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domenica 29 novembre 2020

News for Africa n°29 (il continente informa)


 




Il nuovo appuntamento di AfricaLand Storie e Culture africane con le notizie da tutto il Continente Nero con i quotidiani, siti e settimanali africani e da tutto il mondo.

In questo numero:

  • Madagascar, rifiuta immunizzazione vaccino anti-Covid
  • Egitto, Regeni, Zaki e gli altri
  • Etiopia, l'esercito federale annuncia la presa di Makallè
  • Sahara Occidentale, tornano a parlare le armi
  • Burkina Faso, voto parziale


-Madagascar, rifiuta immunizzazione vaccino anti-Covid




Il Madagascar decide di non partecipare all'iniziativa globale Covax per l'accesso al vaccino Covid-19 una volta che saranno stati approvati e autorizzati. Il portavoce del governo di Antananarivo, ha confermato che l'isola ricorrerà alla sua miscela tradizionali scoperto all'inizio del 2020 dagli scienziati malgasci. Il Madagascar vuole aspettare di vedere l'efficacia del vaccino prima nei paesi che lo useranno per primi, lo ha ribadito lo stesso portavoce governativo. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) non aveva approvato ma le autorità malgasce lo avevano messo in vendita in diversi paesi africani. La miscela tradizionale a base della pianta artemisia, ha riconosciute proprietà antimalariche.

(fonte.:africanews)


-Egitto, Regeni, Zaki e gli altri


 


"La situazione dei diritti umani in Egitto solleva questioni legate alla collaborazione tra Il Cairo e Roma", scrive Mada Masr. Il sito egiziano cita tre "motivi di preoccupazione" : lo stallo sulle indagini di Giulio Regeni, avvenuto al Cairo nel 2016; l'arresto di tre esponenti dell'ong Iniziativa egiziana per i diritti della persona (Eipr) e il rinnovo della detenzione di Patrick Zaki, studente egiziano dell'università di Bologna arrestato al Cairo il 7 febbraio 2020. Il 4 dicembre scadono i termini delle indagini sul caso Regeni e la procura di Roma chiederà il processo per i cinque agenti dei servizi segreti egiziani accusati del sequestro del ricercatore italiano, anche se Il Cairo non ha mai fornito i domicili a cui notificare gli atti dell'inchiesta, un passaggio fondamentale per l'azione penale. Sul secondo punto Mada Masr spiega che il 18 e il 19 novembre sono stati arrestati Gasser Abdel Razek, direttore esecutivo dell'Eipr, e Karim Ennarah, responsabile dell'unità di giustizia penale, che avevano denunciato il mancato rispetto dei diritti umani in Egitto. E' in carcere dal 15 novembre anche Mohamed Basheer, direttore amministrativo dell'Eipr. Infine il 22 novembre è stata rinnovata per 45 giorni la detenzione preventiva di Patrick Zaki, che il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, ha definito "accanimento del potere giudiziario egeziano".

(fonte.:madamasr)


-Etiopia, l'esercito federale annuncia la presa di Makallè




Nella giornata di ieri, il governo locale del Tigray aveva riferito di pesanti bombardamenti a Makallè, a sancire l'inizio dell'offensiva per riconquistare la città.  Ore dopo, quando in Etiopia, erano scese le prime ombre della sera, Abiy Ahmed era tornato a parlare alla nazione : "L'esercito federale ha il pieno controllo di Makallè", che poi ha ringraziato chi nel Tigray "ha fatto del suo meglio per sostenere le forze di difesa etiopi, accelerando la sconfitta del Tplf". Ora - ha proseguito - "faremo tutto il possibile per aiutare la gente del Tigray a tornare alla vita normale". Abiy ha dunque  chiesto alla comunità internazionale di "unirsi alla ricostruzione per dare alla gente l'assistenza umanitaria e la sicurezza che merita". E conclude "la polizia federale continuerà nella ricerca dei criminali del Tplf e li porterà davanti alla giustizia". Intanto Makallè (500.000 abitanti) sarebbe finita sotto bombardamenti pesanti, ne da conto anche la Reuters : l'artiglieria pesante avrebbe colpito anche il centro della città e, a seguito di questo, nel Tigray, le autorità della regione ribelle situata nel Nord dell'Etiopia, invitano la comunità internazionale a condannare gli attacchi aerei e i massacri commessi. La situazione tuttavia a seguito di questo conflitto è drammatica : dopo tre settimane di scontri (armati), ci sono 43.000 rifugiati ma, al momento, non è possibile contare i decessi.

(fonte.:reuters;nationalbreakingafrica;theguardian)


-Sahara Occidentale, tornano a parlare le armi



   

Per il settimanale marocchino Tel Quel l'intervento del 13 novembre delle forze marocchine nella zona di Guerguerat, al confine con la Mauritania, è "un successo militare" e una "vittoria diplomatica". I soldati marocchini sono entrati nel territorio controllato dai militanti indipendentisti del Fronte Polisario per ripristinare la circolazione dei camion. Tel Quel, che come molti mezzi d'informazione marocchini sposa la linea ufficiale di Rabat sul Sahara Occidentale, sostiene che rompere il cessate il fuoco sia servito a riparare a un errore, cioè "un posto di frontiera controllato dai sahrawi". Il rischio è che ora il conflitto s'inasprisca. Il Fronte Polisario ha proclamato lo "stato di guerra" e spiega di aver ripreso le armi per rompere uno stallo trentennale, ma vuole anche ricorrere a "tutti i mezzi legali per permettere al popolo colonizzato di esercitare il diritto all'autodeterminazione".Sono anni che le Nazioni Unite promettono di organizzare un referendum in cui i sahrawi possano pronunciarsi sulla sovranità di questo territorio conteso.

(fonte.:telquel.ma)


-Burkina Faso, delusione per il presidente Kaboré dopo le elezioni presidenziali


 


Almeno 300mila elettori burkinabé non hanno potuto votare alle elezioni legislative e presidenziali del 22 novembre per la minaccia dei gruppi jihadisti. Nonostante questa minaccia il voto si è svolto "nella calma", fa notare il quotidiano Le Pays, che esorta le forze politiche ad accettare il risultato popolare. "Il paese non ha bisogno di una crisi postelettorale". Il partito di Kaboré non ottiene la maggioranza assoluta in assemblea anche se il presidente uscente, Marc Roch Christian Kaboré è stato rieletto per un secondo mandato presidenziale. A questo punto, il partito del presidente per poter governare dovrà cercare di mettere in piedi un esecutivo di coalizione che si preannuncia molto complesso.

(fonte.:lepays.bf)

Bob Fabiani

Link

-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com/news-for-africa

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