TAG - AfricaLand Storie e Culture africane

AFRICA - Anc - DIASPORA - Segregazione razziale - - DIRITTI UMANI - migrazioni - TORTURE - RAZZISMO - Lotte anti-Apartheid - AFRIKANER - Afroamerican - LIBIA - lager libici - Libertà - Rwanda - genocidio rwandese - Namibia - genocidio dimenticato - Donald Trump - trumpismo - NELSON MANDELA - APARTHEID - SUD AFRICA - THOMAS SANKARA - Burkina Faso - rivoluzione burkinabé - STEVE BIKO - MARTIN LUTHER KING - i have a dream - slavers 2017-2018 - schiavitù - SCRITTORI D'AFRICA - Negritudine - PANAFRICANISMO - AFROBEAT - FELA KUTI - NIGERIA - BLACK MUSIC - BLACK POWER - BLACK LIVES MATTER - SELMA - Burundi - referendum costituzionale - Pierre Nkurunziza - presidente onnipotente - Madagascar - Place du 13 Mai - Antananarivo - Madagascar crisis - Tana Riot -Free Wael Abbas - Egitto- Piazza Tahir- Rivoluzione2011- Al Sisi - Italia - Esecutivo Giallo-Verde - osservatorio-permanente - Storie-di-Senza-Diritti-Umani - Barack Obama - Obama Years- Dakar2021 - World Water Forum - ChinAfrica - Brics - ambiente - Climate Change - FOTO DEL GIORNO - REGGAE -#mdg2018 - #MadagascarDecide - 'AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO' - IL ROMANZO - #GiletsJaunes - Afroitalian - Walter Rodney - Brexit - Coronavirus - #LEDITORIALE - News For Africa - I Can't Breathe - #USA2020

sabato 6 aprile 2019

#RwandaGenocide: Ruanda - Francia, 25 anni di commemorazioni ad alta tensione




Dal 1994, la rappresentazione della Repubblica francese durante le commemorazioni del genocidio tutsi, alterna, melodramma bilaterale e la cosiddetta "Politica della sedia vuota".

Il 7 aprile, nonostante il recente miglioramento delle relazioni tra i due paesi, il presidente francese, Macron, non sarà presente al ricordo delle vittime e si farà rappresentare da un semplice esponente del suo governo. La scelta è caduta su Bruno Le Maire, il ministro dell'economia e delle finanze.

Perché questo comportamento da parte della Francia? Di cosa ha paura Macron? Forse che le nuove accuse di complicità della Francia, hanno, in qualche modo qualche fondamento, in quel drammatico genocidio 1994, il più veloce della storia visto che si compì nel giro di cento giorni?

Sia come sia, nella giornata di Venerdì 5 aprile, Emmanuel Macron, ha deciso di sviare le polemiche per la sua rumorosa assenza alle commemorazioni delle vittime di Kigali, annunciando la composizione della Commissione degli storici sul ruolo della Francia in Ruanda.






L'Eliseo ha svelato l'istituzione di una "commissione di storici e ricercatori" per fare luce, passando attraverso archivi di Stato francese, qer quanto riguarda il periodo 1990-1994.
Sarà presieduta da Vincent Duclert e, la Commissione è composta in tutto da nove membri: dovrà presentare il lavoro definitivo, nel giro di due anni.

Lo aveva promesso Emmanuel Macron nel maggio 2018 quando, durante la visita del presidente ruandese, Paul Kagame e, ora, nel momento in cui, la sua assenza alla cerimonia in ricordo delle 800mila vittime, potrebbe rappresentare uno sgarbo diplomatico grave; si può dire che quella promessa è stata mantenuta.

