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venerdì 20 settembre 2019

Il piano di Alexandria Ocasio - Cortez e Greta Thunberg per il clima. Un dialogo





La più giovane deputata degli Stati Uniti e l'adolescente svedese che ha dato il via al movimento degli studenti per il clima dialogano per la prima volta, raccontano la loro lotta contro il riscaldamento globale.

Ecco il loro piano.


L'autorevole quotidiano del Regno Unito The Guardian ha pubblicato l'intenso dialogo tra le due attiviste. Pubblichiamo qui di seguito integralmente il loro colloquio, per altro molto interessante.
(Bob Fabiani)


La speranza*

"Alexandria Ocasio-Cortez entra in una sala riunioni nei suoi uffici del Queens, a New York. E' leggermente in ritardo, e uno dei suoi collaboratori spera che non sia stata trattenuta da un elettore in corridoio ("Si emozionano tanto quando la incontrano").
Greta Thunberg è a casa sua in Svezia e aspetta che il padre finisca di sistemare il collegamento video. E' una giornata di fine giugno. Le due donne non si sono mai incontrate né parlate, ma dato che sono due tra le più note attiviste del mondo per il clima, sanno tutto l'una dell'altra.

Thunberg, che ha 16 anni, è finita al centro dell'attenzione nel 2018, quando ha deciso di saltare la scuola ogni venerdì per andare davanti al parlamento svedese a protestare contro l'assenza di iniziative politiche per fermare la crisi climatica. Così ha dato inizio allo sciopero degli studenti per il clima, un movimento internazionale che ha coinvolto milioni di ragazzi.

A 29 anni, Ocasio-Cortez è la donna più giovane mai entrata al congresso degli Stati Uniti. Nel 2018 ha sconvolto la politica del suo paese vincendo le primarie democratiche contro un esponente molto influente del partito. Anche se è al congresso da meno di un anno, si è già molto parlato di lei.

A febbraio Ocasio-Cortez ha presentato alla camera dei rappresentanti una proposta di legge che ha chiamato new deal verde e che prevede, tra le altre cose, l'azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2030, "l'abbandono totale dei combustibili fossili" e la ristrutturazione di tutti gli edifici del paese in base a nuovi standard di efficienza energetica. Il new deal verde ha avuto il sostegno di Elizabeth Warren e Kamala Harris, candidate alle primarie democratiche in vista delle Presidenziali del 2020, ma è stato snobbato dalla presidente della camera Nancy Pelosi (anche lei del Partito Democratico) che lo ha definito "il sogno verde o come lo chiamano", ed è stato bocciato dal senato, a maggioranza repubblicana. Ma, come Thunberg, Ocasio-Cortez sembra essere galvanizzata dalle critiche degli avversari, e non ha perso l'energia che le ha fatto conquistare più di cinque milioni di follower su Twitter e che rende molto nervosi i politici tradizionali.

Ocasio-Cortez parla con la sua tipica vivacità, che in confronto ai soliti discorsi insulsi dei politici la fa apparire sorprendentemente diretta. Thunberg si esprime con precisione in un buon inglese, è informata, sicura di sé e in grado di sostenere una conversazione con una parlamentare che ha quasi il doppio dei suoi anni.

Per certi versi, sono due attiviste molto diverso tra loro : Ocasio-Cortez è una che deve districarsi nel mondo politico di Washington, Thunberg è un'adolescente in calzettoni e leggings che cerca di raggiungere il mondo dalla sua stanza. C'è qualcosa di emozionante tra queste due giovani donne, un senso di ribellione generazionale che, come sappiamo da tutti i precedenti a partire dal rinascimento, ha il potere di far nascere movimenti e cambiare la storia.



Il dialogo


Alexandria Ocasio-Cortez  Che grande onore conoscerti!

Greta Thunberg  Anche per me!

AOC  Grazie. Sono così emozionata all'idea di questa conversazione. Ricordo di averti sentita parlare per la prima volta qualche mese fa, ero con un'amica ad Harlem e mi ha detto : "Hai mai sentito questa ragazza?". E quando ho ascoltato il tuo discorso mi sono emozionata, perché qui negli Stati Uniti, anche durante la mia campagna elettorale, la gente diceva che non c'era nessun bisogno di insistere tanto sul tema del clima, che era un atteggiamento troppo radicale e non era necessario parlarne. Sentirti sostenere convinzioni che sono anche le mie mi ha emozionata e confortata Perciò volevo ringraziarti per il tuo lavoro e il tuo impegno.

GT  Ti ringrazio molto di aver preso posizione e aver dato speranza a tante persone, anche in Svezia.

