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giovedì 14 novembre 2019

Madagascar, Putin e la Russia tentarono di "orientare le Presidenziali 2018 (#mada2018)?










La notizia aleggiva nell'aria della Grande Isola dalla Terra Rossa già da molti mesi. Si tratta di una quelle notizie destinate a produrre molto rumore. Vladimir Putin e, con lui, la Russia, ha tentato di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali in Madagascar?

Per rispondere a questa domada esplosiva, ha provveduto il New York Times che, pare non avere dubbi al riguardo e, anzi, per avvalorare questa tesi, ha prodotto una serie di documenti e testimonianze.

Tuttavia, è bene chiarirlo subito, l'influenza russa non è riuscita nell'impresa dal momento che l'esito finale, non è quello desiderato da Mosca.

In un articolo datato 12 novembre, il NYT pubblica le rivelazioni sul ruolo svolto dalla Russia durante le ultime elezioni presidenziali in Madagascar tenutasi tra novembre e dicembre 2018 con tanto di ballottaggio.

Nell'articolo si parla, senza mezzi termini, del tentativo da parte di Mosca di influenzare le presidenziali, sostenendo dapprima la compagine del presidente in carica Hery Rajaonarimampianina, prima di tentare un riposizionamento a favore del suo successore, Andry Rajoelina.

Il NYT, scrive, che questa operazione di interferenza è stata decisa durante l'incontro a Mosca tra il presidente Putin e il suo omologo malgascio di allora, il presidente Hery Rajaonarimampianina, diversi mesi prima dell'appuntamento presidenziale. Anche Yeugeny Pzigozhin, uomo d'affari vicino a Vladimir Putin, ha partecipato alla riunione. Incriminato negli USA per sospetto di interferenza e manipolazione durante la campagna per le Presidenziali di #USA2016 (#RussiaGate), contro Hillary Clinton e in favore di #TheDonald, quest'ultimo (Yeugeny Pzigozhin) avrebbe focalizzato la "mission russa" - secondo il NYT - di orientare l'esito delle presidenziali malgasce.


Un "progetto riservato"


Il quotidiano della "Grande Mela" cita l'esistenza di una lettera scritta da Hery Rajaonarimampianina, indirizzata a un intermediario russo, Oleg Vasilyevich Zakhariyash.
La lettera aveva un titolo particolare : "progetto confidenziale", il presidente malgascio, ha chiesto alla Russia di aiutarlo a "resistere ai tentativi delle istituzioni internazionali di interferire" sulle elezioni in Madagascar.

L'UE, è stata tirata in ballo direttamente, dal momento che fu inviata da Bruxelles, una missione elettorale per osservare l'andamento delle elezioni malgasce.

L'inchiesta del New York Times riporta il tentativo dei russi di replicare la "gioiosa macchina da guerra", targata Mosca, all'ombra della capitale della Grande Isola dalla Terra Rossa, lanciando una massiccia campagna social, nel tentativo di spingere i candidati minori a dividere  l'opposizione.

Nel mese di agosto 2018, Pzigozhin e la sua famiglia avrebbero finanziato e organizzato un forum che riuniva i piccoli candidati al Carlton di Antananarivo (la capitale dell'isola) sul tema "Madagascar e paesi africani : l'immagine del futuro", dove, l'intento era quello del "patrimonio coloniale del Madagascar".

Il leader della setta Apokalipsy, scrive il NYT, il pastore Maihol, presente al forum, ammette candidamente di essere stato apertamente avvicinato dai russi.

"Se hai bisogno di soldi, pagheremo tutte le spese", dissero i russi.

Il pastore Maihol, il "migliore" dei piccoli candidati sostenuti dai russi, otterrà solamente un deludente 1,27% dei voti, senza incidere più di tanto sulla performance dell'opposizione malgascia, nel primo turno.
Durante lo svolgimento della campagna elettorale, Rajoelina, colui che vincerà le Presidenziali 2018, ha ripetutamente denunciato l'interferenza russa per influenzare le intenzioni di voto del popolo malgascio, sostenendo tra l'altro, di aver sempre rifiutato l'aiuto diretto di Mosca per conquistare la poltrona presidenziale di Antananarivo.

Facebook, lo scorso 30 ottobre, ha annunciato di aver smantellato un'importante operazione di disinformazione russa destinata a diversi paesi africani, tra cui il Madagascar. Vladimir Putin, ha sempre negato di aver tentato di influenzare i processi elettorali del continente : ma il NYT non sembra credergli più di tanto.
(Fonte.:nyt;jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.nytimes.com;
-www.jeuneafrique.com 



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