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lunedì 26 ottobre 2020

#USA2020, se Trump esalta i complottisti. Viaggio nel mondo della setta di QAnon (Pt.1)


 






Mancano 10 giorni all'election day del 3 novembre, AfricaLand Storie e Culture africane oggi vi racconta il mondo del tutto particolare della setta di QAnon.

Negli Stati Uniti sono sempre di più le persone convinte che il mondo sia guidato da una cricca di miliardari di sinistra, statunitensi e pedofoli. E che Donald Trump sta per sconfiggerli. Naturalmente, la realtà è ben diversa ma, intanto, #TheDonald a più riprese ha esaltato questa setta di complottisti e che sta preoccupando l'America.


-Viaggio nella galassia di QAnon

Se tu fossi un adepto nessuno saprebbe riconoscerti. Avresti l'aspetto di una persona qualsiasi. Potresti essere una madre che raccoglie gli avanzi dal piatto del figlio. Potresti essere il ragazzo con le cuffie dall'altro lato della strada. Potresti essere un contabile, un dentista, una nonna che prepara una torta in cucina. Potresti anche essere un fedele di una chiesa evangelica. Ma è difficile riconoscerti dall'aspetto, e questo è un bene, perché un giorno le forze oscure potrebbero cercare di stanarti. Sai bene che sembra una follia, ma non t'interessa. Sai che c'è un piccolo gruppo di manipolatori che muove i fili del mondo da dietro le quinte. Sai che queste persone sono così potenti da poter abusare dei bambini senza pagarne le conseguenze.

Sai che i mezzi d'informazioni sono al loro servizio, in combutta con Hillary Clinton e i padroni del deep state, lo stato profondo. Sai che solo Donald Trump può salvare il mondo dalla distruzione. Vedi le piaghe e le pestilenze che colpiscono il pianeta e capisci che fanno parte del piano. Sai che uno scontro tra il bene e il male non può essere evitato, e attendi l'imminente grande risveglio. Per questi devi stare sempre in guardia. Devi proteggere le tue orecchie dal disprezzo degli ignoranti. Devi trovare gli altri come te. E devi essere pronto a combattere.

Tutto questo lo sai perché credi in Q 



-La Genesi 







Le origini di QAnon sono abbastanza recenti, eppure non è facile separare il mito dalla realtà. Possiamo provarci cominciando dalla storia di Edgar Maddison Welch, un uomo profondamente religioso, padre di due bambini. Fino al 4 dicembre del 2016 Welch aveva condotto un'esistenza ordinaria nella cittadina di Salisbury, in North Carolina. Ma la mattina di quella domenica Welch ha preso il telefono, una scatola di cartucce e tre armi cariche : due fucili, di cui un Ar-15 semiautomatico, e una Colt calibro 38. A bordo della sua Prius ha percorso 580 chilometri fino a raggiungere un quartiere ricco nella zona Nordoccidentale di Washington. Ha parcheggiato l'auto, si è messo la pistola nella fondina e l'Ar-15 a tracolla, poi è entrato nella pizzeria Comet Ping Pong.

I ragazzi si riuniscono al Comet con i genitori dopo le partite di calcio del sabato. Nel fine settimana ci si esibiscono i gruppi musicali della zona. Sul retro i genitori e figli giocano interminabili partite di ping pong in attesa che la pizza esca dal grande forno d'argilla che si trova al centro del ristorante. Il Comet Ping Pong è un posto molto amato a Washington.

Quel giorno i clienti hanno notato subito Welch. Un fucile Ar-15 non passa inosservato, sopratutto in un posto come quello. Mentre genitori, bambini e dipendenti correvano fuori dal locale, Welch ha cominciato ad aggirarsi per il ristorante. A un certo punto ha cercato di aprire una porta chiusa a chiave con un coltello da burro, prima di arrendersi e sparare una raffica di colpi contro la serratura. Dietro la porta c'era un piccolo stanzino con alcuni computer. Non esattamente quello che si aspettava di trovare.

