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martedì 15 ottobre 2019

Tunisia, parla il nuovo Presidente della Repubblica #KaisSaied:"Una lezione al mondo"








All'indomani del voto presidenziale di domenica scorsa, l'Isie, organo elettorale tunisino che ha confermato nella giornata di lunedì 14 ottobre, l'ampia vittoria del costituzionalista al ballottaggio vinto con il 72,7% delle preferenze, a Tunisi sono divampati i festeggiamenti. A scendere in strada sono stati migliaia di persone, che hanno dato libero sfogo alla gioia popolare con caroselli di auto e bandiere : destinazione Avenue Bourguiba.

E' questa la via simbolo della capitale del paese Nordafricano e, la stessa della "Rivoluzione del 2011".





Nonostante il fatto che la vittoria di Saied centri poco o nulla con lo spirito delle rivolte arabe e della stessa "Rivoluzione dei gelsomini", essendo il nuovo presidente un conservatore con una visione molto reazionaria della società, l'aria che si respirava ieri sera a Tunisi era proprio quella di quelle storiche giornate di quella rivoluzione, a detta di molti partecipanti ai festeggiamenti popolari.


Le parole del nuovo Presidente tunisino

"Oggi avete dato una lezione al mondo intero. Si tratta di una rivoluzione sotto una nuova forma : una rivoluzione all'interno del quadro costituzionale, legittimata dalla costituzione".

Questo è quanto ha affermato Kais Saied che, nel ballottaggio di domenica scorsa, ha sonoramente battuto il tycon tunisino, proprietario di un canale televisivo molto importante in tutto il Nordafrica, Nabil Karoui che non è andato oltre il 27, 2% dei voti..
Nelle sua prima dichiarazione dopo la vittoria presidenziale il neo-presidente ha anche aggiunto che la "Tunisia ha aperto una nuova pagina della sua storia" nella quale "le relazioni all'interno del paese si dovranno basare sulla fiducia e la responsabilità.

L'obiettivo finale che il nuovo presidente si prefigge è quello di "restaurare la fiducia tra governanti e governati, operando nel quadro della costituzione".

La partecipazione alle elezioni tunisine

In conclusione alcuni dati nutili a leggere le operazioni di voto di domenica scorsa. Il primo dato che emerge è quello di un segnale forte e chiaro che la popolazione ha voluto dare ai suoi rappresentanti : ha votato il 58% degli aventi diritto. Un dato tutto sommato positivo se, si considerava che era un ballottaggio (presidenziali). Emerge un +10% rispetto al primo turno e affirittura un +17 rispetto alle legislative.
Eppure la Tunisia sta vivendo una crisi della rappresentanza molto marcata che ha portato al secondo turno (e anche prima) a due figure controverse , agli antipodi.
Il giurista Saied, è un conservatore molto popolare nelle fasce di elettorato islamista e anche dei giovanissimi : si dichiara favorevole alla pena di morte e contrario alla parità di diritti tra sessi e alla depenalizzazione dell'omosessualità; e il magnate Karoui, proprietario del più popolare canale telesivo generalista tunisino, incarcerato durante la quasi totalità della campagna elettorale con l'accusa di evasione fiscale e riciclaggio (da qui l'appellativo di "Berlusconi tunisino" n.d.t).

E' in atto una frattura e sarà molto difficile tentare di mettere in piedi un'economia in ginocchio, utile per riconquistare la fiducia nell'elettorato.
(Fonte.:jeuneafrique;ilmanifesto)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com;
-www.ilmanifesto.it   

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