AOC  C'è una cosa su cui vorrei il tuo parere. Spesso le persone dicono : "Non politicizzate i giovani". E' quasi un tabù. Dicono che permettere a una persona giovane come te di prendere una posizione politica è sbagliato, che sei manovrata. Io lo trovo molto paternalistico, come se, sopratutto oggi che è così facile avere acesso alle informazioni, non ci si possa fare un'opinione personale e impegnarsi per una causa. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, se lo dicono anche a te.

GT  Succede continuamente. In pratica non dicono altro. La critica più frequente è che sono manovrata e che non bisognerebbe usare i ragazzi a scopi politici, che non sono in grado di pensare da sola e così via. Mi dà molto fastidio! Anche io posso dire la mia, perché non dovrei essere capace di avere un'opinione e cercare di cambiare il modo in cui pensa la gente?
Ma sono sicura che anche tu te lo senti dire continuamente, che sei troppo giovane, troppo inesperta. Quando vedo tutto l'odio che riversano su dite, onestamente non capisco come fai a rimanere così forte.

AOC  Secondo me la cosa di cui molti non si rendono conto è che qui negli Stati Uniti, a causa dell'enorme divario tra ricchi e poveri, le persone considerano davvero Wall street una forza politica molto potente. Le nostre leggi permettono ai politici di ricevere per le loro campagne elettorali finanziamenti probabilmente molto più alti rispetto a quanto avviene in altri paesi del mondo.
Ma, sopratutto, quello che molti non sanno quanto è potente la lobby dei combustibili fossili. In pratica, negli Stati Uniti i fratelli Koch si sono comprati l'intero partito repubblicano, ma le persone dimenticano che i Koch hanno fatto la loro fortuna con il petrolio e il gas. Ed è questo che stiamo combattendo. La violenza della reazione indica chiaramente che tipo di potere stiamo sfidando. Possiamo essere sconfortati, oppure sperare. Questa è la nostra forza : siamo così forti che possiamo affrontare questa sfida in modo credibile e costruire un vero movimento contro quella lobby.

GT  Certo. Negli Stati Uniti la lobby del petrolio è molto potente, ed esiste anche in Svezia, anche se non allo stesso livello.

AOC  Qual è la tattica più efficace per attirare l'attenzione sul movimento per l'ambiente? Tu cosa hai fatto, quali sono state le strategie che hanno funzionato di più?

GT  Penso che la scelta di sedermi da sola davanti al parlamento abbia avuto un impatto enorme, perché la gente mi ha visto e si è commossa. In tutto il mondo milioni di ragazzi hanno cominciato a scioperare dicedendo : "Perché dovremmo studiare per un futuro che non ci sarà?". Questo non lo dico solo io, ma tutto il movimento.

AOC  Molti pensano che la Svezia e gli altri paesi nordici siano modelli a cui ispirarsi, Dicono che una riflessione avanzata sulla crisi climatica non potrebbe mai farsi strada qui negli Stati Uniti perché la nostra è una democrazia multirazziale, mentre in Svezia e in altri paesi, che sono più omogenei, è più facile trovare un accordo. Qui, a causa della diversità razziale e ai problemi legati all'immigrazione, non c'è modo di mettere tutti d'accordo.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di questo.

GT  Molte persone, specialmente negli Stati Uniti, vedono la Svezia, la Norvegia o la Finlandia come modelli da imitare, perché da noi il settore dell'energia pulita è abbastanza forte. Sarà anche vero, ma non siamo per niente modelli da imitare. Secondo il Wwf, la Svezia è uno dei dieci paesi al mondo con la più alta impronta ecologica, e se consideriamo i consumi pro capite, siamo uno dei paesi peggiori.
Qui molti sostengono che non dovremmo fare nulla perché siamo un piccolo paese con appena dieci milioni di abitanti, e che dovremmo piuttosto aiutare altri paesi. E' una cosa incredibilmente frustante : che senso ha discutere su chi o cosa dovrebbe cambiare per primo? Perché non assumere un ruolo guida?

AOC  Anche da noi dicono la stessa cosa. E siamo gli Stati Uniti d'America! La gente dice : "Dovremmo aspettare che sia la Cina a fare qualcosa". Qui c'è la cultura politica del "prima l'America", la convinzione che gli Stati Uniti siano il paese migliore del mondo, eppure allo stesso tempo dicono : "Se la Cina non lo fa, perché dovremmo farlo noi?".
E' sempre la stessa storia : dobbiamo muoverci per primi o aspettare? Sono orgogliosi di essere al primo posto nel settore del fracking , del petrolio, dei consumi, della plastica monouso, ma non vogliono mettersi alla guida di un movimento per il clima nell'interesse dei nostri figli.

