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martedì 19 febbraio 2019

Walter Rodney, lo storico radicale del "sottosviluppo" dell'Africa











Famoso nelle Università dell'Africa Orientale, Walter Rodney, attivista e storico della #Guyana scomparso nel 1980, rimane del tutto assente dalle biblioteche francesi (e non solo se pensiamo a quelle italiane n.d.t) : ora però il gap è finalmente ricucito dopo la biografia dedicata a questo pensatore, compagno di molti capi di stato, intellettuali africani; apparsa, a metà dello scorso anno, il 2018.





Walter Rodney, intellettuale della Guyana, autore del classico "Come l'Europa ha sottosviluppato l'Africa" rimane sconosciuto ai più, compreso il mondo francofono mentre, miglior sorte, hanno avuto i suoi testi in inglese.

Nel maggio scorso, ha destato molto interesse il volume intitolato : "Walter Rodney, A engaged Historian (1942-1980)"; il volume pubblicato da Presemce Africaine, colma un vuoto importante, trattandosi della prima biografia in francese.

E' stata scritta da Amzat Boukari-Yabara, autore del #Benin, noto per il suo fondamentale libro "Africa Unite! Una storia di panafricanismo".






-Distruzione dei mercati africani


Il lavoro di Rodney, che era al tempo stesso politico in Guyana - fu assassinato nel 1980 per aver sostenuto l'opposizione guyana contro la dittatura -  compagno e osservatore critico del Movimento Rasta, e storico della tratta e la colonizzazione, è un personaggio difficile da inquadrare e riassumere in poche righe. Tuttavia,  tutto il lavoro di Rodney si concentrava su un tema : come gli africani "hanno partecipato sotto la costrizione della schiavitù e della colonizzazione nella costruzione di un mondo contemporaneo unipolare".

Una storia della Costa della Guinea Superiore, 1540-1800, uno dei suoi primi lavori di ricerca, pubblicato nel 1970 alla Oxford University Press, si concentrava principalmente sul commercio in Africa Occidentale tra il XVI e il XIX secolo.

L'interesse di Rodney si concentra sugli sconvolgimenti strutturali, sopratutto economici, vissuti dal Continente africano. Insiste su un punto fondamentale : "il Capitalismo europeo crea uno squilibrio di potere che gli è favorevole dal XVI secolo".

In un capitolo della famosa "Storia generale dell'Africa dell'Unesco", descrive, per esempio, la disorganizzazione dei mercati africani dal tempo della tratta degli schiavi "spostando il centro di gravità commerciale dalla zona del Sahel sulla costa dell'atlantico".




"La creazione della Sierra Leone Company segnala la volontà degli inglesi di sostituire il commercio degli schiavi con un modello di insediamento più redditizio"
( Walter Rodney)





Il grande intellettuale e attivista africano, ha studiato lungamente tutte le forme di dominio occidentale sull'Africa. Egli sottolinea che già a partire dal XVII secolo "la creazione della Sierra Leone segna il desiderio degli inglesi di sostituire il commercio degli schiavi con un modello di colonizzazione più redditizio, basato in particolare sui prodotti agricoli".

Con la colonizzazione, si stabilisce una situazione che risuona nella realtà : la crescita realizzata in molti territori non ha alcun collegamento con il loro reale sviluppo,, denuncia a più riprese, Rodney.






-Teoria della dipendenza


Walter Rodney in compagnia e al fianco di intellettuali come l'insegnante franco-egiziano ma di stanza a Dakar (Senegal), Samir Amin, spiega la "terapia della dipendenza", in quanto proprio a partire da questa situazione "i paesi sviluppati non sono mai stati, nel corso della loro storia, sottosviluppati". D'altra parte, le colonie furono integrate nell'economia mondiale dalla disintegrazione della loro stessa economia".

