Sono giornate di attacchi e violenze in Sudafrica, si tratta di violenze ai danni di migranti nigeriani - sfociate anche in saccheggi e con 7 morti - tanto che, mentre scriviamo, dall'Africa arriva la notizia dello scoppio di una crisi diplomatica tra Sudafrica e Nigeria.
Questi attacchi contro gli "stranieri" hanno riportato drammaticamente alla ribalta un problema che nel paese guidato un tempo da Nelson Mandela e, capace di sconfiggere l'apartheid contro i boeri; a fase alterne e, a distanza fisiolgica si ripete : le violenze xenofobe.
Il Sudafrica ospita circa 2,5 milioni di migranti. Nel paese in 6,6 milioni sono senza lavoro, il 30% della popolazione non ha acqua corrente e il 13% vive in baracche.
Intanto dopo queste violenze, la Nigeria ha chiesto adeguati risarcimenti per la perdita di vite e di beni da parte della nutrita comunità nigeriana residente in Sudafrica.
Il governo di Abuja ha convocato l'ambasciatore sudafricano, e inoltre, ha ritirato la propria delegazione dal World Economic Forum in corso a Cape Town, ha intimato il Sudafrica di adoperarsi per proteggere i cittadini migranti e si è adoperato per garantire il ritorno dei nigeriani minacciati.
Ma la situazione sta peggiorando anche nell'altro "gigante africano", ossia la Nigeria : si segnalano diverse proteste violente in diverse città nigeriane che, da martedì scorso, hanno preso di mira sopratutto i negozi del marchi sudafricani, come quelli del campo della telefonia.
A Lagos e nella capitale amministrativa Abuja il Sudafrica si è addirittura visto costretto a chiudere le sue rappresentanze diplomatiche per garantire l'incolumità dello staff. Pretoria, perentoriamente, ha invitato i cittadini sudafricani a lasciare il paese.
(Fonte.:jeuneafrique)
Bob Fabiani
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-www.jeuneafrique.com
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