Gli attacchi terroristici in #Mali alimentano l'ostilità verso i soldati stranieri presenti nel paese, accusati di non fare nulla per proteggere la popolazione.
La situazione è esplosiva in Mali, più passa il tempo e più dalle parti di Bamako - e nel resto del paese - si assiste,impotenti, all'offensiva stragista dei miliziani jihadisti di Daesh.
Gli attacchi terroristici in Mali del 1 e 2 novembre 2019 sono stati rivendicati da Daesh - che, in questa parte di Africa si fa chiamare gruppo Stato islamico nel grande Sahara (Isgs) - , "a differenza di tutti i precedenti attentati rimasti anonimi ai danni delle forze maliane e burkinabé", scrivono i reporter del quotidiano Aujourd'hui au Faso; l'Isgs è guidato da Adnan Abu Walid al Sahrawi, che nel 2015 dichiarò fedeltà al gruppo Stato islamico (Is) di Abu Bakr al Baghdadi.
Il gruppo inizialmente era attivo nell'ovest del Niger e nel nordest del Mali, ma ha condotto attacchi anche in Burkina Faso. "L'uccisione di Al Baghdadi il 26 ottobre 2019 non poteva non provocare ripercussioni in occidente, in America o in Africa.
Questo però era un disastro annunciato.
La Francia, non ha potuto fare granché contro i jihadisti e ora riportare ordine e democrazia, appare un'impresa disperata.
Il 30 settembre l'esercito maliano ha subito gravi perdite quando alcuni miliziani jihadisti hanno attaccato le basi militari di Boulkessy e Mondoro, vicino al confine con il Burkina Faso.
Sembrano inarrestabili e invincibili : con questo modo di agire stanno impartendo una dura lezione ai francesi che nonostante le ingenti quantità di soldati e armi, stanno condannando il Mali a un futuro incerto e di guerra civile.
A Parigi, cercano di avere un'atteggiamento dimesso, finendo col mostrare un certo cipiglio per assicurare e rassicurare l'opinione pubblica. Ma la realtà dei fatti è diversa : il Mali è costretto a convivere con i frequenti atacchi jihadisti.
Il fallimento è completo : la lotta contro i miliziani la stanno perdendo sia i francesi ma, sopratutto i civili.
(Fonte.:lemonde)
Bob Fabiani
Link
-www.lemonde.fr
Nessun commento:
Posta un commento