Il 20 agosto l'esercito e la polizia hanno impedito una manifestazione dell'opposizione a Gweru nel centro dello Zimbabwe.
Il giorno prima era successo lo stesso a Bulawayo, la seconda città del paese africano. Il 16 agosto una protesta organizzata nella capitale Harare nonostante il divieto delle autorità era stata dispersa dalla polizia con manganelli e gas lacrimogeni.
Il Movimento per il cambiamento democratico, ossia, il principale partito di opposizione, aveva organizzato le manifestazioni per protestare contro il peggioramento delle condizioni economiche in Zimbabwe.
Ma perché il governo sta attuando questa dura repressione contro le protetste per il carovita?
Lo spiega in modo chiaro il sito Bulawayo24, "il governo teme che nel paese possano scoippiare proteste simili a quelle che hanno portato alla deportazione di Omar al Bashir in Sudan".
Il paese è nel caos.
Fino a questo momento le misure economiche messe in atto da Emmerson Mnangagwa non hanno avuto gli effetti sperati.
L'attuale presidente, succeduto a Robert Mugabe alla fine del 2017, non è ancora riuscito a risolvere il problema della scarsità dei beni di prima necessità, che colpiscono regolarmente il paese.
Tensioni e scontri per il carovita
Mentre il vice di Mugabe, Phelekesela Mphoko, da ricercato per corruzione è ora libero su cauzione, sale la tensione in Zimbabwe : tra Mnangagwa e il Movimento per il cambiamento democratico si è arrivati al punto di non ritorno.
Il maggiore partito di opposizione protesta contro le retate di oppositori (e suoi iscritti e simpatizzanti), ma denuncia anche i divieti di manifestare in varie città del paese africano anche e sopratutto per il caro carburanti.
(Fonte.:bulawayo24)
Bob Fabiani
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