In Africa, la comunità LGBT è ritenuta colpevole di aver scatenato la punizione divina del "Covid-19". Ma non è un'esclusiva dell'Africa, ma anche in Europa, l'America Latina e negli Stati Uniti.
Tuttavia il fenomeno nel continente è particolarmente grave: in almeno 4 paesi: Mauritania, Sudan, Nigeria e Somalia esiste ancora la pena di morte.
In altri 32 paesi l'omosessualità è illegale e le pene vanno dai 2 ai 10 anni di carcere, scrive nel "Rapporto 2019", Amnesty International.
Ma questo avveniva prima della pandemia del Covid-19.
Con l'epidemia da coronavirus, le cose si sono aggravate:
"La quarantena con familiari ostili, portano le persone omosessuali, lesbiche e transgender ad essere più esposte alle violenze degli stessi familiari che, non accettano l'orientamento sessuale diverso", spiega un attivista per i diritti umani e contro l'omofobia.
E' la fotografia impietosa che emerge in Zimbabwe (e anche in altre parti del continente).
In questo drammatico periodo dove imperversa la peggiore crisi sanitaria globale, qui, in Africa si sono registrate violenze e aggressioni contro i gay, le lesbiche e i transgender che spesso si ritrovano a fare i conti con il virus senza avere il diritto alle coperture sanitarie e additati come responsabili di questa tragedia che ha sconvolto il mondo.
-Quelle profetiche parole di Nelson Mandela
"Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore per il cuore umano, è più naturale dell'odio".
- Nelson Mandela -
(Fonte.:amnesty;focusafrica;theguardian)
Bob Fabiani
Link
-www.amnesty.it
-www.focusafrica.info
-www.theguardian.co.uk/africa
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