffe durante la campagna elettorale, Chamisa è un politico appassionato ed energico e, per questa ragione, ha attirato su di sé molte critiche, comprese quelle arrivate dal suo partito.
Nei sondaggi  - tra questi abbiamo riportato quelli effettuati da Afrobarometer - il candidato Mdc ha visto salire il consenso tra gli elettori: mentre Mnangagwa è dato al 40%, Chamisa raccoglierebbe il 37%.
Inoltre c'è da aggiungere che l'esponente Mdc raccoglie i suoi consensi tra i giovani elettori e, del resto, nello #Zimbabwe oltre la metà della popolazione ha meno di 25 anni e, non solo, a questo dato, si deve aggiungere che circa il 43,5% degli aventi diritto al voto ha meno di 35 anni, fa sapere Afrobarometer.

         


Chi riuscirà a vincere queste elezioni storiche: il presidente ad interim Mnangagwa oppure l'esponente del partito d'opposizione (Mdc), Chamisa? Chiunque la spunterà è chiamato a dare risposte concrete per il cambiamento invocato dai giovani zimbabwani e non soltanto limitarsi a promettere di aprire agli investitori perché stavolta, anzi, sopratutto questa volta, potrebbe non bastare. Quello che serve è un cambio di rotta deciso, definitivo e totale: chissà se i militari che hanno dato una svolta, 8 mesi fa per porre fine al lungo "regno Mugabe" portando al comando "il coccodrillo" (e arrivando a occupare poltrone importanti al governo) saranno dello stesso parere.
Passa da qui la sfida per la rinascita definitiva dello #Zimbabwe prima che sia troppo tardi e, per non ripiombare nell'angoscia di una nuova stagione di rivolte.
(Fonte.:afrobarometer;jeuneafrique;thezimbabwean)
Bob Fabiani
Link
-www.afrobarometer.org/countries/zimbabwe;
-www.jeuneafrique.com/pays/zimbabwe;
-www.thezimbabwean.co

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