Welch era andato a Washington spinto da una teoria del complotto conosciuta come Pizzagate, secondo la quale Hillary Clinton  - ex first lady e candidata alle elezioni presidenziali nel 2016 - era alla guida di un gruppo di persone che commettevano abusi contro i bambini nella sede del Comet Ping Pong. L'idea era nata nell'ottobre del 2016, quando WikiLeaks aveva pubblicato una serie di email di John Podesta, ex capo dello staff della Casa Bianca e all'epoca presidente del comitato elettorale di Clinton. Tra i messaggi c'erano anche quelli scambiati di Podesta con James Alefantis, il proprietario del Comet. Riguardavano sopratutto gli eventi per la raccolta fondi, eppure alcuni noti personaggi pubblici sostenitori di Trump, come Mike Cernovich e Alex Jones, avevano cominciato a raccontare (prima negli angoli più oscuri di internet come il sito 4chan e poi su piattaforme più rispettabili come Twitter e You Tube ... n.d.t) che le email dimostravano l'esistenza di rituali in cui si abusava di bambini. Alcuni complottisti avevano affermato che i rituali si svolgevano nella cantina del Comet (che non ha nessuna cantina) e che le parole pizza e pasta contenute nelle email erano espressioni in codice per indicare "ragazzine"  o "ragazzini".

Poco dopo la vittoria di Trump, mentre il Pizzagate spopolava in rete, Welch aveva cominciato a guardare ossessivamente video complottisti su You Tube. Ha cercato di convincere almeno due persone a fare incursione nel locale, dicendo di essere disposto a sacrificare "le vite di pochi per salvare le vite di molti" e a combattere "un sistema corrotto che rapisce, tortura e stupra bambini proprio nel centro del nostro paese". Quando è riuscito finalmente a raggiungere il ristorante e si è accorto che il Comet Ping Pong era solo una pizzeria, ha deposto le armi, è uscito dal locale e si è consegnato alla polizia. "Le mie informazioni non erano giuste al 100 per cento", ha detto al New York Times poco dopo l'arresto.

A quanto pare Welch era davvero convinto che nel Comet Ping Pong fossero imprigionati dei bambini. I suoi familiari e i suoi amici hanno scritto molte lettere al giudice descrivendolo come un padre amorevole, un cristiano devoto che si preoccupava sempre di aiutare gli altri. Welch era un pompiere volontario e aveva partecipato a una missione umanitaria ad Haiti dopo il terremoto del 2010. In seguito, in un messaggio scritto a mano e presentato al giudice dai suoi avvocati, ha mostrato di essere sinceramente pentito : "Non ho mai voluto fare del male a nessuno né spaventare degli innocenti. Ora capisco quanto la mia decisione sia stata stupida e imprudente". Alla fine è stato condannato a quattro anni di prigione.

A un certo punto è sembrato che il Pizzagate stesse perdendo slancio, e alcuni dei suoi sostenitori più in vista  - come il complottista Jack Posobiec, oggi corrispondente dell'emittente via cavo trumpiana One America News Network - ne hanno preso le distanze. Davanti al rischio di un'azione legale da parte di Alefantis, Alex Jones, fondatore del sito di destra Infowars e presentatore di un popolare programma radiofonico, si è scusato per essere stato un promotore del Pizzagate.

Per quanto riguarda Welch, anche se aveva espresso un certo rimorso, sembrava ancora convinto della fantasia alla based del Pizzagate, cioè che una cricca di personaggi potenti (chiamata cabal) stesse impunemente commettendo violenze sessuali su minori. A giudicare dall'attività su internet, molte altre persone avevano messo da parte l'episodio del Comet Ping Pong senza però rinnegare quella che consideravano una verità nascosta. Analizzando attentamente gli angoli reconditi della rete era evidente che qualcuno stava riciclando, modificando e reinterpretando le premesse del Pizzagate. I milioni di persone che frequentavano siti come 4chan e Reddit continuavano a parlare di questa cricca di intoccabili, delle loro azioni e intenzioni maligne, della loro sete di sangue, dei loro legami con la sinistra (sopratutto il Partito Democratico statunitense, e in particolare con Clinton ...).

Fatto ancora più rilevante, cominciavano a emergere i riferimenti a uno sparuto manipolo di patrioti coraggiosi pronti a combattere contro i malvagi.

