Consueto appuntamento di AfricaLand Storie e Culture africane con il "meglio" delle notizie da tutto il grande Continente. In questo numero:
- Sudafrica, violenza ingiustificata
- Mozambico, prestiti illegali
- Ruanda, arresto per genocidio
- Uganda, via libera agli abiti di seconda mano
- Guinea, parla il presidente Condè: istruzioni per fermare il coronavirus in Africa
- Addio a Mory Kante
- Covid-19, i casi sfiorno i 100mila contagi
-Sudafrica, violenza ingiustificata
Le misure d'emergenza non giustificano le violenze contro i cittadini, e le forze dell'ordine devono adottare un codice di condotta da seguire durante il lockdown, ha stabilito un tribunale di Pretoria il 15 maggio. La corte, scrive News24, ha esaminato il caso di Collins Khosa, picchiato a morte il 10 aprile da alcuni poliziotti perché aveva infranto le regole sull'isolamento. Il 1 maggio sono state allentate le misure contro il Covid-19, anche se i nuovi contagi non si fermano. I casi totali (bollettino aggiornato al 22 maggio) sono 19.137, con 309 morti.
(fonte.:africanews24)
-Mozambico, prestiti illegali
La corte costituzionale del Mozambico ha annullato il 12 maggio i debiti per 1,4 miliardi di dollari contratti segretamente da due aziende pubbliche con le banche Crédit Suisse e Vtb, scrivve Allafrica. Quei prestiti sono stati giudicati illegali perché non erano stati approvati dal parlamento. La sentenza è stata accolta con favore dalle ong che promuovono la cancellazione del debito dei paesi poveri. Gli accordi con le banche risalgono al 2013 e 2014.
Quando furono resi noti, nel 2016, la valuta locale crollò e si scatenò una crisi di cui il paese paga ancora le conseguenze.
(fonte.:allafrica)
-Ruanda, arresto per genocidio
Era riuscito a rimanere nell'ombra per 26 anni, vivendo sotto falso nome nella periferia di Parigi. Poi il 16 maggio Félicien Kabuga, considerato il finanziatore del genocidio ruandese del 1994 e l'uomo che armò le milizie hutu Interahamwe, è stato arrestato dalla polizia francese su mandato del Meccanismo residuale, l'organismo delle Nazioni Unite (UN) incaricato di portare a termine i lavori del tribunale per il Ruanda.
Kabuga, scrive il quotidiano ruandese New Times, è riuscito a eludere la giustizia e i cacciatori di taglie per tutto questo tempo comprando la protezione di alcuni politici, in particolare quando viveva in Kenya nel 1997. Oggi però, sostiene il giornale vicino al governo di Paul Kagame (il presidente), è Parigi a dover dare spiegazioni:"Le autorità francesi erano davvero all'oscuro del fatto che un fuggitivo di alto profilo si nascondeva sul loro territorio?"
(fonte.:newtimes)
-Uganda, via libera agli abiti di seconda mano
Kampala tornata sui suoi passi sul divieto di importare abiti di seconda mano, emanato ad aprile nel rischio di diffondere il virus attraverso il tessuto.
Il mercato dell'abbigliamento usato vale qui oltre 180 milioni di euro l'anno. La misura non era piaciuta ai negozianti, che non potevano bloccare le merci in arrivo dall'estero.
(fonte.:afpafrique)
-Guinea, parla il presidente Condè:istruzioni per fermare il coronavirus in Africa
Il presidente della Guinea, Alpha Condè ha parlato nei giorni scorsi a tutto campo della situazione del virus in Africa, partendo da un punto fermo:
"Soltanto la cancellazione del debito pubblico salverà i Paesi africani dalle conseguenze della pandemia. Nel continente - ha proseguito il presidente - i contagi da Covid-19 sono in forte aumento, sarà perciò essenziale creare milioni di posti di lavoro perché il numero dei nuovi poveri sta crescendo in modo esponenziale".
L'intervista è apparsa su Jeune Afrique: Condè ha toccato anche aspetti più "vicini" al problema del virus e il suo lento avanzare nel grande continente.
