Gli avvocati della famiglia di Thomas Sankara, padre della "Rivoluzione Burkinabè" ucciso nel golpe dell'ottobre '87, hanno dichiarato di "sperare di vedere" estradato l'ex presidente Blaise Compaorè, esiliato nel frattempo, dopo la sua caduta nel 2014, in Costa d'Avorio.
"Speriamo di vedere l'estradizione di Blaise Compaorè", ha detto Prosper Farama, uno degli avvocati della famiglia del Presidente Sankara, alla vigilia del 32° anniversario della sua morte. "Sarebbe un bene per tutti, per la coscienza collettiva Burkinabè (e) per lo stesso Blaise Compaorè, e anche per i suoi sostenitori, venendo in Burkina Faso ed essere ascoltato dalla Giustizia, dando così la sua versione (su quel 15 ottobre 1987 n.d.t) e infine, difendemdosi".
Thomas Sankara fu ucciso da un commando militare il 15 ottobre 1987 all'età di 37 anni, quando il suo compagno d'armi, Blaise Compaorè, salì al potere. La morte di Sankara, che divenne una figura "centrale del Panafricanismo", fu un argomento tabù durante il regime Compaorè durato la bellezza di 27 anni : ci volle una rivolta popolare divampata nel 2014 per essere spazzato via dal potere.
Il "Caso Sankara", un caso giudiziario è stato rilanciato durante il periodo di transizione e fu emesso un mandato di arresto dalla Giustizia del Burkina Faso : era il 7 marzo 2016, per il dittatore Compaorè da sempre "uomo forte" ed esponente da sempre preferito da Parigi.
Blaise Compoarè vive in Costa d'Avorio dove ha ottenuto la nazionalità ivoriana grazie a sua moglie e come tale non può essere estradato.
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com
Nessun commento:
Posta un commento