GT  Esatto. Proprio perché sono ricchi, paesi come la Svezia e gli Stati Uniti dovrebbero farlo per primi, perché gli abitanti dei paesi poveri devono avere la possibilità di migliorare i loro standard di vita. Noi abbiamo il dovere di guidare, dato che praticamente abbiamo già tutto.

AOC  Sì. Molti considerano la leadership come una cosa esaltante : essere leader significa assumere la guida e stabilire le priorità. Ma non si rendono conto che è molto difficile. La leadership comporta responsabilità. Non è un gioco. Significa fare le cose prima di tutti gli altri. Correre rischi. Significa prendere decisioni anche se non si è sicuri al 100 per cento del risultato.
E' molto più facile seguire gli altri, è la cosa più facile del mondo. ma ha dei lati negativi. Arrivi troppo tardi. Non controlli il tuo destino. Non hai il controllo della situazione. Spesso dipendi da qualcun altro. Ma è facilissimo perché non devi decidere il tuo nfuturo. In pratica, sembra che la decisione da prendere sia se mettersi alla guida o no.
Mi piacerebbe sapere cosa ti incoraggia e ti spinge a continuare. C'è una scuola di pensiero, con la quale personalmente non sono d'accordo, secondo cui se informiamo troppo le persone sul clima, penseranno che è troppo tardi, perderanno le speranze e non faranno niente. Perciò sono curiosa di sapere, visto quanto è sconfortante la situazione : perché tu non hai perso le speranze e non te ne stai tutto il giorno stesa sul divano ad aspettare l'apocalisse? (risata)

GT  Prima di cominciare gli scioperi davanti al parlamento era così. Ero depressa e non volevo fare niente. Ma sono stata incoraggiata da tutte le persone che combattono in diverse situazioni e in diversi modi per un futuro migliore e per evitare la catostrofe climatica.
Gli studenti che scioperano mi danno molta speranza. E anche il fatto che tante persone non sono a conoscenza della crisi climatica. Vanno avanti così e continuano a non fare nulla non perché sono cattive, o perché non vogliono. Non stiamo distruggendo la biosfera perché siamo egoisti. Lo stiamo facendo solo perché non ce ne rendiamo conto. Questo mi fa sperare, perché una volta che sapranno,  che prenderemo coscienza, potranno cambiare atteggiamento e fare qualcosa.

AOC  Anche per me c'è stato un momento di svolta simile, ma riguardava sopratutto le disuguaglianze economiche. Anni fa lavoravo in un ristorante. Avevo frequentato l'università e fatto tanti lavori perché la mia famiglia era in difficoltà a causa della malattia di mio padre. Andavo tutti i giorni in quel ristorante ed ero molto depressa. Mi sentivo impotente, pensavo di non poter fare nulla per contrastare le strutture sociali che negli Stati Uniti sono studiate appositamente per fare in modo che i poveri rimangano poveri e i ricchi siano sempre più ricchi.
Per un pò sono rimasta senza speranza. Mi chiedevo : cosa posso fare? E' tutta qui la mia vita? Andavo a lavorare, mi rendevo conto di quanto tutto fosse difficile, poi tornavo a casa e ricominciavo da capo. Mi sono sentita profondamente liberata quando ho preso la decisione di andare a Standing Rock, nel Dakota, a manifestare contro la costruzione di un oleodotto che doveva trasportare il petrolio estratto con il fracking. All'epoca sembrava incredibile che tante persone normali fossero andate lì per bloccare il progetto.
Mi ha fatto sentire molto forte, anche se non stavamo facendo niente di concreto, abbiamo semplicemente preso posizione contro le multinazionali più potenti del mondo.
Da quel momento ho capito che la speranza non è una cosa che hai : devi crearla con le tue azioni. La speranza è qualcosa che devi mostrare al mondo, e può essere contagiosa. Altre persone cominciano ad agire e la speranza cresce.

GT  Si. Conosco tante persone che hanno perso la speranza e mi chiedono : "Cosa dovrei fare?". Io rispondo : "Agisci. Fa' qualcosa". Perché questa è la medicina migliore per combattere la tristezza e la depressione. Ricordo la prima volta che ho scoperato e sono andata davanti al parlamento svedese, mi sentivo sola, perché tutti mi passavano davanti e tiravano dritto, nessuno mi guardava. Ma non ho perso la speranza.