Tutti questi aspetti si sono combinati creando una visione del mondo che presto avrebbe avuto un nome preciso : QAnon, ispirato alla misteriosa figura di Q, un utente anonimo di 4chan. QAnon non ha una sede fisica ma ha un'infrastruttura, una letteratura, un gruppo sempre più nutrito di seguaci e una grande quantità di prodotti in vista. Inoltre presenta elementi molto importanti che non facevano parte del Pizzagate, a cominciare dall'ambiguità e dall'adattabilità che permettono di mantenere vivo un movimento come questo. Non esiste una tesi capace di smontare le convinzioni degli adepti.

Le teorie del complotto sono una costante della storia degli Stati Uniti, e si sarebbe tentati di considerarle irrilevanti.

Con il passare degli anni, però, negare il peso del complottismo è diventato sempre più difficile. Nel 2011, Trump, stava gettando le basi per la sua corsa presidenziale sostenendo che Barack Obama era nato in Africa, e quindi non poteva candidarsi alla presidenza. Si trattava di pura follia - che tenne impegnate tutte le redazioni dei media USA - eppure, alla fine, le accuse di #TheDonald hanno convinto un numero di persone sufficiente a creare una rampa di lancio per il futuro presidente.

Nove anni dopo, con Trump alla Casa Bianca e un pericolosissimo virus in circolazione, all'interno della comunità QAnon hanno cominciato a diffondersi alcune strane idee: il Covid-19 non è reale o è stato creato dallo stato profondo, l'associazione segreta di funzionari governativi ed esponenti dell'élite che comanda il mondo; la reazione isterica alla pandemia fa parte di un complotto per ostacolare la rielezione di Trump; i mezzi d'informazione stanno gonfiando il numero delle vittime. Alcune di queste idee sono approdate su Fox News, una delle reti televisive più seguite degli Stati Uniti, e hanno trovato spazio durante i comizi di Trump. Secondo il New York Times, alla fine del 2019 il presidente aveva ritwittato almeno 145 volte gli interventi di utenti che sostenevano teorie del complotto, compresa quella di QAnon.

QAnon dimostra quanto la società statunitense sia vulnerabile al complottismo. 

Ma sarebbe sbagliato considerarla una semplice rete nata nelle chat complottiste. QAnon è un movimento unito dal rifiuto della ragione, dell'obiettività e degli altri valori dell'illuminismo. Al momento sembra che questo fenomeno sia più vicino al suo inizio che alla sua fine. Il movimento sfrutta la paranoia per alimentare la speranza e un profondo senso di appartenenza, e il modo in cui infonde nuova vita nell'atavico timore della fine del mondo è del tutto inedito. Guardando QAnon vediamo la nascita di una religione.

Nel 2019 una comunicazione interna all'FBI definiva QAnon una minaccia terroristica nazionale. Nel documento si raccontava la vicenda di un uomo arrestato in California nel 2018 in possesso di materiali per fabbricare una bomba. Secondo l'FBI stava organizzando un attentato contro la sede del governo dell'Illinois per "far conoscere agli americani il Pizzagate e il Nuovo ordine mondiale (Nwo) che starebbe smantellandola società". Nel documento c'era anche la storia di un adepto di QAnon residente in Nevada che nel 2018 era stato arrestato dopo aver bloccato il traffico sulla diga Hoover a bordo di un furgone blindato. L'uomo, pesantemente armato, chiedeva la pubblicazione del rapporto ufficiale sulle email di Hillary Clinton. Il promemoria dell'FBI sottolineava che le teorie del complotto alimentano la minaccia della violenza estremista, sopratutto da parte di individui che "sostengono di essere 'studiosi' o 'investigatori' alla ricerca di persone, attività e gruppi coinvolti in un complotto immaginario".

Gli adepti QAnon hanno l'abitudine di attaccare ferocemente gli scettici e di incitare alla violenza fisica. In un gruppo Reddit dedicato a Qanon (non più attivo), gli utenti parlavano così di Clinton : "Onestamente sono sorpreso che nessuno l'abbia ancora ammazzata"; "Gli avvoltoi dovrebbero fare a pezzi il suo corpo putrefatto"; "Voglio vedere il suo sangue sgorgare nelle fogne".

(Fonte.:theatlantic)

Fine Prima Parte

Bob Fabiani

Link

-www.theatlantic.com

  

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