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domenica 13 ottobre 2019

Tunisia, Atto II : ballottaggio presidenziale







Questa domenica, 13 ottobre, gli elettori tunisini sono stati chiamati alle urne per la volta in meno di un mese, per decidere chi tra Kais Said e Nabil Karoui siederà sulla poltrona presidenziale con l'onere di guidare la Tunisia nei prossimi anni.

Chi la spunterà tra i due candidati paladini del sistema neiliberista nonché fermi sostenitori del conservatorismo che produrranno una radicalizzazione con l'avanzare della crisi economica; e quasi fautori di una certa eslusione sociale prevista in aumento?

Al momento - mentre siamo impegnati a scrivere questo post - , i sondaggi danno in vantaggio Kais Said nei confronti del "Berlusconi di Tunisi", Nabil Karoui.


Dibattito politico prima della domenica del ballottaggio

Venerdì scorso, 11 ottobre, la Tunisia ha avuto modo di assistere al primo dibattito in diretta in vista del secondo turno delle Presidenziali 2019. E' stato uno show di 2 ore, dal formato rigido, con i conduttori hanno sollevato questioni sui temi economici, della sicurezza e la politica estera.
I candidati hanno potuto, tranquillamente, argomentare il loro programma.

Se Karoui fa del suo cavallo di battaglia "un'iniziativa per combattere la povertà, che riguarderà direttamente 1milione di tunisini e in stato di semi-povertà".
Sajed insiste sull'importanza dell'educazione dei giovani, attraverso la "creazione di un Alto consiglio dell'educazione e dell'insegnamento" e l'urgenza di modificare  la legge che regola l'accesso alla saluta pubblica.

Una Tunisia ingovernabile dopo le legislative?


Mentre tutti tra Tunisi e il resto del paese Nordafricano attendono l'esito del ballottaggio, dalle urne elettorali per la tornata delle legislative, emerge, chiaramente, una Tunisia più instabile. "Una Tunisia ingovernabile?" - si chiedono i reporter di Le Monde Afrique - "I risultati del 6 ottobre non lasciano dubbi : la futura assemblea dei rappresentanti del popolo sarà estremamente frammentata e la formazione della maggioranza che dovrà sostenere un governo di coalizione si annuncia molto delicata".

Tutto previsto però : gli exit poll lo avevano annunciato come del resto l'affermazione di Ennahdha  primo partito in Tunisia.
Il partito di ispirazione islamista moderata, ha conquistato 52 seggi su 217 - anche se rispetto al 2014, hanno perso 17 seggi - e quindi saranno assolutamente centrali sullo scenario politico dei prossimi anni. 

Conclusioni

Si prospetta un futuro alquanto difficile per la Tunisia chiamata a far convivere un candidato alla poltrona Presidenziale totalmente votato al sistema dell'austerità, dichiaramente autoritario e il partito di "maggioranza relativa" di ispirazione islamista - seppure moderata - : se la convivenza sarà costruttiva allora la Tunisia riuscirà a non cadere nella spirale dell'odio ideologico oppure votandosi alla radicalizzazione con tutto quello che vorrà dire.

Ultimora

Secondo quanto scrivono i media tunisini, Saied, è stato eletto nuovo presidente della Tunisia con il 75% dei voti. 
(Fonte.:jeuneafrique;lemondeafrique;ilmanifesto)
Bob Fabiani
Link
-www.jeuneafrique.com;
-www.lemondeafrique.fr;
-www.ilmanifesto.it

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