E' crisi politica in Francia dopo il disgustoso pestaggio razzista della polizia a Parigi ai danni del produttore black Michel Zecler. Conseguenza di una assurda "Loi censure globale" presentata dal governo Macron che vorrebbe "vietare le riprese visive" di abusi di potere degli agenti francesi. E' scoppiata una crisi politica nella maggioranza francese, ormai divisa apertamente, con deputati sempre più in preda al dubbio sulla legge sulla "sicurezza globale" dopo l'ultimo gravissimo episodio di violenza della polizia : l'aggressione al produttore musicale Michel Zecler, unita agli immancabili insulti razzisti, avvenuta sabato scorso e rivelata da un video giovedì e diventata, in poco tempo, virale sui social media francesi (ma non solo).
Un'altra scena scena barbara che si aggiunge alle immagini della repressione violenta - ai danni dei migranti, come vedremo più avanti in questo post - in place de la République, andata in scena lunedì.
Dicevamo, crisi politica che è scoppiata nella compagine di governo, con alcuni ministri che prendono chiaramente le distanze dal responsabile degli Interni ( e ci mancherebbe altro ...), come Elisabeth Moreno, ministra dell'eguaglianza, "scioccata come ministra, scandalizzata come donna".
E' crisi istituzionale (inevitabile ...), tra i presidenti di Assemblea (Richard Fernand, Rem, la compagine che fa capo al presidente francese) e Senato (Gérard Larcher, Républicain, uno dei partiti della destra francese ...) tutti contro il governo e il primo ministro, costretto a precisare che la commissione, con l'incarico di trovare una via d'uscita sul controverso articolo 24 della legge sulla sicurezza globale - quello che proibisce di diffondere le immagini dei poliziotti - avrà solo compiti di "chiarimenti" e non dovrà riscrivere il testo di legge, prerogativa esclusiva del Parlamento.
Ma è sopratutto crisi morale nella polizia (sempre più sfacciatamente razzista e violenta ...), che appare in preda a derive violente, senza freni gerarchici, dove il voto di estrema destra (quella guidata da Mari Le Pen ...) è forte, mentre alcuni sindacati di poliziotti per la prima volta esprimono imbarazzo.
E' crisi sociale : oggi ci sono nuove manifestazioni contro le violenze della polizia, l'articolo 24 e tutta la legge della sicurezza globale ... e tutti qui in Francia trattengo il respiro ... angosciati su quel che potrebbe accadere ancora.
Intanto l'Eliseo batte un colpo e fa sapere che Emmanuel Macron è "più che scioccato" per la sequenza di atti violenti e ha chiesto al ministro degli Interni, Gérald Darmanin, di agire con "sanzioni chiare". Il presidente non è intervenuto direttamente finora sulla legge sulla sicurezza, ma potrebbe esprimersi e, i sempre ben informati fanno trapelare la collera del presidente della Repubblica. Il direttore di gabinetto dell'Eliseo, Patrick Strzoda, giovedì ha ricevuto Claire Hédon, difensore dei diritti, che aveva espresso forte preoccupazione sulle ultime derive, inaccettabili.
Anche le star del calcio (Antoine Griezmann e Sanuel Umititi del Barcellona, Julies Kounndé del Siviglia, Benjamin Mendy del Manchester City, Alexandre Lacazette dell'Arsenal e Kylian Mbappé del Psg, oltre all'ex difensore della nazionale Lilian Thuram) sono scese in campo per protestare. Il governo è debole, la polizia inebriata di potenza, dopo il ruolo di protezione del potere svolto ai tempi dei gilet gialli (che peraltro su questo blog, abbiamo puntualmente raccontato e denunciato).
I quattro poliziotti coinvolti nel pestaggio e insulti razzisti contro Michel Zecler ieri sono stati posti in stato di fermo. Per Darmanin, se la colpa verrà confermata, dovranno essere espulsi dalla polizia. In pochi giorni, il ministro è stato costretto a fare dei passi indietro : dopo la repressione degli esiliati in de la République ha coperto il prefetto Lallement, poi è stato convocato all'Eliseo.
Nel frattempo, sono stati visti migliaia di volte i video (di una camera di sorveglianza e di alcuni testimoni) sull'aggressione contro Michel Zecler, con il volto insanguinato : trascinato dentro i locali della sua società, i Black Gold Corp Studios, picchiato con un centinaio di colpi, insultato con "sporco negro", un lacrimogeno fatto esplodere all'interno dello studio. Sembra che a far scattare la furia degli agenti, sabato a Parigi, sia stato il fatto che Michel Zecler non avesse messo la mascherina anti-Covid, i poliziotti hanno inventato una storia su una reazione violenta di Zecler, che non ha però retto alla prova delle immagini video, ma che è servito sabato a mettere il produttore musicale in stato di fermo. Ora i poliziotti sono incriminati per "violenze con arma", per "falso", per "razzismo".
E' crisi politica e istituzionale. La maggioranza è in rivolta contro il governo e Jean Castex, che ha tentato di aggirarla con la trovata della "commissione indipendente" sulla legge sulla sicurezza globale. Dopo la protesta scritta di Richard Ferrand (Rem) sull'aggiramento del Parlamento, il vice-presidente dell'Assembée nationale, Hugues Rensen (Rem) si è rivolto a Castex e Darmanin : "A volte rinunciare è più saggio che ostinarsi".
L'articolo 24 sembra sotterrato.
L'opposizione ha puntato sopratutto il dito contro l'Igpn, la "polizia della polizia", un'autorità amministrativa interna che giudica i reati dei poliziotti, ne chiede la sostituzione con un'stanza indipendente.
-Sicurezza brutale
In Francia dunque infuriano le polemiche anche a causa del violento sgombero di un accampamento di migranti organizzato a place de la République, nel centro di Parigi. Le persone accampate protestavano contro l'altrettanto brutale evacuazione del campo di Saint Denis, il 17 novembre. A seguito di questa disgustosa performance degli agenti, anche il ministro degli Interni Gérald Darmanin ha definito "sconvolgenti" le immagini dell'operazione.
Come fa notare Libération, le violenze arrivano mentre in Parlamento si discute un disegno di legge sulla sicurezza globale del tutto criticata e fuori luogo.
Da tutte le parti piovono critiche mentre la presidenza di Emmanuel Macron è accusata, senza mezzi termini di voler mettere in atto una "deriva securitaria".
(Fonte:liberation)
Bob Fabiani
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-www.liberation.fr