Sono passati dieci mesi dal rapimento di Silvia Romano avvenuto in Kenya. Abbiamo atteso invano che le Istituzioni della Repubblica italiana - tutte nessuna esclusa - informassero la cittadinanza ma, questo, a oggi, non è avvenuto.
Una risposta plausibile non l'abbiamo trovata per questo prolungato, inquietante silenzio che ha avvolto tutta la vicenda legata a Silvia.
A questo punto, dalle pagine di questo blog, come cittadini di questo Paese chiamato Italia vogliamo inviare un appello a tutte le Istituzioni: i cittadini e, ancor di più la Famiglia Romano; hanno il diritto di essere correttamente informati. Anche e sopratutto in relazioni alle ultime indiscrezioni di stampa trapelate, non più tardi di qualche giorno fa; in cui si fa riferimento al fatto che Silvia "sarebbe costretta a un matrimonio islamico".
Perché nessuna delle cariche dello Stato, al pari delle Istituzioni della Repubblica italiana, ha sentito il dovere di parlare alla cittadinanza?
In fondo l'appello che vogliamo inviare è molto semplice: è arrivato il momento che intorno alla vicenda di Silvia Romano cessi questo stato di "censura", di inquietante silenzio.
Ma non solo.
AfricaLand Storie e Culture africane con questa "lettera aperta" chiede una informazione "completa", qualificata anche e sopratutto su un punto fondamentale: dov'è Silvia?
E una volta stabilito dove si trova la cooperante milanese, le Istituzioni di questo Paese hanno il dovere morale di riportare a casa Silvia Romano.
Non c'è da perdere neanche un momento e un attimo in più.
(Fonte.:africalandilmionuovoblog)
Bob Fabiani
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-https://africalandilmionuovoblog.blogspot.com
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