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venerdì 1 novembre 2019

Segreti e misfatti del #MemorandumItaliaLibia







Mancano soltanto poche ore alla data del 2 novembre, giorno nel quale, il 'Memorandum' si rinnoverà (tra Tripoli e Roma, n.d.t) seppure con alcune modifiche; è ormai sempre più chiaro che, in quell'accordo esistono molti lati oscuri.

Di quanti soldi si parla?

Nessuno sa quanti soldi siano partiti dalle cancellerie europee verso la capitale libica, né quanti altri prenderanno la stessa via.

Un segreto ben custodito che, se non fosse stata per la campagna d'opinione di alcune associazioni che si battono in difesa (e per il rispetto) dei diritti umani, la cittadinanza italiana non avrebbe scoperto.

Certo le informazioni sono poche ma qualcosa è trapelato ed è sufficiente per richiedere l'abbandono 'totale' dell'accordo tra Roma e Tripoli.


Parla Bija

Il guardiacoste e presunto trafficante Abdurahman al Milad, nome di battaglia Bija, aveva accennato a una "trattativa di anni" tra Italia e Libia in una lunga intervista concessa a l'Espresso e, ribadite in un colloquio con @Avvenire - scrive @NelloScavo -.
Bija sapeva quel che diceva. Proprio nel 2008, infatti, il trattato di amicizia firmato da Gheddafi e Berlusconi prevedeva che l'Italia impiegasse 5miliardi di dollari in aiuti.

Un impegno mai venuto meno.

In cambio, Tripoli si sarebbe impegnata a intensificare i pattugliamenti in mare e via terra per fermare i migranti.


Conseguenze del trattato riconfermate dal Memorandum


Quel trattato poi, ha favorito la violazione sistematica dei diritti umani, oramai accertato anche in sede ONU : rinnovato nel 2012 (dopo la destituzione di Gheddafi nella guerra Nato del 2011 n.d.t) e ribadito poi con il 'Memorandum 2017'; lo stesso che verrà prorogato domani 2 novembre per altri 3 anni senza condizioni (a parte qualche blanda modifica).

Non ci sono molte cose certe ma, una di queste e qualla, secondo la quale Roma, negli ultimi anni, ha elargito ai libici almeno 150 milioni solo per la cosiddetta guardia costiera e per "migliorare" le condizioni dei diritti umani.
Peccato che il risultato a cui giungono ONU e UE è perentorio : i lager libici, i campi di prigionia sono irriformabili, e vanno tutti chiusi.

Il 20 marzo 2017 - scrive nella sua inchiesta il giornalista italiano @NelloScavo -  il premier libico al Serraj ha presentato una lista della spesa mai ritoccata. Valore, oltre 800 milioni di euro : 10 navi, 10 motovedette, 4 elicotteri, 24 gommoni, 10 ambulanze, 30 fuoristrada, 15 automobili accessoriate, almeno 30 telefoni satellitari ed equipaggiamento militare non sottoposto all'embargo sulle armi vietato dall'ONU.


I due documenti ufficiali del finanziamento delle milizie libiche

Ma sullo sfondo c'è ben altro.





Spuntano due documenti - scrive @NelloScavo sulle pagine del quotidiano @Avvenire - che confermano, inequivocabilmente, il finanziamento alle milizie libiche.

E' una brutta storia tra diritti umani calpestati e, in quella sporca del petrolio contrabbandato a tonnellate verso l'Europa che lascia sbarcare i barili di frodo ma abbandona in mare i migranti.

La fotografia che certifica il 'fallimento totale' di questa Europa cinica e sempre più disumana.





Ma è anche una storia che parla di euro che ricoprono d'oro i capi milizie. Questa fiumana di euro finanziano la guerra civile infinita che vede contrapposti da una parte al Serraj e dall'altra il generale Haftar.

L'appello del 'Tavolo asilo' al governo italiano per non rinnovare il Memorandum







In questi giorni che precedono la data del 2 novembre, attraverso il 'Tavolo asilo' molte associazioni hanno indetto una confernza stampa con il dirigente nazionale Arci Filippo Miraglia erano presenti i giornalisti Nello Scavo e Francesca Mannocchi : grazie al loro prezioso lavoro, in questo paese, si è potuto infrangere il 'muro di gomma' che vuole la narrazione del tutto falsa su "Tripoli porto sicuro"; l'obiettivo era quello di richiamare il governo a disattendere, cancellare l'accordo del tutto inaccettabile con la Libia. Anche Africaland Storie e Culture africane richiama il governo Conte (bis) a interrompere questo scempio.

E' giunto il momento di interrompere questo 'Memorandum' che getta un ombra inquietante sull'Italia : non è più possibile essere complici di torture, violenze e stupri contro i migranti : ci sono ancora alcune ore per non essere più gli artefici della violazione sistematica dei diritti umani negli infernali lager libici.
(Fonte.:avvenire;repubblica;ilmanifesto)
Bob Fabiani
Link
-https://www.avvenire.it;
-www.repubblica.it;
-www.ilmanifesto.it  

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