Colpo di scena all'ultimo istante, hanno portato in Nigeria, al rinvio dell'appuntamento elettorale.
Le elezioni presidenziali e legislative 2019 si sarebbero dovute svolgere oggi #16F ma, la Commissione Elettorale Indipendente Nazionale (INEC), ieri sera, ha annunciato che il "rinvio era necessario visto che le schede elettorali non erano pronte in tutta la Nigeria".
Questa decisione ha scatenato un ginepraio di polemiche e accuse tra opposizione e presidente uscente (in corsa per essere rieletto per un secondo mandato) Buhari che, si sono rimpallati accuse di corruzione e brogli vari elettorali.
Dal canto suo l'INEC nella notte tra venerdì e sabato, dopo l'impazzare di voci che alludevano al "rinvio" - rilanciate sui social network - ha precisato quanto segue in una conferenza stampa affollata : "Il posticipo è stato deciso per garantire lo svolgimento di elezione libere, eque e credibili. Organizzare il ballottaggio come concordato non era possibile", chiosa il presidente INEC Mahmood Yakubu, citando dunque problemi logistici, ma senza entrare nel merito del rinvio.
Eppure, la stessa INEC, per tutta la durata di questa settimana, l'ultima della campagna elettorale, aveva garantito a più riprese che il votonon sarebbe stato rinviato, nonostante il grave incendio doloso che ha madato, letteralmente in fumo tre dei suoi centri e quindi, in molti Stati non sono potute arrivare le schede elettorale indispensabili per il corretto svolgimento dell'appuntamento elettorale.
I nigeriani non hanno accolto con favore questo rinvio: per tutto il giorno sui social network è divampata precisa, circostanziata, diretta: secondo gli elettori quello che è accaduto deve essere denunciato come un "colpo di stato elettorale".
Anche i candidati alla corsa presidenziale (in tutto 73 n.d.t) hanno espresso tutto il loro disappunto, sposando la stessa identica denuncia degli elettori.
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
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