A condurre i lavori - che si preannunciano non facilissimi e irti di problemi - , come detto, Vincent Duclert, direttore della politica sociologica Centro Studi, sarà coadiuvato, nella conduzione (dei lavori) da Raymond Aron (Cespra), professore di ricerca presso l'EHESS e professore a Sciences Po.
Quest'ultimo è esperto del genocidio armeno, e, nel passato ha pilotato il "Rapporto della missione di studio in Francia sulla ricerca e l'insegnamento del genocidio e dei crimini di massa", consegnato lo scorso dicembre.

Nello specifico la commissione "analizzerà il ruolo della Francia durante questo periodo (lo sterminio tutsi, nel 1994 n.d.t) e contribuirà a fare una luce migliore e allargare la conoscenza del genocidio tutsi" , afferma la nota dell'Eliseo.

I ricercatori "avranno diritto alla consultazione dei documenti segreti messi a disposizione dal Ministero di Difesa e, potranno consultare tutti gli archivi", riportano i reporter di Jeune Afrique.

Tuttavia esistono alcuni perplessità e seri dubbi circa la capacità dei ricercatori di accedere agli archivi di François Mitterrand. Dominique Bertinotti, ex ministro delegato dalla famiglia Mitterrand, in qualità di agente degli archivi dei due mandati presidenziali dell'ex presidente della Repubblica francese: in base a questo può opporsi alla consultazione del fondo.

L'Eliseo si mostra ottimista al riguardo e fa sapere che "tutto suggerisce che la sua risposta sarà positiva".


Ruanda assente nella Commissione voluta da Macron
Nei giorni precedenti alla presentazione della commissione, in Francia, era divampata una feroce polemica che ha investito il mondo degli storici francesi che, più o meno diplomaticamente, hanno accusato il presidente Macron di voler vagliare una commissione cbe non sia troppo "severa"  sull'operato della Francia prima, durante e dopo il genocidio tutsi.


   
  

   
I reporter di Jeune Afrique, hanno potuto consultare - in esclusiva - la composizione della suddetta commissione e, spicca l'assenza di storici ruandesi. Non solo, Macron, ha voluto mettere la sua personale firma sulla commissione, estromettendo tutti gli storici (francesi) che hanno basato i loro lavori sul ruolo dell'esercito in Ruanda e, di conseguenza anche la mancanza presenza degli storici del paese africano.

Perché sono stati estromessi gli studiosi ruandesi e con essi quelli dell'intera Africa?

Il problema sta nel fatto che Macron vuole "giungere a una verità storica, quale che sia, giusto per far comprendere ai francesi che, il genocidio dei tutsi merita di avere un posto nella memoria collettiva francese", conclude l'interlocutore vicino alla comunità storica francese, concultata dai reporter di Jeune Afrique.



Membri della Commissione


Vincent Duclert ispettore generale di educazione nazionale, direttore (in congedo) di CESPRA (CNRS - EHESS), professore associato presso Sciences Po

Julie D'Andurain professore di università in Storia contemporanea presso Università Metz, specialista in storia militare contemporanea

Isabelle Ernot, professoressa distaccata, dottore in storia contemporanea, specialista dell'olocausto, membro della missione di studio in Francia sulla ricerca e l'insegnamento del genocidio e dei crimini di massa

Sylvie Humbert, professore di università cattoliche, Facoltà di Giurisprudenza, C3RD, Università cattolica di Lille, specialista in Giustizia penale internazionale

Raymond H. Kevorkinn, direttore della ricerca emerita università Parigi 8, specialista genocidio armeni, membro della missione di studio in Francia sulla ricerca e l'insegnamento del genicidio di crimini di massa

Erik Langlinay, professore associato di storia e dottore in storia contemporanea, specialista in organizzazioni

Françoise Thebaud, professere emerito di università della storia contemporanea presso l'Università di Avignone, specialista Grande Guerra, donne e genere

Christian Vigouroux, presidente di sezione al Conseil d'Etat

Annette Wievionka, direttore di ricerca emerita del CNRS, specialista in olocausto, membro del Consiglio superiore degli archivi e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per la memoria dell'Olocausto.

(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com

Nessun commento:

Posta un commento