Il presidente malgascio Andry Rajoelina ha criticato apertamente l'OMS-Organizzazione mondiale della sanità dopo il blocco del farmaco Covid-Organics (CVO), ritenuto non sicuro contro la pandemia da Covid-19.
Si è trattato di un vero mancato appoggio verso la cura lanciata in Madagascar, a base di erbe (Artemisia).
"Non è accettata questa scoperta perché viene da un povero paese africano", è stata la bordata polemica del presidente.
Il mese scorso, Rajoelina ha lanciato ufficialmente Covid-Organics (CVO), una miscela organica a base di erbe, sostenendo che può prevenire e curare i pazienti affetti dal nuovo coronavirus.
"Se fosse stato un paese europeo a scoprire questo rimedio, non ci sarebbero stati così tanti dubbi", ha dichiarato in un'intervista esclusiva con France 24, la rete mobile televisiva internazionale con sede a Parigi e poi andata in onda anche su Radio France International.
"Il problema è che proviene dall'Africa. E non possono accettare che un paese come il Madagascar, che è uno dei paesi più poveri del mondo, abbia scoperto questa formula per salvare il mondo", ha detto.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) aveva messo in guardia contro l'uso di CVO senza alcuna supervisione medica. Nello stesso richiamo, l'organizzazione aveva messo in guardia contro l'automedicazione. In un nota ufficiale, partita da Ginevra, la stessa organizzazione ha scritto nero su bianco, di non aver approvato il preparato per i pazienti affetti dal nuovo virus.
Giovedì scorso, è partita - sempre da parte dell'OMS - la richiesta di documenti ufficiali circa la sperimentazione clinica di CVO.
"Covid-Organics è un rimedio preventivo e curativo contro il coronavirus, che funziona molto bene", ha ribattuto Rajoelina.
Ha attribuito il recupero di 105 pazienti in Madagascar alla porzione a base di erbe.
"Un notevole miglioramento è stato osservato nella salute dei pazienti che hanno ricevuto questo rimedio solo 24 ore dopo aver assunto la prima dose. La cura è stata notata dopo 7 giorni, è anche dopo 10 giorni. Questo rimedio è naturale e non tossico", ha concluso il presidente malgascio.
Intanto il Madagascar, in queste ultime settimane ha donato CVO, a diversi paesi africani: Tanzania, Guinea Bissau, Comore, Nigeria, Ciad, Congo, RDC e Guinea Equatoriale.
Ma le polemiche non sono finite.
La scorsa settimana, l'Unione Africana (AU) ha scritto un documento ufficiale in cui annuncia l'intenzione di voler parlare con il Madagascar al fine di ottenere dati certi sulla sicurezza e l'efficienza del rimedio a base di erbe naturali.
Precedentemente si era registrato l'appello urgente a cura della "Maison de l'Artemisia": inviato direttamente alle autorità sanitarie per far partire una sperimentazione clinica.
(Fonte.:who.int;bbc;africanews;france24;rfi;)
Bob Fabiani
Link
-www.who.int/afro/traditional/medicine
-www.bbc.com/pidigin/tori
-www.africanews.com
-www.france24.fr
-www.rfi.fr
Non credo che si tratti di semplici polemiche, né del fatto che il farmaco provenga da un paese africano. La sperimentazione clinica prevede dei protocolli molto rigidi, uguali per tutto il mondo e penso che gli ostacoli derivino dalla mancanza di uno studio organico e approfondito da presentare all'OMS.
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