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giovedì 14 febbraio 2019

#RememberingKenSaroWiwa, Poeta Ribelle morto per il petrolio









"...tutti noi siamo di fronte alla storia.  Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la   vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa  di risorse; provo rabbia   per la devastazione di questa terra; provo fretta  di ottenere che il mio popolo riacquisti il suo   diritto alla vita e a una vita decente.
 Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo     totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi del fatto che, alla fine, la mia causa   vincerà e non importa quanti processi, queste tribolazioni io e coloro che credono  in me in questa causa. Potremo incontrare nel corso del nostro cammino.
Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale..."
(Ken Saro-Wiwa, scrittore, poeta, attivista , produttore televisivo nigeriano)






-Ken Saro-Wiwa, il poeta ribelle morto per il petrolio (By Shell)


Scrittore eclettico, esordisce come drammaturgo durante il periodo universitario, per dedicarsi poi alla narrativa, Forest of Flowers (sua prima opera pubblicata in Italia con il titolo Foresta di Fiori, 2004, Edizioni Socrates) e Sozboy, 1985, ed alla televisione; il segno di questa produzione letteraria e televisiva può essere trovato nel felice equilibrio tra il tentativo di dare una forma "accademica" a un inglese raramente considerato degno di indagine (il cosiddetto Pidgin, idioma derivante dalla mescolanza di lingue e di popolazioni differenti, venute a contatto di migrazioni, colonizzazioni e relazioni commerciali; n.d.t) e l'intrattenimento popolare.





Al lavoro artistico Saro-Wiwa affianca un impegno nella vita pubblica che lo vede ricoprire dapprima ruoli istituzionali negli anni'70 (nell'autorità portuale e nella pubblica istruzione del Rivers State) per poi porsi in aperto contrasto con le stesse autorità statali e con il governo federale della Nigeria.

Negli anni'80 Ken Saro-Wiwa si fa portavoce delle rivendicazioni del Delta del Niger, specialmente della propria etnia Ogoni maggioritaria nella regione, nei confronti delle multinazionali  responsabili  di continue perdite di petrolio (Shell ma anche Eni) che danneggiano le colture di sussistenza e l'ecosistema della zona.

Nel 1990 si fa promotore del Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni (Movement for the Survival of the Ogoni People), il movimento caratterizzato da metodi nonviolenti, ottiene risonanza internazionale con una manifestazione di 300.000 mila persone che Saro-Wiwa guida al suo rilascio da una detenzione di alcuni mesi comminata senza processo da parte delle autorità nigeriane.

Arrestato una seconda e una terza volta nel maggio 1994, con l'accusa di aver incitato all'omicidio di alcuni presunti oppositori del MOSOP, Ken Saro-Wiwa viene impiccato con altri otto attivisti MOSOP frettolosamente della scadenza di eventuali ricorsi alla condanna, al termine di un processo - farsa che suscitò vive proteste da parte dell'opinione pubblica internazionale e delle organizzazioni per i diritti umani.





Prima che venisse impiccato, Saro-Wiwa disse "Il Signore accolga la mia anima, ma la lotte continua".
Nell'aprile 1995, mentre è in carcere in attesa del processo, gli viene conferito il premio Goldman Environmental Prize, premio assegnato annualmente agli attivisti annualmente agli attivisti di base, uno per ciascuna  delle sei regioni del mondo : Africa, Asia, Europa, Isole e Nazioni insulari, Nord America e Sud e Centro America; in riconoscimento della sua battaglia in favore dell'Ambiente.

Nel 1996 Jenny Green, avvocato del Center for Constitutional Rights di New York avviò una causa contro la Shell per dimostrare il coinvolgimento della multinazionale petrolifera nell'esecuzione di Saro-Wiwa.

Il processo  ha poi avuto inizio nel maggio 2009, e la Shell ha subito patteggiato accettando di pagare un risarcimento di 15 milioni e mezzo di dollari (11,1 milioni di euro).

La Shell precisò di aver pagato il risarcimento non perché si ritenesse colpevole  - come invece pensano i pubblici ministeri che ieri, 13 febbraio 2019, hanno aperto il processo alla multinazionale anglo-olandese all'Aja; ritenendo i dirigenti Shell indirettamente responsabili dell'impiccagione di Ken Saro-Wiwa e di altri tre attivisti -  del fatto ma per aiutare il "processo di riconciliazione".

Durante la lunga battaglia per giungere fino al Tribunale dell'Aja, gli attivisti ambientalisti prima e poi le loro mogli, hanno prodotto documenti confidenziali della Shell che dimostrerebbero coinvolgimento della multinazionale petrolifera nelle violazioni dei diritti umani nonché indirettamente responsabile della repressioine militare in Nigeria.









-Bibliografia, Musica e Visioni d'Arte di e su Ken Saro-Wiwa

- Il Teatro degli Orrori, band Noise Rock italiana, ha dedicato la titletrack del suo secondo album A Sangue Freddo, al poeta nigeriano. La canzone, inoltre, trae ispirazione da La vera prigione, scritta dal poeta stesso durante la prigionia precedente all'esecuzione.

- Dj 2Phase e Luca Reale dedicano una traccia dal titolo Soza Boys, nel loro progetto audiovisivo Short Chronicle editando materiale d'archivio della trasmissione TV di Ken Saro su musica originale del Dj dei 13Bastardi, storica band hiphop partenopea.

- "Ken Saro-Wiwa, Storia di un ribelle romantico" è la prima biografia a fumetti su Ken Saro. Edita da Becco Giallo, Editore, con storia di Roberta Balestrucci Fancellu, sceneggiata e illustrata da Anna Cercignano.


- Nell'Antologia Novelle Criminali di Salvatore Amato, il racconto Il figlio del fiume dove i pesci galleggiano è ispirato alla storia dell'autore-poeta nigeriano e alla lotta del popolo Ogoni, Recanati 2018.

-Ken Saro-Wiwa, Un mese e un giorno. Storia del mio assassinio, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2010

(Fonte.:afp;theguardian;nytimes)
Bob Fabiani
Link
-www.afp.fr;
-www.theguardian.com/world/africa;
-www.nytimes.com;
-www.dawodu.net/mosop.htm    

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