AOC E' vero, le persone non sanno che le piccole azioni possono portare a qualcosa di significativo. Lo vedo anche ora che sono al congresso. C'è tanto cinismo sulle potenzialità delle nostre azioni. A cosa servono? A volte siamo troppo ossessionati dalla misurazione delle nostre azioni. A cosa serve andare davanti al parlamento con un cartello? Non riduce immediatamente le emissioni di anidride carbonica. Non cambia direttamente le leggi. Ma manda un messaggio ai potenti, e la gente sottovaluta l'importanza di quel messaggio. Per i politici è sempre più difficile guardare in faccia le persone.
Prorpio stamattina mi hanno madato la foto di un anziano signore del midwest , una zona degli Stati Uniti colpita da inondazioni devastanti. In tutto il paese si stanno verificando disastri che prima non avvenivano. Per il midwest è stato proposto un pacchetto di aiuti che non si riesce a far approvare, e quel signore era lì con un cartello che diceva : "V'importa qualcosa di me?". Era davanti al palazzo del congresso, perché sapeva che i parlamentari dovevano passargli davanti.
Penso che sia stato ispirato anche dalle tue iniziative.
L'arma migliore che hanno i potenti è farti pensare che non conti, è dire "questa cosa non cambia niente". Perché se riesci a convincere le persone di questo, non faranno nulla e andranno avanti come se tutto fosse normale. Ormai non possiamo più impedire completamente la catastrofe climatica, ma almeno possiamo limitare i danni. E visto che le inondazioni e gli uragani continuano, forse le persone disposte a far sentire la loro voce saranno sempre di più.

GT  Ho una domanda da farti. Ho sentito dire che negli Stati Uniti ci sono tanti negazionisti del clima, ma faccio fatica a crederci. Anche in Svezia ce ne sono, ma ho letto che i mezzi d'informazione statunitensi non parlano quasi mai della crisi climatica. La situazione è veramente così brutta?

AOC  Direi che storicamente lo è sempre stata, ma ora le cose stanno cambiando. Negli anni stettanta gli studi scientifici interni della Exxon Mobil sostenevano che c'era un cambiamento climatico in corso. Non solo : l'azienda petrolifera aveva anche investito nella creazione di modelli per prevedere quanto sarebbe stato grave. Alcuni di questi modelli erano così avanzati che, già negli anni settanta, erano in grado di prevedere l'andamento dei fenomeni atmosferici del 2012, e alcune delle loro previsioni si sono rivelate corrette. Sapevano esattamente di non poter finanziare campagne che negassero l'esistenza del cambiamento climatico, ma potevano confondere le idee sull'argomento. Quindi sostenevano che bisognava studiare di più il fenomeno, sollevavano dubbi. Per molto tempo questa tattica ha funzionato e la situazione è peggiorata .
Nel 1989 gli Stati Uniti erano quasi sul punto di fare qualcosa per il clima, ma le lobby erano così potenti  che lo hanno impedito : quasi il 40 per cento degli elettori repubblicani non credeva al cambiamento climatico fosse un fatto accertato.
Ma penso che negli ultimi anni, grazie alle nostre iniziative e al nostro movimento, quella percentuale sia scesa di molto.
Qualcosa si sta muovendo, ma servono iniziative radicali per accelerare il cambiamento.

GT  Ieri ho letto che il 2 per cento della popolazione svedese non crede alla crisi climatica, Qui è inaccettabile non crederci. Tutti sanno che esiste. Ma comunque non se ne parla e non è considerata una priorità. Lo stiamo trattando come un problema qualsiasi.

AOC  Perché pensi che i giovani siano più coinvolti e più convincenti su questo tema?

GT   Per molti motivi, ma secondo me il principale è che il nostro futuro è in pericolo. La maggior parte di noi sa che il riscaldamento globale influisce nella nostra vita, non è una cosa che succederà in un futuro lontano. E' già cominciato e andrà sempre peggio, quindi molti di noi hanno capito che questo peggiorerà la nostra vita. Inoltre, essendo giovani non siamo ancora integrati nel sistema. non diciamo : "E' sempre stato così, non possiamo cambiare niente".

Greta Thunberg spiega che vorrebbe partecipare al summit delle Nazioni Unite sul clima il 23 settembre a New York : il dialogo si conclude con le due attiviste che si danno appuntamento nella città della "Grande Mela". 
Alexandria Ocaso-Cortez ci tiene a far sapere che non appena Greta arriverà verrà accolta come una regina.

*Emma Brockes, The Guardian, Regno Unito
**La maggioranza dei media italiani non hanno minimamente parlato dell'incontro tra le due attiviste: i cittadini italiani hanno potuto leggere l'interessante dialogo attraverso le pagine del settimanale, Internazionale
(Fonte.:theguardian;internazionale)
Bob Fabiani
-https://www.theguardian.com;
-www.internazionale.it






        

            

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