Rodney, non si limita a denunciare questo ma attacca anche la "divisione del lavoro, decisa dal nord", affermando che "crea un'interdipendenza che significa che nessuno dei paesi è abbastanza forte da essere in grado di assicurare la piena realizzazione di un prodotto ad alto valore quando i paesi emergenti sono in grado di assumere intere catene di produzione, la creazione di zone franche, delocalizzazione e redistribuzione introducono la concorrenza tra di loro e trasformano le economie stagnanti in prede per i paesi emergenti".


-L'hub rivoluzionario di Dar Es Salaam


Le domande che si pone Rodney, non sono teoriche. E' coinvolto, in particolare in Tanzania.
Il periodo "tanzaniano" della sua vita è una fase particolarmente stimolante della sua biografia. Rimase a Dar Es Salaam nel 1969, che l'intellettuale kenyota, Ngugi Wa Thiong'o considerava "il centro intellettuale dell'Africa". Lì, frequenta organizzazioni studentesche tra cui, il futuro presidente ugandese, Yoweri Museveni e pensatori come il sociologo Giovanni Arrighi.

Rodney, difende lo sviluppo socialista, sposato anche dal presidente della Tanzania, Julius Nyerere e, in contrapposizione e contro il kenyano, Ali Mazrui, su posizioni più conservatrici e favorevole a l'opzione economica liberale. Proprio con quest'ultimo, Rodney solleva la questione dell'integrazione economica regionale. Per lui, "suppone un'adesione allo stesso modello ideologico tra le economie nazionali dei paesi vicini".

Ma lo storico osserva : la configurazione coloniale britannica, che attribuiva a Nairobi e Dar Es Salaam ruoli economici molto diversi, influenzò il loro futuro post-indipendenza.
Tuttavia, Nairobi è più liberale, a causa di una vecchia vicinanza commerciale con Londra.

In questi dibattiti agitati, in cui partecipano personalità come il leader del Ghana, Kwame Nkrumah, Rodney è colui che porta la profondità storica.


"Ha sviluppato il principio che, come intellettuale, dovrebbe attingere all'esperienza delle masse per porre i problemi prioritari"
(Walter Rodney)


Nel 1974, riprende la strada della Guinea.

Lo stesso anno, Nyerere ospita il Congresso panafricano a Dar Es Salaam. Il leader tanzaniano respinge le agende politiche delle opposizioni caraibiche.
L'intellettuale e militante CLR James decide di boicottare l'evento. Rodney lo segue nella sua scelta, prima di tornare in Guinea. Il suo attivismo gli costerà la vita. La sua ultima eredità, secondo il ritratto autobiografico che ne emerge dallo scritto di Boukari -Yabara, è di offrire un modello di intellettuale che mischia il suo pensiero sul campo. Lo scrittore del Benin, alla fine dell'impresa della biografia scritta di Rodney, si è infine convinto che il classico "Come l'Europa ha sottosviluppato l'Africa" scritto e pubblicato da Walter Rodney nel 1975, fosse venduto a prezzi modici per volere dello stesso autore; e tradotto in Kiswahili.

In Tanzania, ha anche insegnato agli agricoltori, "sviluppando il principio che, come intellettuale, dovrebbe attingere all'esperienza delle masse per porre i problemi prioritari". 

Anche per questa ragione la figura rivoluzionaria di Walter Rodney costituisce una specificità e un eccellenza senza eguali nel panorama non solo del Panafricanismo ma, sopratutto, nel tracciare quella fusione, quell'unità di intenti tra intellettualismo e attivismo, tra ribellione e rivoluzione trattto caratterizzante della cosiddetta "via al socialismo in Africa", una storia pressoché inedita in quell'occidente che, a torto, si sente sempre l'unico depositario della civiltà e della cultura.

Walter Rodney era nato a Georgetown, il 23 marzo 1942 : morì il 13 giugno 1980.

(Fonte.:joburgpost;jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.joburgpost.co.za;
-www.jeuneafrique.com/culture   


  

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