Il pugno duro di Pierre Nkurunziza, presidente del Burundi dal 2005, travolge anche le Nazioni Unite: l'alto commissario per i diritti umani dell'ONU è stato costretto a chiudere il suo ufficio, dopo 23 anni di presenza nel paese africano.
La spiegazione del governo è che il Burundi ha raggiunto un livello tale di protezione dei diritti umani da non aver più bisogno della presenza dell''ONU.
Le stesse Nazioni Unite però hanno denunciato abusi e violazioni dei diritti civili, umani e politici, e ieri l'alto Commissario Michelle Bachelet ha sottolineato come "sfortunatamente" i progressi fatti sul campo dei diritti "siano stati messi a repentaglio dal 2015". Dal 2016, denuncia Bachelet, "il personale delle Nazioni Unite è stato gravemente ostacolato" nel suo lavoro.
L'anno scorso, con un referendum costituzionale boicottato dall'opposizione, Nkurunzita si è garantito la possibilità di restare al potere fino al 2034, praticamente a vita.
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
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