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mercoledì 28 agosto 2019

L'"eredità verde" (#GreenLegacy) dell'Ethiopia







Mentre l'Africa e la sua foresta pluviale è seriamente a rischio - causa roghi e incendi al pari dei cambiamenti climatici sempre più drammatici -  i roghi divampano anche per mancanza della modernizzazione agricoltura, qui, in Congo, Angola vanno a fuoco anche le savane.

Conseguenza del "taglia e brucia" : problema vecchio che non accenna a scomparire sopratutto in quei stati africani meno sviluppati.

I roghi sono attualmente presenti dalla Costa d'Avorio fino al Madagascar passando per il Kenya : ma è l'intero continente a essere minacciato.





Eppure c'è una buona notizia e arriva dall'Ethiopia dove, il primo ministro #AbiyAhmed ha lanciato l'"eredità verde", la "Green Legacy".




La sfida rivoluzionaria di Abiy Ahmed



Esiste un termine affascinante in lingua amarica Medemer e, significa "mettere assieme". 
Bisogna partire da questa parola chiave se si vuole comprendere appieno cosa è accaduto in Ethiopia, lo scoirso 29 luglio.

In uno di quei momenti eccezionali, un intero popolo si è dato appuntamento per una azione collettiva, rivoluzionaria.

Erano 23milioni di persone, di etiopi, da Nord a Sud hanno piantato 353milioni 663mila e 600 alberi in 12 ore.





Il giovane primo ministro etiope Abiy Ahmed ha sempre parlato e usato questo termine nei suoi discorsi : il carburante della politica rivoluzionaria, punto centrale della sua agenda di governo, pertita esattamente, un anno fa.

"Il nostro obiettivo è lasciare un'impronta verde" racconta il leader etiope ai molti reporter accorsi qui in Ethiopia per testimoniare il messaggio assolutamente positivo e innovativo che arriva dal grande paese africano.


"Green legacy"


L'importante iniziativa è stata chiamata "Green legacy" (eredità verde) è stata lanciata un mese e mezzo prima del 29 luglio.

Il premier etiope parla apertamente di rivoluzione verde etiope e si sposa perfettamente con la filosofia medemer.




Il 29 luglio i cittadini etiopi sono scesi in massa nelle strade delle città e nelle vie delle campagne per rimboscare un paese stravolto dalla siccità e dalla deforestazione.





Risiede anche dai dati drammatici che arrivano dallo stravolgimento dei cambiamenti climatici il punto dal quale il presidente ha lanciato lo slogan "200 milioni di alberi. Insieme possiamo".

Ma non si tratta di utopia.

Se gestita in modo appropriato, la green legacy potrebbe già l'anno prossimo svolgere un ruolo significativo nell'aumentare la copertura forestale nazionale dall'attuale 15,5% al 20% : è quanto sostengono i ricercatori dell'università di Addis Abeba.


Detrattori e polemiche

L'azione della rivoluzione verde etiope di Abiy Ahmed viene duramente criticata da critici e detrattori, i quali sostengono che i numeri sciorinati siano solo mera propoganda.

"Il passato racconta una storia diversa. Ho istituito un comitato direttivo composto da quattro ministri e un commissario e un comitato tecnico per seguire le prestazioni quotidiane. Non finirà qui, seguiremo la coltura e la crescita degli alberi".


Il precedente fallimentare dell'imperatore Menelik II e il premier Meles Zenawi

"Ho il dovere di guardare avanti. Sono grato a tutti gli etiopici che hanno accolto la mia chiamata mettendo le proprie impronte digitali su una causa monumentale. Il mio popolo lo considera come una sua dimostrazione di volontà e determinazione, con l'obiettivo di riunirsi per una visione comune".

L''obiettivo da raggiungere : 4 miliardi di alberi entro settembre

"Il mio obiettivo è 10miliardi. Abbiamo detto la cifra di 4 miliardi dando il via alle operazioni ora perché è la stagione delle piogge. Un mese e mezzo prima di questo 29 luglio nessuno avrebbe scommesso su questi 353milioni. Non avremmo mai creduto di superare quasi il doppio dell'obiettivo iniziale".

Le aspettative 

"Lo sviluppo della consapevolezza nazionale del nostro paese a giusta resilienza ai cambiamenti climatici e al sostegno della creazione del verde".

Benefici a lungo termine

"Questa è un'azione che aiuterà a migliorare ogni aspetto della nostra vita.





Gli studi dimostrano che il verde aiuta al rilassamento e alle emozioni. La deforestazione frustra l'essere umano. Questo è un esempio non solo per il nostro paese ma per tutto il mondo".
(Fonte.:jeuneafrique;repubblica;agi)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com;
-www.repubblica.it;
-www.agi.it
    

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