Ingrid Jonker (19 settembre 1933 - 19 luglio 1965), poetessa sudafricana, nata a Douglas, nel Capo Settentrionale. Ha iniziato a scrivere poesie all'età di 6 anni e, a 16 anni iniziò una corrispondenza con DJ Opperman, uno scrittore e poeta sudafricano che influenzò moltissimo tutta la sua produzione.
Pur scrivendo in afrikaneer - la lingua degli oppressori boeri - ha saputo scrivere contro la dittatura della minoranza binca che ha tenuto sotto scacco e nel terrore il Sudafrica per decenni.
Durante gli anni bui del regime dell'apartheid assistette all'uccisione di un bambino nero - fu durante il massacro di Sharpeville - giustiziato dai militari bianchi morendo tra le braccia di sua madre.
Questo evento tragico la sconvolse e la indusse a scrivere versi di denuncia contro l'apartheid. Ma non si riprese e, la notte del 19 luglio 1965 - cinque anni dopo il massacro di Sharpeville - scese nella spiaggia di Three Anchor Bay a Cape Town, entrò in mare e si suicidò annegando.
"Il bambino non è morto,
il bambino solleva i pugni verso la madre
che grida Africa! (...)
Il bambino non è morto,
non a Langa e neanche a Nyanga
né a Orlando né a Sharpeville,
né al posto di polizia di Philippi
dove giace con una pallottola nel cervello. (...)
Il bambino è presente
a tutte le assemblee e alle udienze,
il bambino sbircia tra le finestre delle case
e nei cuori delle madri,
questo bambino che voleva soltanto
giocare nel sole a Nyanga è dovunque,
il bambino diventato uomo viaggia in tutta l'Africa,
il bambino diventato gigante viaggia in tutto il mondo
senza lasciapassare".
Nelson Mandela rende omaggio a Ingrid Jonker nel Discorso sullo stato della nazione, Palazzo del Parlamento, Cape Town, 24 maggio 1994
Quel 24 maggio 1994, Nelson Mandela parlando a tutto il Sudafrica dal Parlamento rese omaggio alla poetessa.
Ecco le parole di Madiba.
"Le certezze che arrivano con l'età mi dicono che tra questi troveremo una donna afrikaner che, trascendendo la sua vita individuale, è diventata sudafricana, un'africana e una cittadina del mondo. Il suo nome è Ingrid Jonker. Era una poetessa e una sudafricana. Era afrikaner e africana. Era un'artista e un essere umano. In mezzo alla disperazione, lei ha esaltato la speranza. Dinanzi alla morte, ha affermato la bellezza della vita. Nei giorni oscuri in cui tutto sembrava senza speranza in questo paese, quando nessuno volle ascoltare la sua voce vibrante, lei si tolse la vita.
Con lei e con altri come lei noi siamo in debito della vita stessa. A lei e ad altri come lei dobbiamo il nostro impegno verso i poveri, gli oppressi, i diseredati e i miserabili. All'indomani del massacro di Sharpeville, compiuto durante la manifestazione contro le Pass Law*, lei scrisse questi versi".
*Pass Law : era la legge odiosa secondo la quale i neri del Sudafrica per potersi muovere a Cape Town, a Soweto, a Orlando e nel resto del paese necessitavano di un "passi" che, naturalmente, il regime dell'apartheid non riconosceva alla maggioranza dei cittadini sudafricani neri.
**Bibliografia : Il passo dell'intervento di Nelson Mandela del 1994 è tratto da La sfida della Libertà. Come nasce una democrazia - Nelson Mndela e Mandla Langa; Feltrinelli
(Fonte.:jeuneafrique;africalandilmionuovoblog)
Bob Fabiani
Link
-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/scrittori-d-africa
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