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venerdì 22 novembre 2019

Almaas Elman, attivista per la giustizia sociale uccisa a Mogadiscio












AfricaLand Storie e Culture africane rende omaggio a una grande donna africana, Almaas Elman di nazionalità somala - canadese, era impegnata, con tutta se stessa, senza fermarsi mai, di giorno e di notte; per la giustizia sociale, per la Pace, per i diritti delle Donne e per la riabilitazione dei bambini - soldato, vittime inncenti dell'infinita, cruenta guerra civile in Somalia.

Questo omaggio è necessario dal momento che il prossimo #25N sarà la giornata contro la violenza delle donne in Africa come nel resto del mondo.

Almaas Elman, 30 anni è stata uccisa a Mogadiscio, capitale della Somalia : si occupava della fondazione Elman Peace fondata dal padre Elman Ali Ahmed, assassinato sempre a Mogadiscio nel 1996.

L'agguato

Uccisa con un proiettile alla testa mentre stava recandosi in aeroporto della capitale somala. Paradossalmente, questa parte di Mogadiscio, la fortezza di Halane è considerata tra le più sicure per via della presenza delle forze militari dell'Unione africana (UA).
La giovane pacifista è stata uccisa per il suo lavoro mentre si trovava a bordo di una macchina che la stava portando allo scalo dei voli internazionali di Mogadiscio. Tra l'altro, Almaas Elman era incinta e aveva appena partecipato ad un incontro con la delegazione europea qui in Somalia sulla resilienza delle comunità rurale del paese africano.

Le autorità somale d'accordo con il governo di Mogadiscio ha aperto un'indagine che però non convince più di tanto : qui in Somalia nessuno si fa troppe illusioni.

La fondazione Elman Peace - diretta dalla sorella Ilwaad, candidata all'ultimo Nobel per la Pace - non era vista di buon occhio né a Mogadiscio né nel resto della Somalia.

La storie e l'impegno di Almaas Elman era l'esempio più concreto di quanto, le donne africane stanno provando a riscrivere il copione della storia nel continente : una storia che parla di emancipazione. Questa era la ragione per cui era un instancabile attivista che credeva nella Pace e nella riconciliazione : il suo motto resta ancora oggi scolpito sui muri e risuona nelle parole degli attivisti somali : "Deponete le armi e prendete in mano una penna".

E' una perdita dolorosa quella di Almaas Elman, amata da tutti, e faceva parte di quella parte di società somala, giovane, coraggiosa, che crede in un futuro di bellezza, di Pace, senza la piaga degli attentati.

Ma la strada è lunga e la lotta per la Pace in questo paese del Corno d'Africa necessità dell'impegno di tutti, del resto, qui, imperversa da tempo immemore una drammatica guerra civile e, in perenne ostaggio dei miliziani jihadisti di #AlShaabab (gli stessi che detengono Silvia Romano, la cooperante italiana, rapita in Kenya, un anno fa, il 20 novembre 2018; n.d.t) che detestevano il lavoro di Almaas Elman : per questi miliziani jihadisti non è minimamente tollerabile che una donna possa essere a capo di fondazione e che si occupi a tempo pieno di giustizia sociale.

Finché l'Africa sarà alle prese con questa ondata oscurantista e finché non sarà realmente compiuta una emancipazione completa delle donne africane, il Continente sarà sempre condannato a vivere nella paura, povertà e privo dello sviluppo che favorisca una Pace duratura.
(Fonte.:focusafrica;aljazeera)
Bob Fabiani
Link
-http://www.focusonafrica.info;
-www.aljazeera.com/english   

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