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venerdì 5 aprile 2019

Cronologia di un genocidio (#RwandaGenocide)





AfricaLand Storie e Culture africane, in occasione dell'anniversario del #7Aprile inizia una serie di pubblicazioni per rendere omaggio alla vittime del Genocidio Tutsi, in Rwanda. Era il 1994 e da allora sono passati 25 anni.

Per addentrarci meglio in questa tragedia che ha segnato nel profondo il Continente Nero ripartiamo dalle date storiche che ci aiutano a comprendere come maturò e si consumò il "genocidio più rapido della storia" dal momento che tutto maturò in soli 100 giorni.


Cronologia di una tragedia africana. (Dalla guerra ai tribunali)


1987 In Uganda i profughi ruandesi tutsi scappati dalle persecuzioni nel loro paese creano un esercito ribelle, il Fronte popolare ruandese (Fpr), per far cadere il governo di Kigali guidato dal presidente hutu Jvénal Habyarimana.

1990 L'Fpr attacca e dà il via alla guerra in Ruanda. Nel paese avvengono nuovi massacri di tutsi e nascono le milizie di estremisti hutu interahumwe.

1993 Ad Arusha, in Tanzania, il governo ruandese e l'Fpr firmano una serie di accordi di pace. Ma in Ruanda la radio Mille collines ha già cominciato a diffondere una pericolosa propaganda  contro i tutsi.

Gennaio 1994 Le fazioni più estreme del governo hutu ruandese bloccano gli accordi di pace.

6 aprile L'aereo su cui viaggiano Habyarimana e il presidente burundese Cyprien Ntaryamira è abbattuto da un missile a Kigali.

7 aprile La radio Mille collines lancia l'appello a sterminare "gli scarafaggi tutsi". A Kigali cominciano i massacri di tutsi e hutu moderati, che si ripetono in tutto il paese. Vengono assassinati la premier Agathe Uwilingiyimana e altri politici hutu moderati. Nei successivi cento giorni vengono uccise almeno 800mila persone, in gran parte tutsi, e 250mila donne vengono stuprate.

23 giugno Arrivano i soldati francesi dell'operazione Turquoise per proteggere i civili e assicurare la distribuzione degli aiuti.

4 luglio L'Fpr prende il controllo di Butare e Kigali.

13 luglio Comincia l'esodo di 1,4 milioni di hutu, in gran parte civili ma anche génocidaires (militari, politici e uomini d'affari istigatori dei massacri). Si fermano nell'est dell'allora Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo (Rdc).

17 luglio L'Fpr dichiara la fine della guerra.

19 luglio Si forma un governo  di unità nazionale. Tra i profughi ruandesi nell'est della Rdc si diffondono il colera e la dissenteria, che causano migliaia di morti.

1996 Il nuovo esercito tutsi ruandese invade l'Rdc per dare la caccia ai génocicidaires. Scoppia la prima guerra congolose. In Ruanda cominciano i primi processi per genocidio, ma il sistema giudiziario è allo stremo e il numero degli imputati è altissimo.

1997 Ad Arusha, in Tanzania, cominciano i processi del Tribunale penale internazionale per il Ruanda (Tpir), fondato nel 1995 per perseguire i responsabili del genocidio. In dieci anni il Tpir prenderà in esame circa novanta casi.

2001 In Ruanda vengono istituiti i tribunali gacaca, ispirati a forme di giustizia tradizionale, per far emergere la verità sui massacri e promuovere la riconciliazione nazionale. Alla loro chiusura, nel 2012, avranno giudicato quasi due milioni di persone.
(Fonte.:lemonde;onu)
Bob Fabiani
Link
-https://www.lemonde.fr/;
-https://www.un.org/en/

   

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