Terza e ultima parte degli appunti di viaggio della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adiche dedicati alla città di Lagos : una megalopoli che si appresta, nei prossi anni, secondo la scrittrice, a diventare "punto di riferimento per l'intera Africa".
(Bob Fabiani)
Giardini e mercati *
"In città ci sono alcuni posti per turisti. Come gli ultimi esempi di architettura brasiliana nella parte vecchia della città. O il mercato di Lekki, dove sculture e splendidi ornamenti si mescolano al kitsch. O il Museo nazionale nigeriano, con i suoi giardini ben curati all'esterno e un'aria di squisito abbandono all'interno. O il Centro di conservazione di Lekki, una piccola riserva naturale con una vegetazione rigogliosa e alcuni piccoli animali. La prima volta che ci sono stata ho chiesto alla bigliettaia cosa potevamo vedere.
"Niente elefanti e leoni", mi ha risposto.
Il piatto forte sono i magnifici uccelli, e le scimmie, e l'assoluta sorpresa di immergersi in un'oasi naturale nel bel mezzo del trambusto della città. Le spiagge nei dintorni sono sporche e sovraffollate, ma quelle raggiungibili in motoscafo sono pulite,, bordate di palme e casette.
I ristoranti di Lagos sono della "mafia" libanese, mi ha detto una volta un amico, scherzando solo in parte. In Nigeria c'è una significativa presenza di libanesi. Raramente si sposano con i nigeriani, e alcuni datori di lavoro libanesi non nascondono un marcato disprezzo per i dipendenti nigeriani. Ma le loro radici nel paese sono salde. Sono libanesi - nigeriani. Hanno molti ristoranti e la loro impronta è evidente nell'ubiquità dello shawarma. I giovani escono per mangiare shawarma. I bambini chiedono shawarma quando vogliono qualcosa di speciale.
Naturalmente ci sono anche ristoranti nigeriani : le catene che offrono piatti semplici e relativamente golosi; di medio livello, essenziali, che servono un riso jollof come quello fatto in casa; e i ristoranti di lusso, che faticano a sostenere il peso delle loro pretese. Sono sorti anche tanti negozi strani rivolti alla nuova tribù di Lagos : i rimpatriati, quei giovani che tornano dopo aver studiato negli Stati Uniti o in Europa con nuove idee, convinti che una cosa "fatta a mano" sia straordinaria, come se in Nigeria non fosse la norma.
Ma la cosa che mi emoziona di più è la palpitante architettura umana di Lagos.
Per uno scrittore nessuna città offre un punto d'osservazione migliore. La domenica, quando le strade sono meno congestionate, mi piace farmi portare in giro in macchina per Lagos e osservare la città.
Le fermate dell'autobus piene di persone con le cuffiette alle orecchie. Un mercato sul ciglio della strada, con reggiseni colorati penzolanti, carretti di carote, un tavolo con delle parrucche. Ambulanti che vendono cipolle, uova, pane. Nei canali di scolo intasati di melma verdestra, lattine e sacchetti di plastica, immagino la possibilità di una città pulita.
Lagos è piena di avvisi. Il più comune è "questa casa non è in vendita" scarabocchiato sui muri, un avvertimento a non farsi ingannare dalle agenzie immobiliari. Vicino a una moschea dove sta passando una ragazza con i jeans alla moda e il velo in testa, c'è una scritta in verde : "L'imam capo di Lagos dice che qui non si puòparcheggiare".
Durante queste passeggiate in macchina penso alla rapidità con cui a Lagos scoppiano risse e nascono amicizie. Un piccolo minivan giallo ne colpisce un altro e i due conducenti escono dai veicoli per litigare. La gente fa amicizia in fila in banca, all'aeroporto, alla fermata dell'autobus rispondendo alle battute scontante e alle lamentele comuni. Di notte ci sono parti di Lagos di un grigio cupo per le insurrezioni di corrente e altre luminose e sfavillanti. In entrambe si vede la promessa di questa città : che troverai gente come te, con cui stai bene, che a Lagos da qualche parte c'è un posto per te".
(Fonte.:esquire)
- Fine -
*Chimamanda Ngozi Adichie è una scrittrice nigeriana. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è Cara Ijeawele
Bob Fabiani
Link
-https://www.esquire.com/chimamanda-ngozi-adichie
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