"Noi africani dimostriamo resilienza verso il Covid, probabilmente per via delle numerose pandemie che ci hanno già colpito. (...) L'evoluzione della pandemia in Africa è al momento più lenta che altrove, con meno casi e meno decessi. L'età media della popolazione è di 20 anni, il che è probabilmente un vantaggio poiché il coronavirus colpisce sopratutto gli anziani. (...) Grazie alla nostra esperienza con Ebola abbiamo svolto un lavoro di contenimento di cui andiamo fieri, perché in Guinea si registra uno dei tassi più bassi di decessi rispetto ai contagi: lo 0,59% mentre a livello planetario raggiunge il 6,77%. Il tasso di mortalità di Ebola era molto più alto, intorno al 60%: da allora i guineani hanno imparato a lavarsi spesso le mani e a mantenere una giusta distanza sociale. In altre parole, la nostra popolazione è stata subito consapevole del pericolo della malattia. Inoltre, per fronteggiare Ebola avevamo creato dei laboratori per diagnosticare le febbri emorragiche che si stanno rivelando preziosi per combattere il nuovo virus".
(fonte.:jeuneafrique)
-Addio a Mory Kante
presidente
"La cultura dell'Africa intera è in lutto", twitta Alpha Condè presidente della Guinea, non appena apprende la notizia della dolorosa dipartita di Mory Kante il "griot elettrico" che, fu capace di portare l'Africa e la musica africana in cima al mondo.
Il grande musicista aveva 70 anni ed era nato a Kissidougou, in Guinea, il 29 marzo 1950: è il più giovane di 38 fratelli. Precocissimo, a 4 anni, impara a suonare il balano e poi all'età di 7 anni viene mandato in Mali per essere iniziato alla tradizione griot (il cantastorie africano ancestrale che tramanda la Storia e le tradizioni antiche alle nuove generazioni per "via orale").
Nel 1971 entra a far parte del gruppo Rail Band di cui diventa cantante e dove resta al 1978. Da autodidatta impara a suonare la kora. Nel 1981 pubblica il suo primo disco "Courougnegne"; nel 1984 si reca in Francia dove, dopo alcune difficoltà dovute al suo status di migrante privo di cittadinanza, tiene molti concerti suonando la kora elettrica.
Il 1987 è l'anno del successo del singolo "Yé ké yé ké" che vende oltre 1 milione di copie in tutto il mondo mentre il successivo album, "Akwaba beach" ne vende oltre 500 mila, cosa che fa ottenere a Mory un posto nella classifica di Billboard. Nel 2001 diventa ambasciatore Fao; nel 2004 l'ultimo lavoro, "Sabou".
(fonte.:lemondeafrique)
-Covid-19, i casi in Africa sfiorano i 100mila contagi
L'Africa si prepara a fronteggiare il picco del coronavirus che arriverà in giugno. In queste ultimi 7 giorni, i casi sono in costante aumento - come afferma Condè il presidente guineano - e sfiorano i 100mila casi.
L'ultimo bollettino dell'OMS - datato 22 maggio 2020 - riporta il dato dei contagi: 99,433 mentre i decessi sono: 3,078. Ecco la situazione paese per paese:
Sudafrica 19.137/309 Egitto 14.229/680 Algeria 7.728/575 Marocco 7.185/196 Nigeria 7.016/211 Ghana 6.269/31 Camerun 4.288/156 Sudan 3.138/121 Guinea 3.067/19 Senegal 2.815/33 Costa d'Avorio 2.301/29 Gibuti 2.047/10 RDC 1.945/62 Somalia 1.594/61 Gabon 1.567/12 Kenya 1.109/50 Guinea Bissau 1.109/6 Tunisia 1.045/47 Guinea Equatoriale 960/11 Mali 931/55 Zambia 866/7 Niger 824/60 Burkina Faso 812/52 Sierra Leone 721/35 Ciad 588/58 Madagascar 527/2 Maldive 527/0 Tanzania 509/21 Sud Sudan 473/5 Congo 469/16 Rep.Centrafricana 426/0 Etiopia 399/5 Capo Verde 356/3 Togo 354/12 Benin 345/3 Mauritius 332/10 Ruanda 320/0 Sao Tomé&Principe 269/8 Uganda 264/0 Liberia 240/23 Eswatini 220/2 Mauritania 173/5 Mozambico 162/0 Malawi 72/3 Libia 71/3 Angola 60/3 Zimbabwe 51/4 Burundi 42/1 Eritrea 39/0 Comore 34/1 Botswana 29/1 Gambia 24/1 Namibia 18/0 Seychelles 11/0 Sahara Occidentale 6/0 Lesotho 1/0
(fonte.:who.int/afro)
Bob Fabiani
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-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/news-for-africa
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