La notizia è rimbalzata dall'altra parte dell'oceano a tarda ora nella serata di ieri : c'è un giudice negli Stati Uniti che vuole arrestare Khalifa Haftar, il "signore della guerra".
Cerchiamo di capire meglio questa notizia, per certi versi incredibile.
Il tribunale dello Stato della Virginia ha emesso un mandato d'arresto per il maresciallo Haftar, luomo forte della Cirenaica, ex ufficiale delle Forze armate libiche e capo della milizia che dall'aprile del 2019 assedia Tripoli, la capitale della Libia.
Scatenando di fatto l'ennesima guerra civile che ha già fatto migliaia di vittime civili.
Ma è possibile questo arresto? Gli Stati Uniti possono chiedere un mandato d'arresto internazionale?
Si possono farlo dal momento che Haftar ha la doppia nazionalità, libica e statunitense, ed è in base a questo che il tribunale USA è potuto intervenire direttamente, dopo un'indagine sui suoi crimini di guerra.
Le accuse sono relative all'uccisione indiscriminata di civili durante i bombardamenti della capitale Tripoli.
La denuncia contro il generale Haftar era stata presentata in Virginia da quattro famiglie di cittadini libici uccisi a Tripoli : nella denuncia, i libici sostengono di agire per alcuni dei 1000 civili uccisi durante una fase dell'assedio alla capitale libica.
Il Congresso degli Stati Uniti aveva già evocato la possibilità di un'inchiesta giudiziaria se fossero emersi altri particolari su possibili crimini di guerra commessi a partire dal 2014.
Venerdì scorso invece il Dipartimento di Stato di Washington ha emesso il primo comunicato in cui chiede al generale di fermare i suoi attacchi militari in Tripolitania. Il comunicato è arrivato dopo mesi di sostegno ad Haftar direttamente dal presidente americano Donald Trump.
Mentre il Dipartimento di Stato e Pentagono avvertivano dei pericoli che arrivavano da Haftar per la stabilità della Libia, Trump ascoltava i suggerimenti del presidente - dittatore egiziano Al Sisi e degli sceicchi degli Emirati Arabi.
Cosa sta succedendo dunque sul campo nel pantano libico?
Normali riposizionamenti anche da parte dei due paesi che sono tra i maggiori sponsor di Haftar (anche e sopratutto nel far arrivare alla milizia del generale ogni genere di armi) contro il governo di Tripoli.
Il problema però sono le stragi di civili sempre più numerose che avvengono a intervalli regolari ma, sopratutto, la plateale presenza in Libia di mercenari russi.
L'embargo violato
All'inizio di ottobre duecento mercenari dell'azienda russa Wagner sono arrivati a Tripoli per affiancare le forze del comandante ribelle Khalifa Haftar, hanno rivelato fonti dell'intelligence statunitense al New York Times. Secondo quanto risulta al quotidiano della Grande Mela, la Russia starebbe aiutando Haftar a rilanciare l'offensiva sulla capitale libica, in fase di stallo, anche fornendogli artiglieria, fucili di precisioni e droni.
Bozza ONU
Il sito di Al Jazeera è riuscito a ottenere un rapporto scottante, a firma ONU, in cui si legge che alcuni paesi - tra questi Emirati Arabi, Sudan, Turchia e Giordania - starebbero violando l'embargo sulle armi in Libia.
A proposito del Sudan, nello scorso mese di luglio avrebbe inviato mille agenti del Forze di supporto rapido a sostegno di Haftar.
Ultimora
Il quotidiano in lingua inglese The Libya Observer rilancia la notizia di una ennesimo attacco delle milizie di Haftar : in questo attacco risultano 13 feriti civili avvenuta a Misurata.
(Fonte.:nytimes;aljazeera;libyaobserver)
Bob Fabiani
Link
-www.nytimes.com;
-www.aljazeera.com/english;
-www.libyaobserver.ly
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