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domenica 22 settembre 2019

Le storie e le idee degli attivisti #FridaysForFuture










"Noi giovani siamo inarrestabili"
      (Greta Thunberg)







Siamo alla vigilia dell'atteso summit ONU sul clima che, si terrà domani, 23 settembre, al Palazzo di vetro #UN e, senza problemi referenziali, i ragazzi del Fridays for Future irrompono nella prestigiosa sede lanciando la sfida ai governi.

AfricaLand Storie e Culture africane presenta le attiviste e gli attivisti del movimento che sta provando a cambiare (in modo deciso) le abitudini dei potenti, e di conseguenza, una nuova idea di mondo.

Arrivano dall'Africa e dal Brasile, dall'Oriente e dall'Italia queste sono le loro storie e le loro proteste.


Africa, Uganda, Leah Namugerwa





Leah ha 15 anni, è ugandese, e da 8 mesi, ogni venerdì diserta le elezioni e sciopera contro ogni forma di ingiustizia ambientale.
Scrivendo un tweet di presentazione (della sua azione di attivista n.d.t) si rivolge direttamente all'eterno presidente ugandese, Yoweri Museweni.

"Sono un'attivista ambientale e chiedo al presidente di vietare l'uso delle buste di plastica. Questo è il mio hashtag #banplasticug. Firma la mia petizione su Green compaign Africa".

Capelli corti, sguardo intenso, combattivo e un'attività quotidiana e costante sui social per sensibilizzare e coinvolgere quanti più giovani possibile.

"Non mi scuserò con nessuno per aver combattuto contro la crisi ecologica. Come dico sempre che l'ingiustizia per l'ambiente è un'ingiustizia per me. I leader politici e tecnici di Wakiso si sono uniti allo sciopero globale. L'attivismo funziona".

Lo scorso mese per il suo 15esimo compleanno Leah ha deciso di festeggiare piantando 200 alberi al posto di fare una festa.

"Se gli adulti non sono in grado di prendere il comando, li guideremo noi giovani. Perché dovrei restare a guardare mentre scorrono ingiustizie ambientali davanti ai miei occhi?", ha detto in un discorso sul clima a Kigali, in Ruanda, ricevendo una standing ovation.



Amazzonia, Brasile, Patricia Gualinga





Patricia Gualinga, leader del popolo Kichwa, appartiene alla comunità di Sarayaku : si è battuta con tutta se stessa contro un'industria petrolifera.
A seguito di questo suo impegno, sconosciuti l'hanno aggredita a colpi di pietre gridandogli a squarcia gola : "La prossima volta ti uccidiamo".

Ma Patricia non si è fermata e ora si trova a New York insieme alle altre attiviste e attivisti di tutto il mondo concentrata a far sentire la sua voce dissidente contro le lobby e a favore del clima ora, che nella Grande Mela, è anche arrivato Bolsonaro, presidente brasiliano che non ha mai creduto ai cambiamenti climatici per prendere parte al summit ONU e, con il suo piano per distruggere l'Amazzonia.

"Stiamo combattendo per tutti voi. La conservazione dell'Amazzonia è la conservazione di tutto il mondo".



Oriente, Cina, Howey Ou






L'attivista cinese Howey Ou, sa perfettamente che questa settimana in Cina nessuno sciopererà. Ma nonostante ciò, non si è persa di animo. E anzi, il suo sciopero, Howey, lo aveva già fatto, in solitudine, a maggio, anche contro l'ira dei suoi genitori. La studentessa, dal sorriso radioso e dai grandi occhiali tondi, ha disertato la scuola per parecchi giorni finché, non è arrivata la polizia per impedirgli di proseguire la sua protesta solitaria.
Proprio come Greta, anche Howey si è piazzata con il suo cartello davanti al governo di Gujilin, la città dove è nata e vive.
Quella protesta, in quei giorni di maggio attirò la curiosità - solitamente diffidente - dei suoi concittadini e il sostegno di Greta : da quel momento il tema inizia a essere sentito dai suoi coetani.
Anche se la strada appare irta di difficoltà : a oggi, la Cina continua a essere il primo Stato per emissioni CO2.

Ou era stata invitata dall'ONU - al pari degli altri attivisti - per prendere parte al Youth Summit 2019 ma ha dovuto rinunciare. Non potendo scioperare, promette di piantare alberi : almeno questo, in Cina non è proibito.



Europa, Russia, Arshak Makichjan







Se sei minorenne, in Russia non puoi protestare. Se sei maggiorenne, puoi tenere solo picchetti solitari. Se un corteo coinvolge due o più persone deve essere autorizzato e anche se si dovesse ottenere l'autorizzazione, deve tenersi lontano dal centro.
Non è un caso se il primo sciopero per il clima il 15 marzo si tenne nel Parco Sokolniki di Mosca.
"Nessuna visibilità".  La settimana dopo, le autorità negarono il permesso.
E' allora che il violoncellista 25enne Arshak Makichjan ha deciso di tenere una protesta solitaria, ogni venerdì, in piazza Puskin, centro della capitale. Per le foreste che bruciano in Siberia, il permafrost che si scioglie, le di"Zabastovka za klimat"scariche che intossicano l'aria.
Munito di cartello : "Zabastovka za klimat", sciopero per il clima.

La polizia per settimane lo ha ignorato ma, non appena la stampa ne ha iniziato a parlare, gli hanno chiesto subito i documenti.

"Al primo passo falso mi arresterà".

Ma non desiste. Sui social ha lanciato la campagna "Lasciate che la Russia scioperi per il clima"  e aggiunge : "E' nostro diritto lottare per il futuro".


Europa, Italia, Federica Gasbarro




"Agli adulti e i potenti della terra chiedo coraggio. Credete in noi, investite per un mondo migliore, a partire da idee semplici, come le alghe".

Fedrica Gasbarro, 24 anni, biologa, è l'unica attivista italiana invitata dall'ONU per prendere parte allo Youth Summit 2019, il congresso dove 100 giovani hanno sviluppato le idee che poi saranno portate direttamente alle Nazioni Unite per l'atteso summit per il clima con i potenti della terra e che si terrà domani, 23 settembre.
E' un'attivista del movimento Fridays for Future a Roma.

"In Italia sono tantissimi i ragazzi che stanno cambiando il loro stile di vita per ridurre le emissioni, gli adulti invece non rispondono. Devono avere audacia, spronare i potenti e attuare soluzioni anti effetto serra".

Federica Gasbarro, come abbiamo scritto ieri, al riguardo ha una idea : "I fotobioreattori. Sono acquari, con alghe dentro, in grado di assorbire CO2 anche 150 volte più degli alberi. Piantiamo alberi, ma pensiamo anche alle alghe".


Europa, Germania, Lisa Neubauer







L'attivista tedesca ha parlato apertamente di una "rivoluzione" riferendosi al movimento del Fridays for Future che in Germania è molto partecipato e vissuto : non intendono più limitarsi agli scioperi nelle scuole e alle manifestazioni di piazza.
Classe '96, la giovane attivista dei Verdi ha detto, senza mezzi termini che il movimento metterà in campo "un ampio spettro di iniziative per aumentare le pressioni sulla politica".

(Fonte.:repubblica;fridaysforfuture)
Bob Fabiani
Link
-htts://www.repubblica.it;
-https://www.fridaysforfuture.org




   

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